
Meditazione e Visualizzazione: una scuola che cambia la mente
MEDITAZIONE E VISUALIZZAZIONE : L’INNOVAZIONE DI ALICE PROJECT SCHOOL PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, DEFICIT DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’.
In India come in molti altri paesi nel mondo, il numero dei bambini con disturbi del comportamento, deficit dell’attenzione e iperattività sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni. La maggior parte di questi bambini crescono in contesti ambientali e familiari molto difficili, caratterizzati da povertà economica, carenza affettiva e talvolta anche violenza.
Quando questi bambini arrivano a scuola hanno difficoltà a stare seduti, a seguire e partecipare attivamente alle lezioni, distraendosi e muovendosi continuamente, disturbando i propri compagni e lo svolgimento delle stesse lezioni. Le loro capacità mnestiche sono veramente scarse: non riescono a seguire le istruzioni per lo svolgimento di esercizi e attività, hanno problemi a focalizzare il loro sguardo e la loro attenzione e a rimanere concentrati su ciò che stanno facendo. Tutto ciò talvolta è accompagnato dalla presenza di comportamenti ripetitivi e compulsivi .
Per Alice Project School è diventato quindi fondamentale elaborare un metodo capace di far fronte al dilagare delle difficoltà memstiche e comportamentali di questi bambini. Dopo mesi di ricerca, è stato elaborato un metodo che utilizza due elementi essenziali della didattica di Alice, visualizzazione e meditazione, e che si avvale di strumenti dal costo irrisorio, il quale può quindi essere applicato in ogni parte del mondo , in conformità alle differenze culturali e sociali dei vari paesi. L’obiettivo è stato quello di sviluppare un sistema che continuamente stimoli la concentrazione e l’attenzione dei bambini, incrementando in questo modo le loro capacità memstiche , con conseguenti effetti positivi sul loro comportamento, e che permetta allo stesso tempo l’apprendimento della matematica.
Ogni fase della ricerca è stata filmata e documentata.
La scelta del campione si è indirizzata verso gli alunni più piccoli , poiché si è ritenuto fondamentale intervenire precocemente per poter aiutare questi bambini. Sono stati quindi formati 2 gruppi, una classe dell’asilo e una prima elementare, formate rispettivamente da 20 e 23 studenti. I bambini inclusi in queste classi sono stati selezionati testando le loro difficoltà di attenzione e memoria attraverso l’utilizzo di semplici esercizi di visualizzazione e concentrazione. Sono stati quindi scelti coloro che hanno presentato maggiori problemi nel seguire le nostre istruzioni e nello svolgimento di specifiche funzioni, presentando facile distraibilità, scarsa capacità di memoria e agitazione comportamentale.
Tale metodo e’ strutturato principalemte in 3 fasi.
- La prima fase ha come obiettivo quello di stimolare le capacità di concentrazione dei bambini , attraverso l’utilizzo di un semplice oggetto come una candela. I bambini devo focalizzare la loro attenzione sulla fiamma della candela e rimanere concentrati su di essa. Giorno dopo giorno il tempo di osservazione e concentrazione viene gradualmente incrementato. E’ un’antica forma di meditazione, chiamata Trataka Meditation, la quale si basa sulla focalizzazione su un unico punto, il quale non è mai fisso , poiché sempre in movimento, anche se lento e a volte impercettibile e che cambia continuamente (la fiamma non è mai uguale), richiedendo quindi una costante concentrazione. Questo esercizio di meditazione è seuito da uno specifico di visualizzazione: gli alunni devono successivamente chiudere gli occhi e vedere la candela con la propria mente. Gli esercizi di visulalizzazione hanno effetti positivi sull’incremento delle abilità di memorizzaione.
