Mio figlio è obeso?

L’obesità

L’obesità non è una patologia psichica, infatti non compare nel DSM IV. Si tratta di un aumento ponderale eccedente del 20% rispetto al peso considerato normale per quel soggetto. È un fenomeno frequente in età infantile: 5% popolazione scolastica.

Oltre le rare obesità che derivano da cause endocrine, tra i fattori alla base dell’obesità ci sono fattori genetici (infatti, spesso il bambino obeso ha almeno 1 genitore in sovrappeso) e fattori ambientali come le abitudini familiari relative a quantità e caratteristiche nutrizionali del cibo, ma non solo. Infatti, spesso si ha l’abitudine di lasciare il bambino davanti alla tv, escludendo la possibilità alternativa di favorire il movimento fisico: questo rispecchia la carenza di attenzione da parte dei genitori e il bambino, in alternativa, risponde a questa mancanza “spiluccando” cibo per gratificarsi. La Bruch, infatti, sottolinea l’importanza della famiglia alla base della incapacità di distinguere correttamente gli stimoli che vengono dal corpo: anche in questo caso, come per l’anoressia, alla base c’è il comportamento materno che ha risposto ad ogni manifestazione di bisogno da parte del bambino con il cibo. Infatti, l’obeso non mangia tanto per lo stimolo della fame, quanto per noia e ansia .

Non esiste una personalità tipica del bambino obeso, anche se si pensa allo stereotipo del bambino obeso come apatico, passivo: frequenti sono, invece, la sofferenza psicologica alla base dell’obesità, quindi, i rapporti con i coetanei, l’insuccesso scolastico, ecc.

L’obesità tende a conservarsi anche in età adulta.

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