La figura del Padre nella cultura Etrusca

Gli Etruschi risalgono all’VIII secolo a. C. . Se pur ricca di reperti questa società nasconde ancora molti misteri. Sono stati ritrovati un gran numero di sarcofagi e urne sui quali sono rappresentati una figura maschile e una femminile che testimoniano l’importanza e la profondità del rapporto che ha legato in vita i due coniugi. Invece mancano quasi del tutto rappresentazioni che possano essere interpretate come quelle di un padre e un figlio. Inoltre il lemma che in etrusco indicava il padre ci è tuttora sconosciuto e infatti la parola etrusca papà non veniva usata per indicare il padre ma bensì il nonno. Alcuni autori, poi, ritrovano nelle usanze etrusche l’esistenza di tracce di un antico matriarcato. A conferma di quest’ultima tesi va ricordato che la donna sposata conservava il nome della sua famiglia e che i figli venivano indicati sia secondo la discendenza materna che quella paterna. Altri autori ipotizzano invece che l’impianto familiare fosse di tipo patriarcale e che alla famiglia etrusca si possa pensare come ad una cellula fondamentale e in cui la figura del padre assume un valore ideologico determinante. Purtroppo, l’assenza di testimonianze letterarie rende ancora una volta complessa la ricerca dei reali rapporti tra padri e figli[1].

[1] Ibidem

di Carlotta Sabbatini

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