Amore Ossessivo

Articolo di Salvia Gelsomina

Zona, Sharma e Lane (1993) sono stati i pionieri della classificazione degli stalkers identificandone tre tipologie: erotomani, amanti ossessivi e semplici ossessivi.

Il gruppo degli erotomani comprende quelle persone che, a causa di un disturbo delirante (puro o primario) credono fermamente di essere amati dai soggetti che molestano. Tra vittima e stalker non vi è mai stata una precedente relazione. Anche gli amanti ossessivi credono di essere amati dalle proprie vittime, ma a differenza dei primi i loro deliri non sono altro che una manifestazione secondaria di una patologia psicotica, soprattutto schizofrenia e disturbo bipolare.

 

La maggior parte degli amanti ossessivi sono maschi, a differenza del gruppo degli erotomani che sembra essere più eterogeneo; inoltre neanche in questo caso vi è la presenza di una precedente relazione tra vittima e molestatore.

Per quanto riguarda invece i semplici ossessivi, la caratteristica che li differenzia dalle prime due categorie è proprio l’avere avuto contatti precedenti con la persona che molestano: di solito infatti le vittime sono ex partner, colleghi di lavoro, conoscenti o vicini di casa. Anche questo è un gruppo abbastanza eterogeneo.

Harmon, Rosner e Owens (1995) distinguono gli stalkers in base alla natura del loro legame con la vittima e in funzione della loro relazione precedente: stalker con attaccamento affettivo – amoroso, e stalker con attaccamento persecutorio – irato.

I membri del primo gruppo molestano spesso terze persone percepite come ostacoli al raggiungimento del loro oggetto “d’amore”. Attuano comportamenti molesti nei confronti della vittima per instaurare con lei una relazione sentimentale. Le molestie da parte dei membri del gruppo persecutorio – irato iniziano in seguito ad un maltrattamento o un’offesa reale o immaginata, e generalmente si limitano al contesto lavorativo. Tra i due gruppi non emergono differenze riguardo età, genere, etnia, istruzione e precedenti penali.

Kienlen, Birmingham (1997) dividono gli stalkers in due ampi gruppi in basa alla discriminante della presenza o meno di un disturbo psicotico. I molestatori psicotici tendono maggiormente a recarsi a casa delle loro vittime e sono meno inclini all’invio di lettere o alla sorveglianza; i molestatori non psicotici tendono a minacciare verbalmente e sono più inclini agli agiti aggressivi.

Corsi Gratis in Psicologia

Scrivi a Igor Vitale