8 Effetti Catastrofici dell’Alcol sul Cervello

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L’alcol-dipendenza è definito non un disturbo del comportamento, ma è come una malattia cronica.

Non esiste una personalità premorbosa definibile dell’alcolista, ma tratti come immaturità, insicurezza, dipendenza, intolleranza alle frustrazioni, passività, impulsività. Possiamo definire due forme di alcolismo: quando il problema costituisce un quadro  a sé stante possiamo parlare di una forma primaria, mentre se  l’alcolismo o il bere è dato è indotto da un’altra patologia, allora parleremo di forma secondaria. L’ alcol può indurre dipendenza psichica o fisica o psico-fisica o ancora possiamo avere incapacità di astenersi dal bere o abuso periodico di alcolici o patologie organiche legate alla dipendenza. Un alcolismo grave può essere quello protratto nel  tempo, che ha comportato una dipendenza e un’alterazione psichico-comportamentale e che porta con sé una serie di danni fisici ai vari organi interni dell’individuo.

Il consumo o meglio l’abuso di alcol può avere conseguenze catastrofiche sull’organismo umano, i quadri vengono distinti in acuti e cronici.

All’interno dei primi possiamo distinguere:

  • Ebrezza semplice o intossicazione acuta: si risolve nel giro di 12h e può essere suddivisa transitoriamente in: fase eccitatoria, in cui il soggetto entra in una fase in cui l’inibizione interazionale cade, cadono le paure e ogni azione è riuscita grazie alla spinta eccitatoria fino ad alterare positivamente atteggiamenti e comportamenti, fase conclamata, si entra in una fase di non ritorno per il soggetto, dove cade completamente la capacità di critica e dove i comportamenti manifesti possono arrivare ad essere pericolosi, fase di risoluzione, lo stato di coscienza e razionalità è ormai decaduto, i soggetto cade in un sonno profondo con riflessi muscolari indeboliti, il tutto seguito da amnesia totale o parziale;
  • Ebrezza patologica: intossicazione alcolica per ingestione di un quantitativo di alcol insufficiente ad indurre intossicazione nella maggioranza dei soggetti[1].

I cronici invece sono caratterizzati da un consumo continuativo di alcol, fino ad alterazioni fisiche e psichiche  durature, fino alla presenza di quadri psicotici acuti, possiamo distinguere:

  • Psicosi fondamentale: deterioramento sul piano intellettivo e alterazioni della personalità, perdita del controllo emotivo e volitivo, alterazioni cognitive (memoria, pensiero, capacità di ragionamento) , comportamento sociale sempre più inadeguato e degrado dell’aspetto esteriore;
  • Sindrome da astinenza: si manifesta nel giro di 24/48h ed ha carattere transitorio, il soggetto presenta i classici sintomi fisici dell’astinenza come tremore, nausea e vomito, tachicardia, cefalea, sudorazione, ipertensione, e psichici quali ansia, irrequietezza, disforia, insonnia, crisi epilettiche nei casi più gravi. Durante i quadri di astinenza si possono verificare episodi deliranti come il delirium tremens (sindrome acuta da astinenza alcolica), caratterizzato da alterazioni dello stato di coscienza, dell’umore e della percezione, favorito dalla brusca interruzione dell’assunzione di alcol, sono presenti allucinazioni lillipuziane visive e tattili, costituite spesso da piccoli animali o omini rimpiccioliti, sono presenti illusioni affettive e il soggetto è molto suggestionabile, è irrequieto ed agitato parla velocemente e spesso urla;
  • Allucinosi alcolica, caratterizzata da allucinazioni uditive, dopo un astinenza di circa 24h, con risoluzione benigna;
  • Delirio di gelosia o paranoia alcolica, caratteristico di quadri cronici legati al sesso maschile, è un quadro cronico che può anche evolvere in demenza;
  • Encefalopatie carenziali: si caratterizzano come lesioni organiche dovute all’azione tossica diretta dell’alcol sul sistema nervoso centrale: encefalopatia di Wernicke, caratterizzata da disturbi psicotici, cerebellari e paralisi, si verificano disturbi dell’attenzione, della memoria e del rendimento in generale, disorientamento nello spazio e nel tempo, il paziente è lento a rispondere, decorso della malattia è cronico fino alla morte; psicosi di Korsakoff, caratterizzata da una grave alterazione della memoria, in particolare la memoria anterograda, il paziente si presenta come apatico, aggressivo, irritabile, i sintomi tendono a migliorare ma una guarigione completa è davvero rara, si mantiene comunque una buona conservazione del nucleo della personalità;
  • Demenza alcolica: è una grave complicanza tardiva dell’alcolismo, comporta un deterioramento progressivo a livello mentale[2].

A livello organico, a seconda dell’intensità, agisce sulla mucosa della bocca, sull’esofago, sullo stomaco e sull’intestino: l’alcol viene ingerito e dallo stomaco entra direttamente nel sangue, arrivando fino al SNC; viene invece metabolizzato maggiormente a livello epatico tramite il fegato, che tra l’altro è l’organo più esposto ai danni dell’etanolo, e anche tramite la saliva e il sudore.  Come già detto, l’apparente euforia dettata dall’alcol è molto latente, infatti l’azione depressogena a livello celebrale è praticamente immediata: più si beve, più le facoltà intellettive  cognitive vanno incontro a un calo vertiginoso, fino alla perdita delle normali capacità. Un abuso cronico di alcol comporta anche un indebolimento strutturale fisico, altre malattie epatiche (sofferenza epatica e cirrosi) e somatiche, quest’ultime collegate alla cattiva nutrizione, dettata dal fatto che l’alcol è un carboidrato e l’ingestione di calorie dell’alcol inducono ad una riduzione del senso di fame, tuttavia l’alcol non ha sufficienti principi alimentari che possano soddisfare l’intero organismo, e quindi ciò comporta una degenerazione corporale, fino a colpire l’aspetto tonico strutturale e in stadio avanzato il danneggiamento dei nervi[3].

[1] C.Chabert, Psicopatologia e Rorschach, Raffaello Cortina, Milano, 2003.

[2] Ibidem

[3] S. Rossi, L’Alcolista. Un nostalgico alla ricerca di identità,  Guerini Studio, Milano 2000.

di Eleonora Caponetti

Psicologia e alcolismo

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