Come un Narcisista può trasformarsi in un Killer: sintomi

L’esperienza della sintomatologia depressiva

Le caratteristiche predisponenti di grandiosità e bassa autostima creano nei soggetti problemi simili alla diatesi dei soggetti con personalità borderline. Il tipo di depressione su base narcisistica sembra maggiormente collegato a fluttuazioni nell’autostima. La depressione viene vissuta come una breve reazione situazionale. Se questi soggetti incominciano a credere che il destino è contro do loro possono scivolare nel ruolo della vittima. Questo ruolo non è di lunga durata e non è pervasivo come nei soggetti con un disturbo borderline.

A volte il narcisista può passare dal ruolo di sfruttatore a quello di sfruttato quando il primo ruolo non riesce a garantirgli successo nella battaglia narcisistica. Se rimangono a lungo nel ruolo della vittima o diventano incapaci di uscire da delusioni continue, essi possono sviluppare un episodio depressivo maggiore. In questo stato nasce la possibilità di soluzioni violente.

Comportamento paranoide

Senso di fiducia mal riposta, per cui questi soggetti sentono di essere stati traditi, o a quando emergono brevi momenti di consapevolezza sulla loro integrità e sorgono problemi su quello che stanno cercando di ottenere. La loro sensazione di essere alla deriva induce disagio, accompagnato da crescente confusione e ipervigilanza.

Rabbia narcisistica

Un tipo narcisistico di atto omicida si sviluppa all’interno di una matrice di narcisismo arcaico, descritto come fenomeno di rabbia narcisistica. È stato osservato che i soggetti narcisistici possono sviluppare un atteggiamento esteriore indifferente o freddo, come risposta iniziale alle minacce alla loro autostima. Quando però perdono la loro compostezza, colpisce constatare l’intensità della loro rabbia e il loro bisogno di vendetta.

La rabbia narcisistica implica temi di grandiosità e di potere. I soggetti narcisistici commettono atti di aggressione omicida con l’assoluta convinzione che sono necessari per evitare di regredire in stati di impotenza infantile, se non di psicosi. Molte comuni manifestazioni di rabbia accadono in stati di fastidio o irritazione o quando qualcuno sta alla larga o non ricambia manifestazioni di calore in modo da coprire la rabbia potenziale del soggetto. Le reazioni di rabbia possono essere osservate in reazioni di tipo catatonico o sistemi deliranti paranoide. La rabbia narcisistica comprende le aree dell’aggressività, della rabbia e della distruttività in generale. Invece di esplodere nella rabbia di chi sente di aver ragione, possono esaltarsi molto e sembrare al di sopra delle cose. Invece di sperimentare vergogna, rabbia e ansia possono provare un senso di eccitazione o creatività in diverse aree esistenziali. Il motivo scatenante può essere la reazione ad una reale mancanza di riguardo da parte di un altro. Lo  scatenamento può avvenire quando il soggetto narcisista sente che persone o organizzazioni non rispondono alle sue aspettative. Ricercare posizioni di autorità o di guida che diano loro l’opportunità di “correggere” gli altri. Quello che stanno cercando di fare è modificare la temuta perdita di autostima o risorse interiori prima che sia troppo tardi.

Fattori di sviluppo osservati negli stati di rabbia

Inizialmente la rabbia era considerata come un’esagerata risposta alla frustrazione. Un’altra spiegazione tendeva a considerare l’affiorare della rabbia come più collegato ad una caduta delle difese dell’Io che normalmente servono a controllare l’aggressività. Gli autori hanno cominciato ad introdurre i concetti di disturbi dell’equilibrio narcisistico come spiegazione della genesi delle reazioni di rabbia nelle personalità narcisistiche. Il bambino con un percorso di sviluppo narcisistico è un soggetto che ha avuto difficoltà nella separazione dalle figure chiave. Come reazione al fallimento delle figure significative nel porre limiti alle richieste del bambino narcisista, quel bambino svilupperà l’aspettativa che i propri bisogni imperiosi debbano essere esauditi a richiesta. Se non vengono esauditi egli proverà umiliazione e quindi si sentirà danneggiato o ferito. Una profonda invidia faceva parte del quadro clinico connesso al volere distruggere qualcuno. Cercando la sicurezza, ma odiando la dipendenza, il bambino è portato ad una condizione traumatica di vulnerabilità, in cui prova un misto di vergogna e debolezza nella ricerca di attaccamento. I bambini che si trovano in questa situazione di conflitto possono sviluppare esperienze di ansia e reazioni di rabbia. Possono esserci comportamenti di ritiro ed apatia. Nell’adulto episodi depressivi, attacchi di panico, disturbi da somatizzazione, stati di depersonalizzazione mascherano la potenziale violenza. Il senso di fallimento rispetto a se stessi e alle persone amate si mescola con affermazioni di rivendicazioni grandiose e aspettative rispetto al futuro e alle ambizioni. Essi hanno la tendenza a portare all’esterno i propri aspetti negativi, e considerarli come appartenenti al mondo degli altri. Una minaccia di esplosione rabbiosa o un passaggio all’atto violento sembrano loro almeno parzialmente giustificati dal fatto che hanno proiettato su altri un sentimento negativo.

La prospettiva della psicologia del Sé

Nel campo dello sviluppo narcisistico patologico devono essere tenuti in considerazione fattori come l’effetto delle ambizioni irrealizzate sul funzionamento della personalità dell’individuo, le reazioni a coloro che le frustrano, i desideri di dominio che non possono essere appagati. nella misura in cui una persona non ha un senso di appagamento in una o più di queste aree, essa risulta vulnerabile quando si presentano situazioni che richiedono meccanismi adeguati ad affrontare nuove delusioni. La lotta dell’individuo per una totale affermazione e trionfo su un altro percepito come dannoso per la propria autostima prepara il terreno per un’esplosione di rabbia. Nel corso della vita la maggior parte delle persone sperimenta traumi e insulti all’Io. Questi traumi ed insulti molto probabilmente riattivano esperienze emotive di precedenti momenti chiave, quando il Sé era in formazione, e l’individuo si base sulle sue precedenti reazioni a situazioni simili. Il senso di vulnerabilità della persona può essere valutato considerando come egli o ella ha affrontato nel passato cambiamenti importanti. Sono necessari ampi cambiamenti del Sé per affrontare vari passaggi nel corso dello sviluppo, dalla prima infanzia in poi; vari cambiamenti del Sé sono richiesti pure nell’età adulta. Il pericolo nella risposta è che se i precedenti tipi di auto rappresentazione sono rimasti conflittuali o difettosi, il processo di ricostruzione nella nuova situazione può essere difficile.

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