Che cos’è la comunicazione non verbale

In questo articolo puoi capire che cos’è la comunicazione non verbale, gli esempi e l’interpretazione del linguaggio del corpo. Ringraziamo l’autrice Silvia Sgarro per la condivisione.

La definizione di comunicazione non verbale

Gli studi sulla comunicazione non verbale sono relativamente recenti in quanto, per la prevalenza di un modello razionalistico dell’uomo, in passato sono stati messi in rilievo gli aspetti verbali dello scambio comunicativo.

Inoltre, gli aspetti non verbali del comportamento sono così radicati nelle interazioni della vita quotidiana, che risulta difficile avere cognizione della loro funzione e dei loro significati.

La connessione tra la comunicazione non verbale e la menzogna risiede nel fatto che la parte comunicativa non verbale è molto difficile da controllare e di conseguenza rappresenta quasi sempre le reali intenzioni di un individuo, mostrando in caso di comportamento ingannevole, segnali evidenti di contraddizione con la parte verbale oppure delle lievi incongruenze.

La comunicazione non verbale comprende espressioni facciali, mimica facciale e il body Language. Attraverso l’osservazione attenta di questi parametri, unita all’analisi dei contenuti verbali e all’aspetto paraverbale, si possono rilevare contraddizioni e indizi interessanti.

Gli esempi della comunicazione non verbale

Il termine “comunicazione”, dal latino communico, significa “mettere in comune” ed è intesa come processo di trasmissione di un’informazione da
un individuo ad un altro attraverso lo scambio di un messaggio secondo regole di un determinato codice che permetta la comprensione di tale
messaggio. È possibile distinguere tre forme di comunicazione: verbale, che utilizza un codice digitale fatto di segni arbitrari, cioè di simboli
utilizzati convenzionalmente per designare una determinata parola, non verbale, che utilizza prevalentemente un codice analogico riproducendo per
immagini ciò a cui fa riferimento, paraverbale, che riguarda il modo in cui qualcosa viene espresso e dunque il tono, il ritmo, il volume della voce, le
pause, il silenzio. Il tono rappresenta la connotazione emotiva della voce, il ritmo la velocità dell’eloquio e il volume l’intensità della voce. Le pause sono momenti di silenzio intercorrenti durante l’eloquio che possono servire per riflettere o semplicemente per riprendere fiato.

Come interpretare la comunicazione non verbale

In questa sezione ti do alcuni consigli per imparare l’interpretazione della comunicazione non verbale

Impara la Comunicazione non verbale come un professionista

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