Scoperta l’area del cervello della gelosia

La gelosia ha delle aree di riferimento precise nel cervello.

Infatti, la normale gelosia è per molti scienziati un fatto normale e funzionale alla sopravvivenza della specie. E’ alla base delle relazioni sentimentali.

Il problema è quando la gelosia diventa patologica ed ossessiva.

Specialmente negli uomini, questo si esprime con la violenza fisica.

Le aree del cervello della gelosia

Il fatto che la gelosia sia localizzata nel cervello ha una funzione ben precisa. La logica è in teoria quella di preservare la relazione col partner.

Se non esistesse quella base di volontà di permanere col partner, quella base di esclusività del partner, probabilmente non esisterebbero le relazioni per come le intendiamo oggi.

Ma come si fa a capire quali aree del cervello si attivano nella gelosia?

Ce lo spiega il dottor Nicholas J. Kelley, a capo di un gruppo dell’Università del Texas, incaricato di studiare il fenomeno (leggi lo studio completo qui).

Neurobiologia della gelosia: l’attività corticale frontale sinistra aumenta nelle condizioni di gelosia

Per studiare le emozioni è necessario saperle provocare. E provocare determinate emozioni non è certamente facile. Come fai a creare un esperimento in cui nasce gelosia?

Molti studi sulle relazioni si servono del paradigma dell’esclusione sociale.

Si tratta di studi in cui una persona viene esclusa da una situazione relazionale. Questo può essere provocato in vari modi:

  • mostrando la foto della ex-fidanzata del partecipante (riattivazione in memoria)
  • coinvolgendo la persona in un gioco motivante e poi escludendolo (simulazione)

Questi studi sono molto efficaci, perché dimostrano ad esempio che l’esclusione sociale produce gli stessi effetti del dolore fisico nel cervello.

Ma il sentimento di gelosia è più complesso.

Perché la gelosia implica la presenza di un terzo.

La ricerca psicologica sulla gelosia

Kelley e colleghi hanno utilizzato la procedura sperimentale “Cyberball” per indurre la gelosia. In questa procedura sperimentale, il partecipante è sottoposto a 8 foto di uomini e donne.

Il partecipante ne sceglie una, ma durante la procedura sperimentale la conoscenza di questa persona viene assegnata ad un terzo soggetto – complice dello sperimentatore.

Questa procedura è molto efficace per produrre gelosia, ed esistono molti studi a sostegno del suo utilizzo.

I partecipanti sottoposti a questa procedura sperimentale erano poi sottoposti a stimolazione magnetica transcraniale per aumentare l’attività frontale corticale sinistra.

Questa stimolazione determina un aumento della gelosia a livello soggettivo.

 

 

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