Perchè cambiare punto di vista? l’insegnamento delle illusioni ottiche

punto di vistaOggi voglio parlare di come spostare il nostro punto di vista rispetto alle cose che ci accadono, possa generare in noi una percezione completamente diversa di quanto è davanti a noi.

Ho pensato, a questo proposito, che non ci fosse strumento migliore per dimostrare questo concetto che partendo dalle illusioni ottiche, studiate in maneira approfondita dalla psicologia della Gestalt (che in tedesco vuol dire “forma”).

Uno degli insegnamenti principali di questa scuola psicologica è stato quello che la realtà è prima di tutto quello che noi percepiamo, e che il “tutto” (ossia l’insieme di quello che percepiamo) è diverso dalla somma delle singole parti che compongono il quadro di osservazione.

In questo breve video ho raccolto le illusioni ottiche che preferisco, e che bene spiegano quanto sopra ho esposto. Per certi versi può essere considerato un training elementare per “sgranchire” il nostro modo di vedere la realtà.

Illusioni ottiche ed esercizi neurobici

Se avete trovato interessante questo contributo e volete guardare più illusioni ottiche, consiglio anche il video qui di seguito, creato dal bravo Emanuele Rapisarda e che merita sicuramente la nostra attenzione.

Illusioni Ottiche by acchiappamente

Se il cambiamento provocato dal “vedere le cose da un altro punto di vista” è molto chiaro studiando le illusioni ottiche, è talvolta meno intuitivo se cerchiamo di trasporlo nella nostra vita quotidiana e nelle relazioni che coltiviamo con chi ci è vicino.

Eppure, come spiega Miriam Gandolfi in questa intervista che le ho fatto sul cambiamento, è proprio su questo punto che lavora lo psicologo, aiutando le persone a riconsiderare la modalità con la quale percepiscono e quindi costruiscono la realtà. Alcuni psicologi parlerebbero a questo proposito di insight, una forma di intuizione immediata e improvvisa che ci fa capire la soluzione di un problema.

Ecco un estratto di verbatim che più mi ha colpito di questa chiacchierata con Miriam Gandolfi:

“La terapia non serve a interpretare, ma a fare vedere le cose. (…) pensavo di difendere mia madre da un padre aggressore, in realtà comprendo che mio padre sventolava questa idea di lei, in modo che io gli rimanessi attaccata come un francobollo.

(…) se penso che mia madre sia una vittima mi comporterò in un modo, se penso che sia anche una manipolatrice, mi comporterò in altro modo.

(…) chi vuole occuparsi di cambiamento deve diventare un esperto di percezione.”.

Invito ovviamente tutti a vedere per intero l’intervento di Miriam, perchè mi rendo conto che questo breve estratto non rende giustizia alla complessità ed efficacia del suo pensiero.

Il cambiamento come funzione spontanea della mente

E voi che ne pensate? Vi è mai capitato di vivere una “rivelazione” nella vostra vita quotidiana efficace tanto da farvi cambiare completamente la visione di un determinato fatto?

Luca Mazzucchelli

Fonte: http://www.psicologo-milano.it/articoli-psicologici/articoli-vari/514-illusioni-ottiche

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