Disturbo post traumatico da stress (DPTS): sintomi e diagnosi

Il Disturbo Post Traumatico da stressDPTS, nel DSM – IV – TR, è inserito nel primo asse, quello inerente ai disturbi clinici e alle altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica, all’interno dei disturbi d’ansia; questa collocazione ha suscitato e suscita ancora dubbi, tra i quali uno dei più importanti è che il sintomo dell’ansia è solo uno dei tanti nella costellazione del DPTS. La caratteristica essenziale del Disturbo Post-traumatico da stress è lo sviluppo di sintomi tipici che seguono l’esposizione ad una agente traumatico estremo che implica l’esperienza personale diretta di un evento che causa e può comportare morte o dolore, lesioni gravi o minacce per il proprio corpo; così come essere presenti ad un evento che comporta morte, lesioni o minacce all’integrità fisica di un’altra persona; o il venire a conoscenza della morte violenta o lesioni sopportate da un membro della famiglia o da una persona importante per noi (Criterio A1). La risposta della persona all’evento deve comprendere paura intensa, il sentirsi inerme o il provare orrore (oppure nei bambini la risposta si presenta come comportamento disorganizzato o agitazione) (Criterio A2).

I sintomi caratteristici che risultano dall’esposizione ad un trauma sono:

  • il continuo rivivere l’evento traumatico (Criterio B) ;
  • l’evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e l’ottundimento della reattività generale (Criterio C);
  • sintomi costanti di aumento dell’arousal (Criterio D)

Il quadro sintomatologico completo deve essere presente per più di un mese (Criterio E) e il disturbo deve causare disagio clinicamente significativo e menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti ( Criterio F). Gli eventi traumatici possono essere tanti e differenti; bisogna però sottolineare che per i bambini gli eventi traumatici di tipo sessuale possono includere le esperienze sessuali inappropriate dal punto di vista dello sviluppo senza violenza o lesioni reali o minacciate, oltre ai restanti eventi che sono traumatici anche per gli adulti. Il disturbo può risultare particolarmente grave e prolungato quando l’evento stressante è ideato dall’uomo(ad esempio tortura, rapimento). La probabilità di sviluppare questo disturbo aumenta con l’intensità e la prossimità al fattore stressante.

L’evento traumatico può essere rivissuto in vari modi:

la persona può presentare ricordi ricorrenti, intrusivi dell’evento (Criterio B1) o sogni sgradevoli durante i quali si può rivivere l’evento (Criterio B2); a volte la persona vive stati dissociativi che durano da pochi secondi a diverse ore, o anche giorni, durante i quali vengono rivissute parti dell’evento e la persona si comporta come se stesse vivendo l’evento in quel momento (Criterio B3). I soggetti presentano quindi dei “flashback”, tipicamente brevi ma possono essere associati a grave disagio ed ad uno stato innalzato di attivazione. Quando la persona viene esposta ad eventi che possono ricordare o assomigliano all’evento scatenante, può presentare disagio psicologico (Criterio B4) e reattività fisiologica (Criterio B5). Si evitano in modo persistente gli stimoli associati con il trauma, ossia si cerca volontariamente di evitare pensieri, sentimenti o conversazioni che riguardano l’evento traumatico (Criterio C1), e di evitare attività, situazioni o persone che suscitano ricordi di esso (Criterio C2). L’evitamento può comportare amnesia per qualche aspetto importante dell’evento traumatico (Criterio C3). Subito dopo il trauma inizia un periodo di riduzione della reattività verso il mondo esterno, mancanza di interesse o di partecipazione ad attività precedentemente piacevoli (Criterio C4), sensazione di distacco o di estraniamento nei confronti di altre persone (Criterio C5), riduzione nella capacità di provare emozioni (Criterio C6), mancanza di prospettive per il futuro (Criterio C7). Il soggetto presenta sintomi di ansia persistente e di aumento di arousal, assenti prima del trauma: questi possono causare difficoltà nell’addormentarsi o mantenere il sonno che può essere causata da incubi frequenti che ricordano il trauma (Criterio D1), ipervigilanza (Criterio D4), ed esagerate risposte di allarme (Criterio D5). Irritabilità, scoppi d’ira  (Criterio D2),difficoltà nel concentrarsi o a eseguire compiti (Criterio D3) sono sintomi riferiti dai soggetti in seguito al trauma.

di Ilaria Tabarretti

 

Il contenuto di questo articolo non è sostitutivo di cure mediche o psicologiche, se hai bisogno di aiuto, contattami

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