Colloquio psicologico: Cosa fare nel primo colloquio col paziente
L’assessment è la valutazione iniziale che lo psicologo fa circa la possibile presa in carico di un paziente; ed è finalizzato a raccogliere tutti i dati per portare ad una formulazione del caso che consenta di:
- ricostruire processi e meccanismi che sottendono i problemi;
- individuare con il paziente obiettivi a breve e lungo termine;
- identificare i trattamenti appropriati
- decidere circa la possibilità di presa in carico;
l’assessment fornisce ipotesi e misurazioni, queste ultime consentono la costruzione di una o più linee di base. Al formulazione di ipotesi poggia su quattro livelli logici e cronologici:
- ipotesi di relazione tra disturbi ed eventi che possono suscitarli;
- ipotesi eziopatologiche
- ipotesi di strategia terapeutica
- ipotesi di trattamento
l’assessment non si riduce ad un colloquio ma a una serie di colloqui, le informazioni derivano dal linguaggio verbale ma anche ad altri indici; quelli classici sono:
- indici soggettivi
- indici comportamentali
- indici fisiologici
un approccio multidimensionale concepisce l’assessment come valutazione distinta di tre sistemi di risposte:
- cognitivo-verbale
- comportamentale-motorio
- psicofisiologico
il primo colloqui ha come finalità l’esame del problema in primis e poi stabilire una collaborazione con il paziente; non è un processo passivo ed inoltre è un processo ipotetico-deduttivo. Il paziente ha un ruolo attivo che mette in atto una ristrutturazione cognitiva, anche perché la riformulazione del problema è parte integrante del colloquio.
Vediamo una topografia dei colloqui iniziali ricordando che il primo colloquio ha un BASSO LIVELLO di strutturazione:
- Presupposti: ci vuole uno specifico contesto motivazionale:
- c’è richiesta di aiuto
- professionista competenze tecniche
- possibilità di trattamento
- aspettative
- Fase dei preliminari: con convenevoli di rito, se esistono degli antefatti vanno annotati, definendo,se necessario, il contesto equivoco
- Apertura: domanda diretta sul problema
- Specificare il problema: parlare nello specifico di indici comportamentali e cognitivi
- Analisi delle variabili funzionalmente correlate: se risono delle situazioni che possono elicitare il problema, molte volte si parla di analisi funzionale.
- Allargamento: specificare tutti i problemi al di là di quello iniziale
- Storia dei problemi: l’evoluzione dei problemi cercando di capire come sono collegati agli altri problemi con l’obiettivo di capire l’evoluzione e il mantenimento del problema fino a quel momento
- Storia personale
- Aspettative di trattamento
- Ipotesi di trattamento: ipotesi su obiettivi a breve e lungo termine che siano realistici; la scelta della tecnica è in funzione degli obiettivi specifici e della terapia, una buona tecnica deve essere efficace, duratura, generalizzata ad ampi aspetti della situazione ed essere mantenuta dall’ambiente familiare e sociale
- Formulazione conclusiva e chiusura: riprendere il filo logico, facendo un sunto di quanto è emerso dal colloquio invitando il paziente a fare domande se non a ben chiare determinate cose
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