- La seconda fase prevede l’utilizzo di alcuni specifici oggetti, dalle pietre alle lampadine dai diversi colori, i quali hanno lo scopo di richiamare l’attenzione e l’interesse dei bambini , rendendo più facile l’apprendimento della matematica. Ovviamente la difficoltà degli esercizi varie in relazione al gruppo di sperimentazione: si va dall’apprendimento della numerazione per il gruppo dell’asilo allo svolgimento delle operazioni matematiche della prima elementare. Ad esempio le lampade colorate possono esere accese gradualmente permettendo agli alunni di imparare la numerazione, iniziando a contare da 1 a 10, per poi continuare nel senso opposto, da 10 a 1, oppure essere utilizzate per aiutare i bambini ad impare a fare i calcoli matematici mentalmente. Questi esercizi vengono affiancati da quelli di visualizzazione, dove i bambini ad occhi chiusi visualizzano il numero e il colore delle lampade accese e spente. All’utilizzo delle lampade colorate si affianca quello delle pietre, come utile supporto di apprendimento. Anche in questo caso le pietre possono essere utilizzate semplicemente per contare oppure per fare operazioni matematiche più complesse. Successivamente i bambini devono chiudere gli occhi per visualizzare cosa stanno facendo. Inoltre ad occhi chiusi devono toccare le pietre corrispondenti al numero o al risultato dell’operazione richiesta. A seguito i bambini devono scrivere i numeri o le operazioni matematiche sul quaderno. Anche in questo caso chiuderanno gli occhi per visualizzare ciò che hanno scritto. Questa seconda fase che unisce l’utilizzo dell’elaborazione mentale, della visualizzazione e della scrittura permette un più agevole apprendimento, stimolando attivamente gli studenti alla partecipazione e alla memorizzazione.
- La terza fase è caratterizzata da un altro esercizio di meditazione: i bambini devono fissare un punto disegnato sulla lavagna, mantenendo il focus su quel punto per alcuni minuti. Il tempo di concentrazione viene gradualmente incrementato. Nuovamente gli alunni devono chiudere gli occhi e vedere con la propria mente il punto. Anche questo esercizio ha la funzione di stimolare attenzione e concentrazione degli studenti.
Con l’utilizzo di questo metdodo , il quale unisce esercizi di concetrazione, attenzione, e calcolo matematico alla visualizzazione e alla meditazione si può lavorare su due fronti: da un lato vengono gradualmente stimolate le capacità di memoria e di apprendimento, dall’altro si hanno ripercussioni positive sul comportamento e la partecipazione attiva dei bambini alle lezioni. E’ stato quindi riscontrato un decremento dell’iperattività e la scomparsa dei comportamenti compulsivi. Un esempio eclatante degli effetti positivi di questa sperimentazione si possono riscontrare in Pavan, un bambino di circa 5 anni, che all’inizio dell’anno scolastico presentava evidenti comportamenti compulsivi, come il succhiarsi ripetutamente le braccia, e in classe non riusciva a stare fermo, muoveva continuamete il banco, si guardava ripetutamente intorno, disturbando e infastidendo i propri compagni. Per lui seguire e partecipare attivamente alle lezioni era un grande problema. Dopo soli 3 mesi di sperimentazione del metodo in lui si sono avuti evidenti cambiamenti, sia al livello del comportamento, dell’attenzione e della partecipazione alle lezione, sia a livello delle capacità di apprendimento e calcolo, ma anche dell’espressione della propria affettività. In lui sono scomparsi gli atteggiamenti complusivi, ha smesso infatti di succhiars le braccia, partecipa attivamente alle lezioni, si offre volontario nell’eseguire i vari esercizi, riesce a mantenere la concentrazione ed il silenzio nei momenti di meditazione. Più in generale , in un breve arco di tempo, è stato riscontrato un incremento nelle capacità e nei tempi di concentrazione e attenzione, una maggiore facilità nel seguire le lezioni , con conseguente incremento delle abilità di memorizzazione e apprendimento, sia nella classe dell’asilo che della prima elementare.
di Silvia Diolaiuti – Alice School Project
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