Comunicazione è relazione

Scopri i legami tra comunicazione e relazione

 

Valeria Bafera

 

 

L’uomo è un animale sociale: solo sarebbe nulla, non esisterebbe. Viviamo soltanto attraverso gli altri e per gli altri. Certamente abbiamo la nostra personalità, i nostri pensieri, le nostre ambizioni; per riuscire a soddisfarle dobbiamo passare attraverso gli altri, attraverso la loro volontà. E proprio la “comunicazione”, costituisce il filo di congiunzione tra le persone, il meccanismo attraverso il quale le relazioni umane nascono e si sviluppano; essa influenza le amicizie o le inimicizie, gli accordi o i disaccordi, l’allontanamento o l’avvicinamento da sé.

Non è possibile sfuggire alla comunicazione poiché, come particelle di atomi, ognuno di noi è destinato a incontrarsi o a scontrarsi creando una serie di interazioni. Che si voglia o no, coscientemente o inconsciamente, interagendo con gli altri comunichiamo qualcosa, avviene uno scambio di messaggi. Ciò significa non solo trasmettere delle informazioni e riceverne altre, bensì vuol dire mettere in contatto diverse personalità, diversi modi di agire, di comportarsi, di pensare (Zanetti, 2004). Viviamo per mezzo del nostro comportamento e ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: siamo così immersi nelle interazioni che una qualsiasi variazione di ciascuno di noi può determinare una variazione anche negli individui che ci circondano.

Va da sé, dunque, come si legge nell’introduzione alla “Pragmatica della comunicazione umana” (Watzlawick, Beavin, Jackson, 1971) che la comunicazione è una conditio sine qua non della vita umana e dell’ordinamento sociale. Come è, pure, evidente che un essere umano è coinvolto fin dall’inizio della sua esistenza in un complesso processo di acquisizione delle regole comunicative, della cui esistenza ne è consapevole solo in minima parte.

Risalendo all’etimologia del termine “comunicazione”, essa trova la sua origine dal latino “communicare” e significa rendere comune, rendere partecipe.2 È un processo che investe tutti gli aspetti della vita umana, da quello sociale a quello individuale e privato ed è influenzato dalla cultura di appartenenza, da ciò che abbiamo appreso durante la nostra vita, dal nostro modo di vedere la realtà. Le nostre azioni e reazioni, le nostre attitudini e i nostri comportamenti sviluppano delle relazioni che ci portano a comunicare con gli altri in mille modi: parlando, indicando, gesticolando, utilizzando lo sguardo, i movimenti delle mani e della testa, o semplicemente stando in silenzio. Dunque si tratterebbe di un processo che non si esaurisce solo con l’uso delle parole, anzi proprio l’essere umano è indubbiamente l’animale che più beneficia della capacità comunicativa, poiché in grado di sfruttare diversi codici comunicativi. Sebbene egli usufruisca di un linguaggio standard culturalmente condiviso per comunicare a livello sociale, quando si parla di “comunicazione”, in genere ci si riferisce a quella interpersonale, ovvero a quel processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco tra gli individui che avviene in un determinato contesto non solo per mezzo del linguaggio verbale, ma soprattutto attraverso il canale non verbale (Magro 2007).

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