Come leggere le persone negli occhi

Esaminando invece gli occhi, che secondo Platone sono “lo specchio dell’anima”, per scoprire una menzogna dobbiamo soprattutto prestare attenzione alla direzione dello sguardo e alla dilatazione della pupilla (Tassan, 2005).

Per quanto riguarda l’aspetto direzionale secondo Sulger (1989) :

  1. Lo sguardo fisso indica la volontà del soggetto di defilarsi e di non impegnarsi quindi nelle relazioni con gli altri;
  2. Lo sguardo estremamente mobile indica invece una certa vivacità di pensiero e di comportamento accompagnata da instabilità;
  3. Lo sguardo rivolto verso l’alto sarebbe invece caratteristico di chi tende a fuggire dalle situazioni attuali;
  4. Lo sguardo rivolto verso destra è una caratteristica di chi fugge il presente e vive intensamente il futuro ;
  5. Lo sguardo verso sinistra è tipico delle persone introverse che vivono una vita interiore molto sviluppata rifuggendo le relazioni personali.

Anche una giovane scienza, nata intorno agli anni ’70 grazie alla collaborazione di due studiosi provenienti da campi scientifici apparentemente antitetici, si è occupata di questo tema. Si tratta della Programmazione Neurolinguistica (PNL) fondata da Richard Bandler, matematico, e John Grinder, linguista. Questa scienza si occupa, tra le tante argomentazioni, della comprensione da parte dell’osservatore delle attività di elaborazione del pensiero attraverso l’osservazione della posizione degli occhi e della direzione dello sguardo. Secondo i due fondatori:

  1. Lo sguardo rivolto verso l’alto a destra (dunque verso sinistra rispetto a chi guarda), denota la costruzione di un’immagine. Tale posizione è definita “visiva costruita”. Se utilizzata a seguito di una domanda, è una spia piuttosto certa della menzogna in quanto il soggetto sta pensando immagini o concetti nuovi, mai visti o sentiti in precedenza.
  2. Lo sguardo verso l’alto a sinistra (dunque verso destra rispetto a chi guarda) è caratteristico di chi sta accedendo ai ricordi di un’ immagine.
  3. Lo sguardo rivolto verso destra, a livello degli occhi denota la costruzione mentale di suoni o parole. È la posizione definita “uditiva costruttiva”.
  4. Lo sguardo rivolto verso sinistra, a livello degli occhi denota il ricordo di suoni o parole. È la posizione definita “uditiva rammemorata”.
  5. Lo sguardo rivolto verso il basso a destra indica l’elaborazione di sensazioni corporee nuove, collegate al tatto, al gusto all’odorato.
  6. Lo sguardo rivolto verso il basso a sinistra evoca l’elaborazione di profondi pensieri o è sintomo di dialogo interno.

È pensiero popolare radicato considerare solitamente bugiardo colui che distoglie lo sguardo mentre parla e considerare sincero colui che invece lo mantiene fisso, ciò è errato! Infatti dalle teorie sopra citate si può ricavare che l’atteggiamento di distogliere lo sguardo è tipico in realtà della persona sincera.
Inoltre prendendo in considerazione nuovamente le micro-espressioni di Ekman e il FACS, sappiamo che gli occhi bassi indicano tristezza, bassi e sfuggenti vergogna o senso di colpa, mentre sfuggenti disgusto. È per giunta importante secondo Ekman valutare la dimensione dell’occhio, in quanto ad esempio se esso risulta totalmente aperto e si può così osservare tutta la sclera (Action Unit 5) è molto probabile che ci si trovi di fronte ad una reazione di sorpresa.
Per quanto riguarda invece la dimensione pupillare, una pupilla grande sembra essere un segnale di interesse mentre una piccola indica disinteresse. Inoltre è stato scoperto che con l’emozione le pupille si dilatano e non esiste alcuna via nervosa volontaria che permetta di produrre sotto comando questa modificazione dell’occhio (Ekman, 2011). È importante tenere presente che la grandezza della pupilla varia a seconda della luminosità ambientale: la sua dimensione aumenta nel caso in cui ci sia poca luce e viceversa diminuisce in caso di forte luminosità. Tale variabile è da prendere in considerazione durante l’analisi del volto.

di Denise Isabella

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