Perché la creatività può salvarti la vita
Articolo di Irena Semi
Spesso si tende ad associare il pensiero creativo (o creatività) ad artisti, bambini e a coloro i quali “si possono permettere di sognare o fantasticare”. In realtà esso riguarda la capacità di generare molte idee, di connettere quelle che sembrano apparentemente scollegate dando vita a nuove intuizioni, permettendo di trovare soluzioni alternative ai problemi e di affrontare in modo versatile tutte le situazioni della vita quotidiana.
Pensare in modo creativo è utile per vedere questioni e problemi da punti di vista differenti, ed eventualmente trovare una via d’uscita da situazioni complesse o da modelli di comportamento poco funzionale. Rientrano nel pensiero creativo:
- la capacità di trovare soluzioni differenti;
- la curiosità,
- l’abilità di trovare intuizioni innovative ed originali;
- la capacità di essere autorevoli senza risultare autoritari;
- la presenza di interessi ampi e eterogenei.
Ne consegue che il pensiero creativo offre un importante contributo al problem solving e al decision making. È inoltre molto utile per trovare soluzioni originali e efficaci di fronte a situazioni difficili e per affrontare adeguatamente lo stress. Una componente fondamentale del pensiero creativo è l’emotività: il processo creativo ha bisogno di una base di sensibilità, e l’emotività ne permette la maggiore espressione.
La creatività consente inoltre di manifestare il proprio mondo interiore e contribuisce all’autorealizzazione, consentendo di esprimere e sviluppare il proprio potenziale.
All’atto creativo/costruttivo sono legate tre principali condizioni .
- Apertura all’esperienza.
- Interiorità: la valutazione dell’atto creativo proviene dall’interno del soggetto (l’atto creativo viene inteso come compimento delle proprie potenzialità e come espressione di una parte di se stessi).
- Immaginazione: amore per la scoperta e per l’esplorazione.
In particolare la seconda condizione è fondamentale in quanto la realizzazione personale è la condizione più importante per favorire la creatività (pur rimanendo l’importanza del consenso degli altri).
Tutto questo è possibile soltanto in una condizione di “sicurezza psicologica” (sentirsi non valutati e accettati) e di “libertà psicologica” (cioè avere la possibilità di esprimersi senza restrizioni).
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