Attacco di Panico: Sintomi e Cura
ATTACCO DI PANICO: SINTOMI E CURA
Attacco di panico. Quando mi descrivono un attacco di panico, qualsivoglia paziente, segue sempre un modello costante: “Dottoressa pensavo di morire, mi sentivo morire. Non respiravo, mancava l’aria, il cuore batteva fortissimo. Paura, non riuscivo a controllarmi… chi non l’ha provato, non può capire. Chi vive un attacco di panico lo descrive come un’esperienza terribile, improvvisa, inaspettata, e la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte e dominante.
ATTACCO DI PANICO QUALE PAURA DI AVER PAURA
Pensa alla paura di morire, alla paura di impazzire, alla paura di aver quella sensazione. Chi soffre di attacchi di panico, solitamente, tende ad associare e a spiegare ciò che vive, con il luogo e le condizioni in cui questo si verifica. Mi spiego meglio. Quando una persona ha degli attacchi di panico, per non stare male, associa il malessere provato al luogo in cui l’attacco si verifica e smette immediatamente di frequentare quel posto. L’attacco di panico arriva quando si è al cinema? la persona eviterà quel luogo. Oppure, si trova in macchina? Da allora incrementa la sua paura di guidare. Altro esempio invece potrebbe essere una congestione avuta perché la persona ha bevuto una bibita ghiacciata; da allora beve solo acqua tiepida e ogni volta, ad ogni sorso, le salirà l’ansia. Capite che, così facendo, si incrementa il senso di insicurezza, aggravando la posizione stessa. Più c’è il tentativo di ridurre il malessere, più questo incrementa.
ATTACCO DI PANICO: SINTOMI
L’attacco di panico è un episodio in cui vi sono sintomi somatici e cognitivi:
- improvvisa ed intensa paura
- rapida escalation dell’ansia
- palpitazioni, tachicardia (battiti irregolari, pesanti, agitazione nel petto, sentirsi battito in gola)
- sudorazione improvvisa
- tremore
- sensazione di soffocamento
- dolore al petto
- nausea
- paura di morire
- paura di perdere il controllo o di impazzire (ad esempio, la paura di fare qualcosa di imbarazzante in pubblico o la paura di scappare quando colpisce il panico o di perdere la calma)
- brividi o vampate di calore
- sensazioni di sbandamento, instabilità, capogiri o vertigini
- derealizzazione (percepisco il mondo esterno come strano e irreale, stordimento, distacco)
- depersonalizzazione (alterata percezione di sé, caratterizzata da sensazione di distacco o estraneità dai propri processi di pensiero o dal corpo)
- parestesie come le sensazioni di intorpidimento o formicolio
ATTACCO DI PANICO: CURA
Partiamo dal presupposto che alcuni comportamenti funzionano quando siamo fuori da certi meccanismi “disfunzionali”; quando invece viviamo una certa situazione o ci ritroviamo nella trappola, ad esempio in un attacco di panico, essi non funzionano più. Anzi, alcune cose producono solo peggioramento, invece che un’efficace soluzione! Devi affrontare la crisi che vivi in quei momenti, solo così puoi fare dei passi in avanti. Cercando solo di ridurre il malessere, questo non se ne andrà . Ricorda che la stessa parola “crisi”, nella cultura orientale, viene rappresentata con due ideogrammi, uno è il problema e l’altro è l’opportunità.
CURARE UN ATTACCO DI PANICO
Spesso, senza l’aiuto di uno specialista, è difficile gestire le crisi, in quanto il problema si complica proprio in virtù di ciò che viene fatto per tentare di risolverlo, le così dette tentate soluzioni. Tuttavia, ti insegno un intervento primario, efficace contro i sintomi di un attacco di panico.
- Regola la respirazione. Quando arriva l’attacco di panico devi gestire il ciclo respiratorio, in entrata e in uscita. Per cui, riduci rapidamente il livello d’ansia regolarizzando il respiro. Riduci i singoli cicli di inspirazione/espirazione, e aumenta il tempo di ogni singolo ciclo. Fai respiri lunghi e mantieni questo esercizio per almeno 5/10 minuti.
- Veicola l’attenzione. Non devi fare attenzione alle condizioni fisiche, ma focalizzi i tuoi pensieri dalla mente ad un piano differente, come ad esempio un foglio di carta bianco. Voglio tu compri un blocchetto da tenere sempre con te, con una penna. Poco prima che sopraggiunga il panico, nella fase più acuta, ti fermi e scrivi immediatamente e con estrema precisione cosa sta accadendo in quel momento. Devi descrivere 3 elementi: a) tempo= ora, minuti, secondi e anno: es. sono le 14.30.43 del giorno 14/05/2012), b) luogo=mi trovo in piazza …, vicino al supermercato…, c) situazione= cosa accade intorno, ad esempio sto andando a fare la spesa, ero uscito per comprare il giornale e intorno a me c’è della gente impegnata a fare qualcosa… Devi osservare attentamente la scena, ciò che ti circonda, devi essere il più possibile dettagliato, devi dettagliare il più possibile quanto accade e come accade, per almeno 8/10 minuti.
Se svolgi l’esercizio attenendoti in modo scrupoloso alle indicazioni, già dopo qualche minuto inizierai a sentire una riduzione significativa dello stato ansioso, consentendo al tuo sistema neurovegetativo di dare una risposta fisiologica che è utile a ripristinare le condizioni psico-fisiche che avevi pochi istanti prima della percezione del pericolo.
Fai attenzione, questo esercizio è solo un primo intervento strategico e rapido per contrastare la crisi di panico. Ricorda, ogni attacco di panico è un nemico pauroso e minaccioso, ma non è invincibile! Chiamami.
Fonte: http://avegiada.com/2015/10/02/attacco-di-panico-sintomi-e-cura/
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