Come Riconoscere il Gaslighting: un video con Roberta Bruzzone

Come Riconoscere il Gaslighting: Meccanismi Psicologici e Strategie di Difesa

Il gaslighting è una delle tecniche manipolatorie più subdole e pericolose, utilizzata per indurre la vittima a dubitare della propria percezione della realtà, dei propri ricordi e della propria sanità mentale. Questo fenomeno prende il nome dal celebre film Gas Light (Angoscia, 1944), in cui il protagonista manipola la moglie al punto da farle credere di essere impazzita. L’articolo, ispirato alla lezione della dott.ssa Roberta Bruzzone presso il Congresso Internazionale di Psicologia Criminale organizzato da Igor Vitale, analizza i meccanismi psicologici del gaslighting, il suo utilizzo nei rapporti interpersonali e le strategie per riconoscerlo e difendersi.

Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica che ha lo scopo di far dubitare la vittima della propria memoria, percezione e giudizio. Spesso utilizzato da individui con tratti narcisistici o sociopatici, questo comportamento è tipico delle relazioni tossiche, sia in ambito affettivo che lavorativo e sociale.

Questa tecnica si basa sulla negazione sistematica della realtà, sulla distorsione dei fatti e sulla svalutazione della vittima, al punto da farle mettere in discussione la propria salute mentale. Lo scopo finale del gaslighter è ottenere un controllo totale sulla persona manipolata, riducendola a uno stato di totale dipendenza psicologica.

Origine del Termine “Gaslighting”

Il termine “gaslighting” deriva dal film Gas Light (Angoscia), in cui il protagonista abbassava deliberatamente l’intensità delle luci a gas della casa per poi negare che ci fossero cambiamenti, facendo credere alla moglie di soffrire di allucinazioni. Questo metodo di distorsione della realtà è la base della tecnica manipolatoria omonima, oggi riconosciuta come una delle più gravi forme di abuso psicologico.

Meccanismi Psicologici del Gaslighting

Il gaslighting si sviluppa attraverso una serie di fasi progressive che portano la vittima a una totale confusione e insicurezza.

1. Negazione dell’Evidenza

Il manipolatore nega sistematicamente eventi realmente accaduti, spingendo la vittima a dubitare della propria memoria.

  • “Non ho mai detto una cosa del genere.”
  • “Ti stai inventando tutto.”

2. Distorsione della Realtà

Il gaslighter manipola fatti e situazioni per confondere la vittima e renderla insicura.

  • “Stai esagerando, non è successo nulla di grave.”
  • “Sei troppo sensibile, ti fai troppi film nella testa.”

3. Svalutazione e Ridicolizzazione

Il manipolatore ridicolizza le preoccupazioni della vittima, facendola sentire inadeguata o paranoica.

  • “Ma senti cosa dici, sei proprio fuori di testa.”
  • “Tutti pensano che tu abbia problemi, non solo io.”

4. Isolamento e Controllo Totale

Il gaslighter cerca di isolare la vittima da amici e familiari, aumentando la sua dipendenza emotiva.

  • “I tuoi amici ti stanno mettendo strane idee in testa.”
  • “Solo io so cosa è meglio per te.”

Gaslighting e Narcisismo Patologico

Il gaslighting è spesso utilizzato da individui con disturbi della personalità narcisistica o antisociale. I narcisisti patologici adottano questa strategia per mantenere il controllo sulle loro vittime, alimentando un ciclo di dipendenza e annullamento dell’autostima.

Questi soggetti negano l’evidenza senza esitazione, mentendo deliberatamente per manipolare la percezione della realtà della vittima. In casi estremi, la persona manipolata arriva a dubitare così tanto di se stessa da convincersi di avere disturbi cognitivi, come l’Alzheimer.

Conseguenze Psicologiche sulle Vittime

Le vittime di gaslighting sperimentano una serie di sintomi psicologici gravi, tra cui:

  • Bassa autostima e perdita di fiducia nelle proprie percezioni
  • Ansia e depressione
  • Confusione mentale e difficoltà a prendere decisioni
  • Isolamento sociale e dipendenza dal manipolatore
  • Disturbi del sonno e somatizzazione dello stress

Strategie di Difesa: Come Proteggersi dal Gaslighting

Per liberarsi dal gaslighting, è fondamentale adottare strategie di autodifesa psicologica.

1. Riconoscere i Segnali

Il primo passo è identificare il gaslighting nei propri rapporti interpersonali. Se si percepisce un costante senso di confusione o si dubita eccessivamente di se stessi, potrebbe essere in atto una manipolazione.

2. Mantenere un Diario dei Fatti

Annotare eventi e conversazioni aiuta a contrastare la distorsione della realtà operata dal manipolatore. Un resoconto scritto può essere un’arma efficace per mantenere il contatto con la verità.

3. Cercare Supporto Esterno

Parlare con amici, familiari o un terapeuta aiuta a ottenere una prospettiva oggettiva sulla situazione. L’isolamento è una delle tattiche principali del gaslighter, quindi mantenere una rete di supporto è fondamentale.

4. Impostare Confini Chiari

Evitare discussioni con il manipolatore e stabilire limiti precisi per proteggere la propria salute mentale. Se necessario, interrompere il contatto con la persona tossica.

5. Affidarsi a un Esperto

Uno psicologo specializzato in abusi narcisistici può fornire strumenti specifici per superare gli effetti del gaslighting e recuperare la propria autonomia psicologica.

Conculsioni sul Gaslighting

Il gaslighting è una delle forme più insidiose di manipolazione psicologica, in grado di distruggere l’autostima e il senso della realtà della vittima. Riconoscere questa tecnica è il primo passo per difendersi e recuperare la propria indipendenza emotiva.

L’unico modo per neutralizzare il gaslighting è riconoscere il problema, stabilire confini netti e, se necessario, allontanarsi definitivamente dal manipolatore. Con il giusto supporto, è possibile ricostruire la propria sicurezza interiore e riconquistare il controllo della propria vita.

 

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