Approvato in Europa un fumetto didattico per le scuole primarie ispirato a Foggia

Fumetti per bambini: un progetto Europeo ispirato alla Provincia di Foggia

Il progetto MiniEduAgri, cofinanziato dal programma Erasmus+, utilizza i fumetti per insegnare ai bambini dai 6 ai 10 anni temi legati alla sostenibilità, al cambiamento climatico e alla valorizzazione delle aree rurali, con lo scopo di promuovere l’educazione ambientale nelle scuole primarie in modo creativo e coinvolgente.

MiniEduAgri punta a sensibilizzare le giovani generazioni su:

  • Il Green Deal Europeo, ovvero l’importanza della transizione ecologica;
  • La strategia “Farm to Fork, o come promuovere un sistema alimentare sostenibile;
  • Le aree rurali ed il loro ruolo fondamentale per un futuro più verde e
  • L’inclusione dei concetti STEM legati alla produzione alimentare.

Ogni nazione partner (Grecia, Italia e Lettonia) ha avuto il compito di creare un fumetto tra i temi sopra elencati. I fumetti in questo progetto sono strumenti didattici progettati per rendere accessibili temi complessi, stimolando la curiosità dei più piccoli, infatti, attraverso la narrazione visiva, i bambini apprendono concetti chiave in modo divertente e interattivo.

Agnese Gobbi per Igor Vitale International ne ha creato uno che affronta l’argomento della modernizzazione e inclusione delle aree rurali in un contesto purtroppo sempre più reale.
Il nostro fumetto racconta la storia di Emma, una giovane che torna al suo villaggio d’infanzia, Campoverde Foggiano, trovandolo in stato di abbandono. Il villaggio, un tempo vivace, è ora minacciato dall’acquisto di un imprenditore senza scrupoli. Emma, guidata dalla saggezza della nonna, fa di tutto per mobilitare la comunità e ottenere finanziamenti europei per salvare il villaggio. Attraverso sforzi collettivi e innovazioni, riescono a riportare in vita Campoverde, trasformandolo in un esempio di sostenibilità e sviluppo rurale.

MiniEduAgri dimostra come sia possibile integrare creatività e apprendimento per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico. Il progetto non solo forma i giovani studenti, ma promuove anche l’identità delle aree rurali, ispirando il rispetto per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

Tra poco cominceremo a pubblicare i materiali didattici sulle piattaforme online del progetto, in modo tale da potervi includere al meglio e ricevere feedback sul materiale di MiniEduAgri e sul potere educativo dei fumetti!

https://drive.google.com/file/d/1X2HRh9r6zvq-SDSe7R3U1HR0okfTVjS8/view?usp=sharing

Un racconto per bambini ispirato alla provincia di Foggia sui valori del territorio e delle aree rurali

Emma ritorna al suo villaggio d’infanzia, Campoverde Foggiano, dopo molti anni. Il villaggio rurale, un tempo vivace e pieno di vita, è ora l’ombra di sé stesso: fattorie abbandonate, mercati chiusi e una popolazione in continua diminuzione. La nonna di Emma la accoglie calorosamente e la accompagna per il villaggio, raccontandole come molte famiglie siano state costrette ad andarsene, incapaci di sostenersi economicamente a causa della mancanza di innovazione e risorse. I campi incolti e i cartelli “In Vendita” sulle fattorie un tempo floride pesano sul cuore di Emma, ma la speranza tranquilla della nonna accende in lei una scintilla.

La situazione si complica quando Emma scopre un titolo inquietante sul giornale locale: “Salvatore Scagliozzi: architetto vuole acquistare Campoverde Foggiano.” Scagliozzi, un ricco e spietato imprenditore, intende trasformare il villaggio in un resort di lusso, ignorando le sue radici agricole. La nonna rivela che alcuni contadini, disperati, hanno già venduto le loro terre a Scagliozzi per pochi soldi. Furiosa, Emma promette di lottare per il futuro del villaggio. Durante un’assemblea del villaggio, il sindaco e i residenti esprimono il loro sconforto per un futuro incerto, temendo che Campoverde possa scomparire. Emma propone di richiedere fondi europei, in particolare attraverso l’iniziativa “Una visione a lungo termine per le aree rurali dell’UE – Verso aree rurali più forti, connesse, resilienti e prosperose entro il 2040”. La sua proposta suscita dubbi tra alcuni abitanti, scettici riguardo al lungo e complicato processo burocratico, ma Emma li rassicura, offrendo di guidare personalmente la preparazione della domanda. La sua determinazione accende una nuova speranza nella comunità.

Mentre Emma e la nonna si dedicano al difficile compito di preparare la domanda di finanziamento, Scagliozzi diffonde false informazioni: i fondi europei sono inaffidabili per salvare il villaggio. La propaganda scuote la fiducia di alcuni abitanti, ma Emma, con il sostegno incrollabile della nonna, non si arrende. Dopo settimane di duro lavoro, un rigetto iniziale e richieste di revisioni, il finanziamento europeo viene finalmente approvato. Emma annuncia la notizia con entusiasmo e il villaggio esplode di gioia. Poco dopo, Emma riceve un invito a rappresentare Campoverde al prestigioso Concorso Europeo “organic day” a Bruxelles. Vedendo questa opportunità come un’occasione per mostrare il potenziale del villaggio, Emma e la nonna Creano una ricetta innovativa, i panzerotti, utilizzando grano biologico e pomodori locali. Nonostante le difficoltà, come guasti alle attrezzature e contrattempi dell’ultimo minuto, la presentazione di Emma al concorso conquista i giudici.

La ricetta vince il primo premio, portando fama internazionale a Campoverde Foggiano. Con il finanziamento e la nuova notorietà, il villaggio inizia a trasformarsi: Vengono installati pannelli solari e sistemi di irrigazione, le fattorie abbandonate vengono ripristinate e la piazza del mercato, un tempo deserta, torna a vivere. I turisti iniziano a visitare il villaggio per degustare i cibi biologici e immergersi nel suo ricco patrimonio culturale, mentre le nuove generazioni iniziano a vedere un futuro nel rimanere a Campoverde anziché andarsene. Scagliozzi, sconfitto, lascia il villaggio, mentre la comunità celebra la loro vittoria e un nuovo inizio.

Vuoi adottare il fumetto per bambini ispirato alla provincia di Foggia? Scarica qui il fumetto

Accedi al fumetto qui

Scrivi a Igor Vitale