metodi per contrastare gli svenimenti negli attacchi di panico

Metodi per contrastare lo svenimento negli attacchi di panico

Nell’attacco di panico con sensazione di perdita di coscienza raramente si verifica un effettivo svenimento, ma è piuttosto una sensazione di spossatezza.

 

Come identificare gli attacchi di panico con svenimento

La prima cosa importante da sapere è che davvero poco frequente. Gli aspetti più comuni degli attacchi di panico assomigliano a quelli dello svenimento. Le persone che ne soffrono descrivono lo stato come sentirsi svenire, ma questo non accade praticamente mai. Ecco gli indicatori

  • Aspetti fisiologici. Crescente perdita della capacità di deambulare, instabilità, vertigini, perdita parziale dell’equilibrio con sensazione di  “camminare sulle uova”, perdita del tono muscolare, continuo, sensazione di rimbombo, tremori, vertigini.
  • Aspetti psicologici. Questa crisi è caratterizzata da una sensazione di imminente perdita di coscienza non coincidente con la paura di morire, ovattamento, stordimento, confusione mentale, smarrimento. Lo svenimento è percepito come incombente, possono intercorrere sentimenti come, paura di fare brutta figura, paura di non riuscire ad esercitare il controllo sul proprio corpo, paura di perdere oggetti, e di svenire in un ambiente estraneo.
  • Aspetti comportamentali. I comportamenti di tali soggetti sono molto evidenti. Si aggrappano ad un oggetto o a una persona, richiedono aiuto con persistenza spesso dicono “aiuto mi sento svenire”, “mi mancano le forze”, “voglio sdraiarmi” o richiedono di non essere lasciati soli con frasi come “resta con me”, “non te ne andare, non ti abbandonare”. Sono alla ricerca di sostegno, attuano un “ossessivo”  automonitoraggio, spesso si siedono, si coricano. Spesso la persona dichiara che si sente svenire con una certa preoccupazione e ripete frasi del tipo: << non voglio svenire>>.

Cosa non fare durante la crisi di panico con sensazione di perdita di coscienza

Il paziente allarmato è soggetto a suggestione, da azioni incerte e dalla sensazione di abbandono derivata dall’indifferenza degli astanti, troppa irruenza comporta un sospetto di gravità. Non bisogna mettere in dubbio la sensazione di svenimento o sminuire le sensazioni provate dalla persona. Tali azioni spesso aumentano il panico che può peggiorare fino all’autoventilazione o una crisi di terrore o lo svenimento. Consiglio di domandare se il soggetto ha malattie che possono indurre questa sensazione “diabete” eccessiva “sonnolenza”.

Cosa fare durante un attacco di panico con sensazione di svenimento

Ecco cosa può fare un operatore che si trovi a gestire un attacco di panico di questo tipo

  •  Presentarsi e farsi descrivere scrupolosamente le sensazioni provate dalla persona.
  • Azioni di riadattamento sensoriale: far parlare il soggetto inizialmente con domande che richiedono risposte brevi dicotomiche << si o no >> poi graduatamene mirate ad ottenere risposte più lunghe fino a delle risposte lunghe. Ciò regolarizza la respirazione, distrae la persona e attiva i processi cognitivi.
  • L’uso di tecniche paradossali: chiedere al soggetto di svenire, o di rimanere su una gamba sola per alcuni secondi, poi cambiare gamba per aumentare la stabilità
  • Azioni rassicuratorie come il monitoraggio delle funzioni vitali e il biofeedback cuore, respiro, temperatura.
  • Dare un nome alla situazione “hai una sensazione di svenimento”
  • Aiutare la ripresa con stimolazioni dolorose prima lievi poi intense, far tenere al soggetto gli occhi aperti tranne se sono presenti luci strobiscopiche.
  • Fornire stimoli olfattivi e gustativi forti ed acri (succo di limone), usare sostanze innocue come effetto placebo, “ecco una dose di caffè che ti farà rinvenire”.
  • Se possibile, non far stendere né sdraiare. se propio il soggetto viole stendersi senza però incorrere nello svenimento sollevare le gambe per non più di 45 minuti in posizione anti shock, anche se il soggetto non è svenuto. Questa tecnica ha effetti benefici sul fisico (aumenta l’apporto di sangue al cervello) e può essere usata come effetto placebo.
  • Se la perdita di coscienza è reale (vedi capitolo successivo) il soggetto si lascia cadere a peso morto in breve tempo. In questo caso bisogna distendere il soggetto facendo attenzione alla testa che deve rimanere orizzontale.
  • Durante la sensazione di svenimento possono intercorrere fenomeni come contrazione di muscoli, mugugni, suoni, perdita di urine o feci, movimenti oculari.
  • Dopo la piena ripresa di coscienza può esserci una crisi emotiva molto intensa come pianto o un mutamento della crisi in una crisi ansiosa. In tal caso il soggetto andrà solamente rassicurato su quanto è accaduto.

 

 

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