Psicologia delle Dipendenze

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Con il termine dipendenza intendiamo quella relazione che si instaura tra il soggetto ed un oggetto, che può essere una sostanza, come l’alcol o l’eroina, oppure un comportamento, come il giocare d’azzardo.

Tale relazione è appunto di dipendenza, dove la persona non può fare a meno dell’oggetto da cui è dipendente. La dipendenza comporta uno stravolgimento totale della persona, la motivazione e le giornate sono costruite intorno all’oggetto di dipendenza (Cancrini, 2003).
Prima che la dipendenza si instauri, è però presente un periodo di uso controllato, abitudinario o problematico, ma comunque non così forte da causare una dipendenza. Il passaggio da un uso controllato alla dipendenza è di solito brusco, e segna un forte cambiamento nella vita del soggetto (ibidem).

Si distinguono due tipi di dipendenza: quella fisica e quella psicologica. Nella dipendenza fisica l’organismo del soggetto si abitua a ricevere la sostanza, e si verificano fenomeni quali tolleranza e astinenza. Il soggetto è cioè talmente dipendente dalla sostanza che la mancata assunzione produce dei forti sintomi fisici, che possono essere calmati solo con l’assunzione della droga. La dipendenza fisica si evidenzia anche nel fatto che il soggetto ha necessità di assumere la droga per poter iniziare la giornata, spesso infatti poco dopo essersi svegliato sente il bisogno di assumere la sostanza. La dipendenza psicologica include il craving, ossia una forte spinta ad assumere la sostanza. Il soggetto diventa dipendente dagli effetti piacevoli che la sostanza gli dà. Per le dipendenze comportamentali (tra cui il gioco d’azzardo) il meccanismo è simile: il soggetto avverte il forte bisogno di attuare il comportamento (es. giocare d’azzardo), che può essere calmato solo mettendo in atto il comportamento da cui si è
dipendenti. In questo caso dal punto di vista fisico si è dipendenti non da una sostanza che viene assunta, ma dal benessere fisico e psichico, dovuto anche dal rilascio di endorfine che il comportamento compulsivo induce.

Tutte le dipendenze (soprattutto quelle da sostanze) coinvolgono l’individuo nella sua totalità biopsicosociale. La sfera bio, il corpo, riceve infatti una sostanza che interferisce con la sua attività chimica, crea dipendenza, produce danni e modificazioni agli organi e sintomi fisici dovuti all’uso e all’astinenza dell’oggetto di dipendenza.

La sfera psicologica è coinvolta nei pensieri ossessivi inerenti l’oggetto di dipendenza, nelle compulsioni del comportamento di assunzione, e negli effetti che l’oggetto della dipendenza ha sul funzionamento psichico.

La sfera sociale infine è spesso fortemente intaccata a causa di litigi con il partner, i familiari e gli amici, comportamenti illegali atti a procurarsi il denaro e l’oggetto, rapporto problematico con il denaro e conseguenti problemi economici, che portano a un peggioramento della qualità della vita a causa della ridotta disponibilità di denaro, possibile perdita di lavoro o difficoltà a trovare o mantenere stabilmente un impiego e un’abitazione.
Proprio a causa di questa elevata incidenza di fattori biopsicosociali il trattamento che ha maggior successo è quello multidisciplinare, che vede quindi un intervento da parte del medico, dello psicologo, dell’assistente sociale, dell’infermiere e dell’educatore (Hansell, Damour, 2007; Lucchini, 2014).

All’interno del DSM-5 troviamo la sezione “disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction”. A livello cerebrale sono i sistemi di ricompensa che spiegano come una persona può sviluppare una dipendenza da una sostanza o da un comportamento (APA, 2013). i disturbi correlati a sostanze si dividono in due gruppi: disturbi da uso di sostanze e disturbi indotti da sostanze/farmaci, in cui troviamo astinenza, intossicazione, e altri disturbi indotti da sostanze/farmaci.

Abbiamo poi il disturbo da gioco d’azzardo. Per quanto riguarda le dipendenze comportamentali mi limiterò a dei brevi cenni più avanti. Rispetto al DSM-IV, il commettere atti illegali al fine di soddisfare la dipendenza (giocare d’azzardo o utilizzare sostanza) non è più presente tra i criteri diagnostici, in quanto gli autori si sono accorti che tale criterio era poco spesso soddisfatto. Tuttavia nella valutazione diagnostica è un fattore da tenere in considerazione.

di Davide di Giovanni

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