Il paradigma embodimento: un approccio modale e computazionale del cognitivismo

IL PARADIGMA EMBODIMENT: UN APPROCCIO MODALE

Come si è anticipato precedentemente, la teoria rappresentazionale e computazionale della mente del Cognitivismo dagli anni ’50 agli anni ’80 si basava sull’idea che i processi cognitivi fossero procedure computazionali eseguite su rappresentazioni mentali astratte (Fodor, 1975, cit. Caruana et al., 2013a) definite amodali poiché si pensava fossero il prodotto di una traduzione da un linguaggio sensomotorio, cioè sensoriale e corporeo impiegato nell’esperienza con il mondo, a un linguaggio indipendente dalle modalità sensoriali, cioè per l’appunto amodale (ibid.). Questa teoria, concepisce dunque la cognizione basata unicamente su simboli amodali, ovvero concetti astratti e distaccati che si sono precedentemente codificati mediante il sistema percettivo; in questo senso, mantenere in memoria la rappresentazione semantica dei concetti prescindeva dall’aspetto percettivo a essi legato, infatti in contenuto percettivo rappresentava solo l’iniziale input per la rappresentazione dei concetti. Secondo questa prospettiva es., l’idea di una torta di mele è conservata nel nostro cervello in un formato concettuale che non ha nulla a che fare né con l’immagine visiva della torta, né con il suo profumo o sapore.

Tutti i principi della Grounded Cognition rappresentano invece reazioni contrarie alle teorie tradizionali della cognizione basata su simboli amodali: in questo senso l’approccio embodied concepisce la cognizione basata sul sistema modale nel quale la conoscenza di un concetto è legata al modo in cui quest’ultimo è stato codificato (es. modalità percettiva visiva, uditiva, tattile ecc…).

La Grounded Cognition fornisce alcune spiegazioni sui meccanismi centrali della cognizione che le teorie tradizionali avevano ignorato, come gli stati corporei, la simulazione modale di questi e l’azione situata (Barsalou, 2008). I precursori di tale visione prendono come punto di partenza non una mente che lavora su problemi astratti (rappresentazioni amodali), ma un corpo che, in relazione al sistema motorio e alle rappresentazioni modali (Suitner et al., 2014) necessita di una mente per assolvere la sua funzione (Wilson, 2002).

Articolo di Valentina Blue Magris

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