Stalking Femminile in Italia: statistiche, studi, ricerche

Articolo di Salvia Gelsomina

Il primo studio scientifico in Italia sul fenomeno dello stalking al femminile ha analizzato i primi sei mesi dall’entrata in vigore della legge 38/2009. Il monitoraggio sul fenomeno ha riguardato tutte le notizie riportate dai media, che a distanza di così poco tempo dal varo della legge constano in 41 casi di comportamenti persecutori, violenti e/o molesti, tenuti da donne:

  • Ripartizione sul territorio: il numero degli episodi verificatisi al nord (16) e al centro (14) risulta simile. Un calo sensibile si registra nei casi accaduti al sud (6) e nelle isole (5) che accorpati costituiscono il 27% dei casi totali verificatisi in Italia nel periodo di riferimento;
  • Movente: il profilo critico delle relazioni di coppia risulta essere prevalente tra i motivi che provocano il reato di stalking. Nel 15% dei casi incidono separazioni e divorzi. Le relazioni interrotte costituiscono la maggioranza dei casi (46%), mentre le relazioni mai nate a causa di un rifiuto hanno condotto a stalking nel 23% dei casi;
  • Vittime: in 15 casi la vittima è una donna, in 23 un uomo adulto, in 1 caso la vittima è un minorenne maschio, in 2 casi ci sono più vittime non sempre quantificabili. Da quanto emerge da questi primi dati anche le donne perseguitano le donne, e anche le donne perseguitano gli uomini. Sono pertanto false le teorie dominanti che stabiliscono ruoli stereotipati: donna = vittima e uomo = aggressore.

 

Il 58% delle vittime nei casi qui analizzati è di sesso maschile. Nel 37% dei casi qui riportati la donna molesta un’altra donna per le più
svariate motivazioni: incapacità di accettare l’interruzione di un rapporto saffico, attrazione non corrisposta per un partner eterosessuale, per invidia, vendetta, perché è la nuova compagna del suo ex partner.

Dalla ricerca si evince anche che nella maggioranza dei casi la persecuzione perpetuata da una donna nei confronti di un’altra ha come obiettivo reale un uomo: quando una donna separata compie atti persecutori nei confronti della nuova compagna del proprio ex, l’intento sembra essere quello di rendere la vita impossibile all’ex, di creargli degli ostacoli, minare l’armonia della nuova coppia e spingerla alla rottura.

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