Le 5 Migliori Caratteristiche per un Leader secondo Kernberg
Processi di identificazione e natura della leadership
Nella trattazione sull’identificazione e l’Ideale dell’Io Freud si concentra quasi solo sul padre come oggetto, mentre la madre viene vista solo in relazione all’omosessualità maschile nell scritto sul narcisismo (1914).Sostiene che l’identificazione è il primo tipo di relazione oggettuale e che il desiderio di diventare come l’oggetto evolve in una potenziale regressione di possedere l’oggetto. In realtà si deve analizzare l’identificazone del bambino piccolo, con la madre in quanto primo oggetto. Vanno distinti i vari livelli evolutivi dei processi di identificazione, possiamo distinguere le introiezioni precoci dalle successive identificazioni parziali e dalla complessa formazione dell’ identità. Solo dopo la morte di Freud si scopre con M Klein, Erikson… che l’identificazione non si verifica con un oggetto, ma con una relazione tra sé e un oggetto.
A prescindere dalla maturità e dall’intergrazione psicologica dell’individuo, i piccoli e grandi gruppi non strutturati che mancano di una leadership operativa o di un compito chiaramente definito, tendono a provocare nell’individuo un’immediata regressione. Questa regressione consiste nell’attivazione di operazioni difensive e processi interpersonali che riflettono relazioni oggettuali primitive.
Il potenziale di tale regressione è insito in ciascuno di noi: quando perdiamo la nostra abituale struttura sociale e i ruoli vengono sospesi in una situazione non strutturata, riproducendo in ambito interpersonale delle relazioni oggettuali intrapsichiche primitive, si tendono a riattivare livelli primitivi di funzionamento psicologico. E’ proprio questa tendenza alla regressione a determinare la minaccia all’identità personale.
Contrariamente alla descrizione fatta da Freud del leader prototipico della folla come padre simbolico dell’orda primaria, potremmo descrivere una serie di differenti tipi di leader simbolici, ciascuno dei quali rispecchia il livello di regressione del gruppo. Bion (1961) notò per primo la “suzione di ruolo” dei piccoli gruppi, per cui il gruppo dipendente tende a favorire il leader infantile e narcisista (se non addirittura psicopatico), mentre il gruppo lotta-fuga cerca un leader dalle caratteristiche paranoidi.
Sono cinque le caratteristiche di personalità fondamentali auspicabili per un leader:
- 1)intelligenza
- 2) onestà personale e incorruttibilità
- 3) capacità di stabilire e mantenere relazioni oggettuali profonde
- 4) un narcisismo sano
- 5) una sana, attitudine paranoide anticipatoria, contrapposta all’ingenuità.
La 4 e la 5 sono le più sorprendenti. Hanno un fondamento perché il narcisismo sano protegge il leader dall’essere troppo dipendente dall’approvazione altrui e rinforza la sua capacità di funzionamento autonomo, la sana attitudine paranoide lo rende attento ai pericoli della corruzione e della regressione paranoiagenica e lo protegge da un’ingenuità che potrebbe impedirgli di analizzare le motivazioni dei conflitti istituzionali. Il pericolo sta nella regressione organizzativa che può far scadere queste caratteristiche in senso narcisistico-dipendente o paranoide-sadico. Questa è l’evoluzione regressiva propria di tutta la psicologia delle masse. Kernberg ripropone questa formula: sia il leader che i membri del gruppo regrediscono lungo due assi: dipendenza, narcisismo, edonismo primitivo, psicopatia; e moralismo, controllo paranoide-persecutorio, sadismo, violenza.
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