Gli Effetti del Trauma nel Bambino e nell’Adolescente – Psicologo Bologna

Anche bambini nelle prime fasi dello sviluppo manifestano disturbi a seguito di eventi traumatici. Tale sintomatologia può perdurare anche a distanza di trent’anni. Si verifica inoltre comorbilità con depressione, ansia, abuso di sostanze. Il PTSD inoltre predispone allo sviluppo di disturbi depressivi in età più avanzata.

La traumaticità degli eventi può essere percepita ed esperita dal bambino in modo diverso a seconda di aspetti costituzionali ed in base alle fasi di sviluppo. Un basso quoziente intellettivo aumenta il rischio di sviluppare un PTSD in presenza di condizioni potenzialmente traumatiche.

I bambini prescolari sono più vulnerabili a sintomi depressivi.

Reazioni psichiche e neurofisiologiche alla traumaticità degli eventi possono essere esacerbate o attenuate dalla presenza di fattori ambientali soprattutto dal contesto di accudimento.

La risperimentazione del trauma può riemergere tramite il gioco post-traumatico, che riproduce concretamente in modo compulsivo e senza elaborazione simbolica, alcuni aspetti della situazione traumatica, oppure attraverso reazioni di angoscia alla sollecitazione del ricordo tramite incubi ripetuti sul trauma, fino agli episodi dissociativi. L’appiattimento dell’affettività può arrestare o distorcere il processo evolutivo con isolamento sociale, gamma limitata di affetti riduzione di capacità ludiche, perdita temporanea di competenze già acquisite.

L’iperattivazione può manifestarsi attraverso terrori notturni con risvegli, pianto inconsolabile, difficoltà di attenzione e concentrazione, ipervigilanza, risposte di allarme esagerate.

Sintomi sono paure, aggressività verso i pari, verso gli adulti, verso gli animali, ansie di separazione, comportamenti aggressivi o sessuali inadeguati all’età.

La ridefinizione dei criteri diagnostici per il PTSD in età evolutiva si basa sull’osservazione del comportamento, essendo alcuni criteri del DSM dipendenti da una descrizione di stati interni, che nei bambini più piccoli è molto rudimentale.

Criteri diagnostici ridefiniti in senso evolutivo si dimostrano più sensibili in relazione a due cambiamenti:

  • ridefinizione di alcuni indicatori in senso evolutivo,

  • riduzione del numero di indicatori richiesti inizialmente dal DSM-IV.

Criteri alternativi per la diagnostica ridefiniti in senso evolutivo sono elementi caratteristici della risposta al trauma in età evolutiva, con riferimento alla perdita di abilità evolutive precedentemente acquisite, periodi di aggressività, periodi da ansia di separazione, nuove paure apparentemente non in relazione col trauma.

I criteri per la diagnosi prescolare del PTSD sono stati adottati dalla Preschool Age Psychiatric Assestment (PAPA), intervista strutturata per genitori finalizzata alla determinazione dei profili diagnostici in bambini in fascia di età prescolare, che considera aspetti post-traumatici e gli ambiti di funzionamento individuale e familiare.

Il Manuale Diagnostico Psicodinamico adotta la diversa dizione di “Disturbo traumatico da stress”, che indica come anche neonati e bambini molto piccoli possono reagire immediatamente a stress e a traumi gravi. In questa fase molto precoce dello sviluppo si osserva un’alterazione dell’esame di realtà, conseguente all’uso di un meccanismo di difesa come il diniego, con stato confusionale rispetto ai ricordi e regressione al pensiero magico.

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