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Manuale di Tecniche di Interrogatorio: Riassunto, Pdf

 

Ecco qui di seguito un riassunto delle Tecniche di Interrogatorio (puoi trovare tanti altri approfondimenti qui e qui). Negli Stati Uniti esistono almeno sette manuali principali di tecniche di interrogatorio correntemente utilizzati (Aubry e Caputo, 1980; Benson, 2000; Hess; 1997; Holmes, 2002; Inbau, Reid, Buckley e Jayne, 2001; Mac Donald e Michaud, 1992; Zulawski e Wicklander, 2001).

La teoria alla base di questi manuali può cambiare: alcuni pongono l’attenzione sulla relazione tra i soggetti, focalizzandosi sul libello di stress e della personalità di chi fa l’interrogatorio, mentre altri cercando di influenzare l’interrogatorio in base al tipo di crimine messo in atto, scegliendo le giuste strategie con il presunto criminale.

Il Manuale di Interrogatorio suggerisce che le tecniche si basano sulla persuasione: la successione delle domande di interrogatorio criminale ha una valenza prevalentemente persuasiva; significa che in sostanza si vuole persuadere l’interrogato.

Le Tecniche di interrogatorio

1. Confronti diretti

Si inizia l’interrogatorio con un confronto diretto: “Le investigazioni in corso evidenziando che lei ha commesso questo crimine”, dopo il confronto diretto dovrai fermarti per alcuni secondi, osservando attentamente il sospetto, ripetendo le accuse e iniziando il passaggio successivo. Inbau e colleghi (2001) presentano ache una procedura di confronti alternativa, nella quale chi interroga è già convinto che ilsoggetto che ha di fronte abbia commesso un crimine e lentamente muove alla volta di una accusa diretta, se il comportamento del sospettato presenta elementi indizianti di colpa.

Se il comportamento del sospetto non è indicativo di colpa, l’interrogante può ucscire dall’interrogatorio e non accusare il soggetto di aver commesso il crimine

2. Sviluppo dell’argomento e fattori emozionali

l’interrogatorio mira a toccare la sfera delle emozioni dell’interrogato, con lo scopo di indurlo alla confessione.

Una tecniche è quella di coinvolgere il sospettato, paragondando il crimine commesso ad un crimine più severo. Ad esempio, se il colpevole commette una rapidna, l’interrogante potrebbe addurre il fatto che il rapinatore sia da paragonare ad un assassino.

3. Trattative con resistenza

Come puoi vincere le resistenze opposte da un sospettato durante l’interrogatorio?

La prima resistenza si fonda sul rifiuto. Un rifiuto è definito come un tentativo per dire che un’asserzione è falsa.

La seconda resistenza è un’obiezione, l’interrogante dovrebbe aggirarla e formulare un nuovo argomento. Nel caso di un ladro che abbia commesso con una pistola e che neghi la detenzione dell’arma, l’interrogante potrebbe dire: “Io spero che questa sia la verità e che tu non possieda una pistola… è differente l’imputazione a tuo carico se possiedi o meno un’arma. Dimostriamo che sei una persona che non vuole far male a nessuno, differentemente da chi commette una rapidna a mano armata. Noi non vogliamo che fuori da questa stanza ci sia qualcuno che pensa che tu sia un criminale.

La terza resistenza si presenta quando l’interrogato tenta di spostare l’attenzione dell’interrogante. Questo succede anche tramite il rifiuto e le obiezioni. E’ una situazione che potrebbe precipitare a vantaggio del sospettato: è difficile ignorare qualcuno che spazia liberamente nel proprio campo visivo o invadere lo spazio personale di chi interroga; quest’ultimo dovrebbe non consentire questi atteggiamenti, impegnandosi a stabilire un contatto visivo

4. Domande Alternative

Una volta che è stato accertato il crimine e sono state superate le resistenze che il sospettato appone al fine di ostacolare l’accertamento dei fatti, ci possiamo trovare nella situazione che quest’ultimo sia sul punto di confessione, anche se siamo ancora lontani da una affermazione diretta di autoaccusa. Potrebbe essere interessante utilizzare una domanda alternativa per ottenere una prima ammissione di colpevolezza, domanda che mira a fornire una spiegazione in merito all’accadimento delittuoso ed al perché sia successo. Per esempio, in caso di fronte può essere chiesto: “prendesti il denaro perché avevi bisogno di arricchirti o di usarlo per acquistare stupefacenti?”

Se il sospettato accetta e conferma la domanda alternativa questo rappresenta la prima ammissione di colpevolezza circa la commissione del crimine. La domanda alternativa è spesso presentata diverse volte al sospettato, ogni volta con una piccola variazione. Riprendendo l’esempio precendente si potrebbe chiedere: “Tu avevi bisogno del denaro per arricchirti, giusto? Non era per l’acquisto della droga…”

5. Dettagli sviluppati

Dopo che il sospettato ha fatto la sua prima ammissione id colpevolezza, l’interrogatorio non finisce. Chi interroga deve sviluppare una completa disserzione di come e perché il crimine fu commesso, prima che l’ammissione iniziale possa essere considerata una confessione piena. A questo punto l’interrogante dovrà porre una serie di domande e ricevere risposte dettagliate; inoltre le informazioni scaturite dall’interrogatorio dovrebbero essere rafforzate con i fatti del caso, assicurandosi che la confessione sia veritiera e genuina, al fine di non rishiare di mettere in piedi un sacco vuoto. Ogni elemento deve essere verificato, accertandone i fondamenti anche con un lavoro silenzioso lontano dai riflettori, scartando tutto ciò che è incongruente senza ledere i diritti di nessuno, né aggravare i meccanismi di giustizia.

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