Come diventare un leader per te stesso e gli altri

Articolo di Valentina Malinverni

Dalla leadership transazionale alla leadership trasformazionale
Il superamento della leadership situazionale apre a un nuovo modo di pensare e parlare di leadership: il salto di paradigma è collegato alle istanze del contesto e, in particolare, sembra influenzato fortemente dall’aumento dell’incertezza: il cambiamento, da momento eccezionale della vita organizzativa, diviene “regola” costante, necessità.

In tale contesto alla leadership sono poste nuove e più urgenti richieste sia sul fronte del raggiungimento degli obiettivi, sia su quello della motivazione delle persone, per riprendere i due principali poli attorno ai quali i modelli precedentemente considerati ruotavano.
Il primo cambiamento è nell’ “etichetta”,nell’aggettivo scelto per qualificare la leadership: è il lavoro seminale di Burns, come lo definisce Bas16, che dà inizio all’utilizzo dell’aggettivo “trasformazionale”.
Ma qual è, esattamente, la differenza tra questi due tipi di leadership?
I modelli che fin qui ho presentato si concentrano sulla leadership transazionale, ovvero sulla transazione interpersonale tra leader e collaboratori. I leader sono dunque visti come professionisti impegnati in comportamenti che mantengono un’interazione di qualità con i loro collaboratori. Le caratteristiche fondamentali della leadership transazionale sono relativi all’uso di sistemi di ricompensa contingenti, da parte del leader, per mantenere la motivazione dei collaboratori, e all’esercizio di azioni correttive, da parte dei leader laddove i collaboratori non riescano a ottenere l’obiettivo atteso.

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Per confronto la leadership trasformazionale, o anche detta, carismatica, enfatizza il comportamento simbolico del leader, i messaggi visionari e ispirazionali, la comunicazione non verbale, il richiamo dei valori, la stimolazione e la motivazione dei collaboratori a un livello intellettuale emozionale: la fiducia è la merce di scambio di questa relazione ed è considerata un prezioso elemento di crescita individuale e collettiva.
Una sintesi degli approcci trasformativi, carismatici e visionari della leadership evidenzia come essi abbiamo elementi di affinità e tendano a configurare un processo finalizzato alla trasformazione e alla crescita.
Questo insieme di contributi, che diviene sempre più centrale dalla metà degli anni Ottanta, è definito anche, da alcuni autori, come approccio “neocarismatico”17, caratterizzato da una sintesi di teorie differenti: all’apparenza affini rispetto agli studi del “grande uomo”, nella maggior parte dei casi i modelli riferiti a questa cornice si concentrano non tanto su caratteristiche stabili dei soggetti, quanto su comportamenti distintivi che possono essere oggetto di apprendimento e di crescita.
La leadership è definita come una relazione che si pone, dunque, in tensione verso la trasformazione dei collaboratori. Il leader trasformazionale quindi, riconosce i bisogni dei follower e sa trasformarli in leaders a loro volta.
Sono senza dubbio le 4 “I” di Bernard Bass a rappresentare il modello di leadership trasformazionale più noto quattro “I” come le iniziali degli aggettivi utilizzati per descrivere il profilo delle azioni di leadership:

  • la consolidazione individuale: fa riferimento alla comunicazione personalizzata, intesa come azione fondativa, verso l’obiettivo di crescita;
  • la stimolazione intellettuale: considerata la via per dare energia, indipendentemente dai sistemi di riconoscimento formali;
  • la motivazione Ispirazionale: si riferisce all’azione di dotare il lavoro di significato, di delineare sfide per il futuro, di creare obiettivi cui tendere;
  • l’influenza idealizzante: chiama in causa l’attenzione alla fiducia, divenendo un modello di ruolo in cui i collaboratori possano identificarsi.

La leadership trasformazionale, nei contesti organizzativi è divenuto un riferimento per momenti di assessment così come un obiettivo per i programmi di formazione.
Tra gli elementi che si aggiungono, tra la metà degli anni Ottanta e gli anni Novanta, a definire il profilo della leadership trasformazionale, transitando verso la leadership empowering, si possono citare:

  • La costruzione del significato e il coinvolgimento attraverso il consolidamento della fiducia
  • La cultura come elemento che la leadership può creare, gestire e modificare
  • Il cambiamento da anticipare, guidare, sostenere e consolidare attraverso la capacità di sfidare i processi consolidati, ispirando una visione condivisa e incoraggiando l’azione
  • L’apprendimento da stimolare e promuovere.
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