La Correlazione Lineare in Psicometria: Cosa significa, come si calcola
La correlazione Alla base del concetto di relazione tra variabili sta quello di covarianza: date due variabili A e B misurate sullo stesso gruppo di soggetti, si dice covarianza la tendenza che A e B hanno a variare insieme.
Relazione positiva = all’aumentare dell’una aumenta anche l’altra.
Relazione negativa = all’aumentare dell’una ci si aspetta una diminuzione dell’altra.
Dobbiamo quindi studiare:
- il tipo di relazione che esiste tra le variabili (riguarda la forma della relazione)
- l’intensità di tali relazioni (riguarda l’entità dell’eventuale legame tra le variabili)
- la sua direzione
- La relazione può essere nulla in caso di assoluta indipendenza tra le variabili, oppure può esserci completa concordanza o discordanza in caso di maggiore o minore sistematicità nel variare insieme.
La direzione può essere positiva o negativa. Positiva quando i valori delle variabili crescono concordemente, negativa quando al crescere di una variabile abbiamo il diminuire dell’altra. Limite: misura relativa, dipende dall’unità di misura delle variabili Si usa il coefficiente di correlazione: – Il coefficiente di correlazione r (di Bravais-Pearson o prodotto-momento) costituisce un indice della bontà di adattamento della retta.
Il coefficiente di correlazione r varia -1 ≤ r ≤ +1 Se r = + o – 1 relazione lineare perfetta Se r = 0 assenza di relazione lineare Se -1 < r < -.50 relazione negativa da forte debole Rappresentazione in un diagramma cartesiano variabile indipendente X variabile dipendente Y Mettere in evidenza la relazione esistente tra due variabili Stabilire il tipo di relazione significa stabilire che tipo di funzione matematica sia Il grado di tale relazione significa misurare l’intensità di quella relazione attraverso il coefficiente
Vuoi capire di più? Contattami su igor@igorvitale.org
Corso Intensivo di Psicometria
Ripetizioni di Psicometria
Scrivi a Igor Vitale