Apprendimento implicito: quando impariamo senza volerlo
Con l’espressione apprendimento implicito ci si riferisce a situazioni nelle quali un individuo acquisisce informazioni senza l’intenzione esplicita di imparare e senza la consapevolezza del processo di apprendimento.
Tra le forme di apprendimento implicito se ne distinguono due molto semplici: l’apprendimento non associativo e, viceversa, l’apprendimento associativo.
Per apprendimento non associativo si intende una modificazione comportamentale conseguente ad una stimolazione ripetuta di un singolo stimolo o a più stimoli diversi tra cui però non intercorre alcun legame spaziale e/o temporale.
L’abituazione e la sensibilizzazione sono considerate le forme più semplici dell’apprendimento implicito non-associativo. L’abituazione consiste nella riduzione di una risposta comportamentale riflessa in seguito alla presentazione ripetuta di uno stimolo non nocivo (Kandel,1982) ed è molto importante in quanto permette all’uomo di adattarsi all’ambiente, imparando ad ignorare ripetuti stimoli innocui e quindi a concentrarsi su stimoli nocivi.
Il fenomeno della sensibilizzazione consiste invece nell’aumento generale della risposta di un organismo a stimoli deboli che seguono uno stimolo nocivo. Si parla invece di apprendimento associativo quando la modificazione del comportamento dipende da un’associazione di eventi. Appartiene a questa forma di apprendimento il condizionamento classico.
Il condizionamento classico (Pavlov,1972) è la forma più semplice di apprendimento associativo che si stabilisce quando uno stimolo debole, neutro, detto stimolo condizionato (ad es. un suono) precede uno stimolo forte, biologicamente significativo, detto stimolo incondizionato ( ad es. una scarica elettrica). L’animale che sperimenta più volte l’associazione di uno stimolo forte preceduto da uno stimolo debole, subisce una modifica del suo comportamento, esprimendo una risposta condizionata (ad es. aumento battito cardiaco). Ora l’animale addestrato quando percepisce il solo stimolo debole (il suono) esprime ugualmente la risposta condizionata. Un altro aspetto che è importante sottolineare quando si analizza l’apprendimento di tipo implicito riguarda la velocità con cui si attua tale processo. Infatti mentre l’acquisizione esplicita di nuove informazioni si può verificare anche dopo una sola esposizione al “materiale da apprendere”, in quanto comporta l’associazione cosciente di più stimoli simultanei, nell’apprendimento implicito si acquisiscono nuove informazioni senza rendersene conto, in modo totalmente inconsapevole. A differenza dell’apprendimento di tipo esplicito, la forma implicita è quindi molto più lenta in quanto si basa sulla ripetizione di numerose prove successive ed è molto più stabile e duratura.
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