Le cause della dipendenza dal partner

LA DIPENDENZA  RELAZIONALE

Un’indipendenza autentica poggia sulla capacità di dipendere (Lingiardi, 2005) , quindi più che di una polarità dipendenza-indipendenza sarebbe meglio parlare di un continuum dipendenza sana-patologica o sicura-insicura, definendo insicure le forme eccessive di dipendenza o interdipendenza. La riflessione clinica sulla dipendenza va calata nella dimensione relazionale: da una ricerca disperata dell’altro, visto come regolatore unico del sé, a una fuga atterrita dall’altro visto invece come minaccia alla propria integrità.

Forse la parola dipendenza ha semplicemente un sapore peggiorativo ed emotivamente anonimo, e sarebbe più appropriato usare termini quali “attaccamento”, “affidamento”, “fiducia”. (Bowlby,1979).

Dipendenza e indipendenza non sono dimensioni incompatibili, così come fiducia negli altri e fiducia in se stessi sono addirittura complementari. L’idea illusoria di un movimento lineare verso la separazione non è di per sé molto corretto.

Se da un lato Bowlby (1979) definisce la teoria dell’attaccamento come un modo per concettualizzare la tendenza dell’essere umano a strutturare solidi legami affettivi con particolari persone e per illustrare le varie forme di profondi turbamenti emotivi e di disturbi di personalità, dall’altro Mikulincer e Shaver (2004) sottolineano come interazioni ripetute con altri significativi capaci di protezione e sostegno producono un senso relativamente stabile di sicurezza nell’attaccamento, che in vari modi conduce allo sviluppo di un modello di sé stabile e positivo e una serie di strategie di regolazione affettiva riuscite e in buona parte autonome . Da questo back-ground evolutivo e relazionale si sviluppa quella personalità adulta che, relativamente autonoma, ma capace di fidarsi e chiedere aiuto e appoggiarsi sugli altri, strutturerà il senso della propria sicurezza in riferimento tanto a figure di accudimento internalizzate quanto a figure di riferimento esterne. La disponibilità delle figure di attaccamento non solo rinforza la capacità di fare affidamento su figure sia esterne che interne, ma è anche una base fondamentale per sviluppare capacità di autoregolazione. L’attaccamento sicuro si associa non solo alla capacità di cercare sostegno , ma anche alla costruzione del sé come principale istanza esecutiva della mente. Le interazioni capaci di promuovere un attaccamento sicuro facilitano la costruzione di processi specifici di accudimento e rassicurazione all’interno del sé , che diventeranno una sorgente di sostegno fondamentale di fronte ad eventi minacciosi e stressanti (Mikulincer, Shaver, 2004).

Non rinnegando l’intima connessione tra attaccamento e dipendenza, sembra più opportuno riferire il primo a un comportamento primario teso alla ricerca e al mantenimento della prossimità con una figura preferenziale, di solito percepita come più competente, mentre la seconda a un atteggiamento derivato dal bisogno di attaccamento, che può non essere diretto verso un soggetto specifico e che si esprime attraverso atteggiamenti generalizzati e mirati a evocare assistenza, guida e approvazione (Lingiardi, 2005 ).

Se quindi per il bambino parliamo di attaccamento “sicuro”, dove l’aggettivo  “sicuro” qualifica la relazione con una specifica persona, per l’adulto la dicitura diventa “sicuro-autonomo” e si riferisce ad uno stato mentale rispetto all’attaccamento che va invece a definire la qualità delle relazioni intime intese in senso più ampio (Main, 1999).

Sul rapporto tra stile  di attaccamento e personalità dipendente sono state condotte molte ricerche : anche se bambini sicuri sono stati erroneamente ritenuti dipendenti, e bambini evitanti sono stati precocemente ritenuti indipendenti, la cosiddetta personalità “dipendente” viene di solito considerata il risultato di un attaccamento invischiato che tende ad autoperpetuarsi ( West et al., 1994).

Quello che si evidenzia è proprio la qualità dimensionale del fenomeno; è proprio il carattere bi-fronte della dipendenza, (per cui solo la possibilità di sperimentare una dipendenza “sana” consente l’opportunità di un’indipendenza non rigidamente difensiva) ad emergere come dato rilevante della ricerca sull’attaccamento adulto (Lingiardi 2005).

Il tema della dipendenza affettiva è attuale sia da un punto di vista psicopatologico che culturale, dato che la dipendenza è una condizione mentale tipica del nostro tempo che rappresenta un’importante fonte di sicurezza sostitutiva rispetto alle certezze dei valori in crisi e poiché l’instabilità , la precarietà delle continuazioni relazionali tradizionali, tende a selezionare stili di attaccamento ambivalenti o conflittuali e a favorire la formazione di legami affettivi incostanti e deboli.

Ne deriva , a livello intrapsichico profondo, nei partner di coppie cosiddette disfunzionali, una labilità dell’oggetto d’amore che entra in risonanza con i fattori di personalità e con elementi di vulnerabilità spesso dovuti a traumi pregressi e bisogni  infantili inappagati.

 di Silvia Diolaiuti

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