Caratteristiche dei genitori nell’attaccamento disorganizzato

di Anna Del Torto

1.1  Caratteristiche del genitore D (disorganizzato)

Come detto precedentemente, l’attaccamento disorganizzato non è una prerogativa del bambino, ma è un pattern di comportamento che si sviluppa nella relazione bambino-caregiver. Inoltre, abbiamo anche visto come molti dei comportamenti messi in atto da questi bambini indicano chiaramente un sentimento di paura nei confronti della figura d’accudimento, ed essendo la relazione un qualcosa di biunivoco, dovremmo ritrovare nelle sequenze comportamentali del genitore quei comportamenti che inducono questo sentimento di paura nel piccolo.

Come accade per i bambini disorganizzati, nei quali troviamo dei comportamenti specifici, diversi dagli altri tipi di attaccamento, anche nei genitori D riscontriamo, durante la Strange Situation, dei pattern di comportamenti tipici: il genitore emette suoni vocali insoliti con un abbassamento del tono senza un reale motivo, manifesta dei comportamenti insoliti mentre è in interazione con il piccolo, ad esempio sposta improvvisamente un oggetto o la sua faccia molto vicino al viso del bambino, ancora, invade con movimenti imprevedibili lo spazio personale del bambino: gira velocemente le mani davanti la faccia del bambino come se stesse per colpirlo, per poi cambiare improvvisamente direzione. Inoltre, questo genitore assume spesso una postura o atteggiamenti minacciosi, inviando così messaggi contraddittori, come invitare il bambino a giocare ma con una mimica minacciosa e arrabbiata. Il genitore maneggia il bambino con molta delicatezza e timidezza come se avesse paura di romperlo, è molto responsivo a ogni indicazione di rifiuto da parte del bambino: non appena il piccolo fa un gesto d’impazienza, il genitore ritira le braccia come se si sentisse rifiutato da esso. Infine anche i discorsi appaiono strani e insoliti con frasi che evocano morte e pericolo.

Mettendo a confronto le sequenze comportamentali dei bambini con attaccamento disorganizzato con quelle del genitore con cui hanno stabilito questo tipo di relazione, ritroviamo in entrambi una mancanza di coerenza e l’assenza di una strategia relazionale, che rappresentano proprio le caratteristiche unificanti l’esperienza di disorganizzazione della relazione d’attaccamento tra il bambino e il caregiver.

Si può supporre che esistano, quindi, delle interferenze al sistema dell’attaccamento, che attivano quei comportamenti improvvisi e insoliti.

Mentre negli altri tipi di attaccamento, il sistema d’attaccamento viene normalmente attivato dalle situazioni di separazione e di riunione, nella relazione disorganizzata/disorientata, invece, è come se il bambino e la madre condividessero un’esperienza antitetica all’attaccamento, che interferisce con la normale attivazione di tale sistema.

Main e Hesse (1990) hanno individuato questa esperienza antitetica all’attaccamento in una relazione basata sulla paura.

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