La definizione di competenze nella formazione aziendale (Quaglino, McClelland)

Le competenze

Ancorchè le competenze rappresentano il “campo d’azione” di qualunque processo di apprendimento (Quaglino 1999), è solo con il contributo di McClelland (1973)-Testing for competence reather than for intelligence- che questo concetto si afferma come descrittore dei fattori alla base di un’efficace prestazione lavorativa.

Spencer e Spencer, allievi di McClelland, hanno definito le competenze come “una caratteristica intrinseca individuale che è causalmente collegata a una performance efficace/o superiore in una mansione o in una situazione, e che è misurata sulla base di un criterio prestabilito” (Spencer, Spencer, 1993, p.30), individuando una possibile articolazione in cinque componenti:

1. motivazioni (spinte interiori che inducono ad agire per il conseguimento di determinati obiettivi);

2. tratti (disposizioni a comportarsi o a reagire in un determinato modo);

3. immagine di sé (atteggiamenti e valori personali);

4. conoscenza di discipline o argomenti specifici (contenuti professionali indispensabili per svolgere un’attività)

5. skills (capacità di eseguire un compito intellettivo o fisico).

Piccardo e Ferreri (1995) ritengono preferibili le classificazioni di tipo ecologico-concreto, più utili per le organizzazioni che progettano attività di formazione. Tra queste citiamo quella di Quaglino (1999, 2005), che riprende il modello KSA ( Knowledge, Skill and Ability/Aptitude) di matrice anglosassone, distinguendo tra conoscenze (sapere generale, tecnico-specialistico e organizzativo), capacità (abilità logico-strategiche, interpersonali e gestionali, connesse allo svolgimento dell’attività di lavoro e all’utilizzo delle conoscenze) e qualità (doti personali di tipo operativo, sociale e soggettivo), e quella dell’ISFOL (Di Francesco, 1994), che a fianco delle competenze di base e tecnico-specialistiche cita le competenze trasversali: diagnosticare (prestare attenzione, percepire, rappresentarsi, interpretare ecc.) relazionarsi (riconoscere sé e l’altro, ascoltare, comunicare, cooperare ecc.) e affrontare (assumersi responsabilità, progettare, prendere l’iniziativa, decidere ecc.).

 di Giovanni Montesano

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