Come Riconoscere il Neglect: Sintomi e Diagnosi

Fenomeni connessi al neglect

 

Il neglect può essere associato ad altri fenomeni. Un fenomeno molto comune è quello dell’estinzione in cui uno stimolo interessante una qualsivoglia modalità sensoriale nel lato opposto a quello in cui ha sede la lesione cerebrale può determinare una risposta del paziente quando viene somministrato isolatamente, ma non quando viene applicato contemporaneamente ad un altro, identico o diverso, somministrato nel lato opposto.

Una prova molto semplice ma che è in grado di far comprendere il problema consiste nell’invitare il paziente a fissare la punta del naso dell’esaminatore e di riferire da che lato l’esaminatore stesso ha mosso le dita. Se l’operazione è eseguita alternativamente nello spazio destro o sinistro, il paziente non ha difficoltà a dare una risposta corretta. Se, invece, le dita vengono mosse contemporaneamente, a destra e a sinistra, il paziente rileva solamente lo stimolo proveniente dalla parte ipsilaterale alla lesione. L’estinzione riguarda tutte le modalità sensoriali ma anche nella modalità tattile. Una prova consiste nell’effettuale una pressione, ad esempio con un dito, da parte dell’esaminatore alle due mani del paziente che naturalmente è ad occhi chiusi. Quest’ultimo dovrà riferire da quale parte avverte la pressione. La risposta è sempre corretta quando la stimolazione interessa una sola mano alla volta, mentre quando entrambe le mani vengono ad essere stimolate contemporaneamente il paziente trascura la pressione sulla mano contro laterale all’emisfero leso.

Nella sfera tattile il tipo di percezione più sensibile all’estinzione ,secondo diversi autori, è la grafoestesia che consiste nell’identificazione di lettere o numeri tracciati sulla cute del paziente.

Capita che un paziente possa anche mostrare un’estinzione acustica che può essere indagata dall’esaminatore schioccando le dita presso l’uno o l’altro orecchio o presso entrambi e con il paziente ad occhi chiusi che deve saper discriminare da dove provenga.

Un altro fenomeno noto ma molto meno frequente è la alloestesia che consiste nel fatto che uno stimolo applicato in una determinata posizione nello spazio contro lesionale viene riferito dal paziente alla posizione simmetrica dello spazio ipsilesionale cioè il paziente non trascura più le informazioni provenienti dallo spazio sinistro ma le attribuisce a posizioni simmetriche dello spazio destro.

Una conseguenza che si riscontra in questi pazienti è la dislessia da neglect. Essi leggono soltanto la parte destra di una parola, omettendo completamente la parte sinistra o sostituendo le lettere presenti in questo spazio.

I pazienti con neglect presentano spesso una consapevolezza molto limitata del loro disturbo e ciò in medicina viene chiamata anosognosia. Questo disturbo viene riferito esclusivamente alle condizioni in cui inconsapevolezza e negazione di disordini neurologici sono parte costitutiva di tali disordini anzi che sintomo derivante da disfunzioni accessorie, aspecifiche e pervasive, quali deterioramento intellettuale, confusione e attenuazione dello stato di vigilanza. Questa definizione operativa di anosognosia comprende fenomeni di consapevolezza e negazione di disordini neurologici unilaterali (emiplegia, emianopsia, emianestesia) che hanno un problematico rapporto con il neglect.

Il tentativo di quantificare quanto un paziente sia inconsapevole della propria malattia incontra due ostacoli. Prima di tutto, l’anosognosia si manifesta nei confronti di  un disordine la cui gravità varia da soggetto a soggetto. In secondo luogo, eccetto che in presenza di normale o esaltata attenzione verso le parti del corpo compromesse dal deficit neurologico, non è possibile distinguere l’anosognosia dal neglect, di cui potrebbe essere una semplice conseguenza. Quanto all’incidenza relativa al lato della lesione cerebrale, è diffusa convenzione che l’anosognosia sia nettamente più frequente in caso di emiplegia sinistra in una lesione destra.

Infine, una lesione focale di un emisfero cerebrale (presumibilmente dell’emisfero destro) può dar luogo alla produzione di rappresentazioni deliranti concernenti il lato opposto dello spazio corporeo e/o extracorporeo. Questo fenomeno viene chiamato somatoparafrenia. Questi fenomeni possono essere associati ai fenomeni negativi di semplice negligenza dello spazio contro lesionale. Spesso il paziente si limita a negare la propria emiplegia; ma questo potrebbe rientrare nelle manifestazione del neglect, il paziente indica i propri arti del alto sinistro e asserisce che questi non gli appartengono. Addirittura spesso vengono associati come appartenenti al medico o al paziente precedentemente ricoverato nello stesso letto. Queste asserzioni vengono espresse senza un apparente coinvolgimento emotivo; in altri casi è quasi infastidito degli arti “alieni” sul proprio letto.

di Gessica Mattiacci

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