9 Caratteristiche Distintive del Disturbo Borderline
Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il DSM, intende il disturbo borderline come una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore, associate ad una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti.
Per porre la diagnosi di DBP occorre che tra nove criteri elencati ne vengano soddisfatti almeno cinque. Di seguito vengono riportati tali criteri diagnostici, accompagnati da una breve descrizione per ognuno di essi.
- I soggetti borderline si percepiscono intrinsecamente deboli e vulnerabili, e sono convinti di avere bisogno dell’aiuto e del sostegno degli altri.
- Un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, relazioni caratterizzate dall’alternanza tra due estremi: da un lato l’iperidealizzazione, e dall’altro la svalutazione. Le persone con DBP tendono a coinvolgersi intensamente nelle relazioni affettive e ad idealizzare eccessivamente il partner, ma nello stesso tempo sono estremamente attente ad ogni segnale discordante con l’immagine idealizzata, potendo repentinamente passare ad una valutazione opposta di estrema svalutazione.
- Alterazione dell’identità: immagine e percezione di sé marcatamente instabili, con comportamenti contraddittori, immagini di sé rapidamente oscillanti, in modo tale che così viene a mancare una visione unitaria e stabile di sé, dando luogo a quella che Kernberg, psichiatra e psicoanalista statunitense, chiama “diffusione dell’identità” e che rappresenta un criterio cardine per l’individuazione dell’organizzazione borderline.
- Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto, quali spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate, vita caotica, comportamenti pericolosi.
- Ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento auto-mutilante. Gesti autolesionistici impulsivi, tipici del DBP.
- Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore; infatti, chi è affetto da DBP è combattuto tra due bisogni ugualmente intensi: il bisogno di dipendere dagli altri e di ricevere aiuto e rassicurazione, e la necessità di difendersi in un mondo percepito come ostile e minaccioso. Il continuo oscillare tra queste due posizioni, comporta un’estrema instabilità affettiva, con inevitabili ripercussioni sulle relazioni interpersonali.
- Sentimenti cronici di vuoto; è un sintomo tipico della personalità borderline, spesso taciuto in quanto non è facile trovare le parole per esprimerlo, e si presenta come un’angosciosa sensazione derivante dalla mancanza di una strutturazione dell’identità.
- Rabbia immotivata e intensa, o difficoltà a controllare la rabbia. Rappresenta la molla che spesso è alla base del passaggio all’azione con condotte aggressive; la rabbia si può manifestare anche come aggressività verbale, sotto forma di critiche sprezzanti o pungenti, sarcasmo, rancore e ostilità.
- Ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati in modo particolare allo stress. Tendenza a valutare gli altri secondo il criterio “tutto-nulla”, associata all’instabilità affettiva, alla possibilità di attribuire agli altri intenzioni malevoli e persecutorie nei propri confronti.
Il disturbo borderline, patologia “ai limiti” tra nevrosi e psicosi, nata in ambito psicoanalitico quando si iniziò a trattare patologie più gravi delle classiche psiconevrosi; si è poi esteso solo successivamente alla psichiatria. Inoltre è termine poco usato in una psichiatria oggettivante (come quella medico-legale o quella psicofarmacologica). E’ un
termine mai entrato nel linguaggio comune, a differenza di tanti altri termini come schizoide, paranoico, narcisista ecc.
E’ stato in qualche modo unificato una serie di etichette diagnostiche come “carattere impulsivo” di Reich, “schizofrenia atipica” o “schizoaffettiva” di Kasanin, “personalità come Sé” di Deutsch, “psicosi latente” di Federn, “schizofrenia pseudonevrotica” di Hoch e Polatin, “carattere psicotico” di Frosch, e “personalità abbandonica” della scuola francese.
Altro elemento importante è che il concetto di borderline implica un necessario approfondimento della distinzione non solo fra nevrosi e psicosi, ma anche fra psicopatologia e normalità.
Nonostante tutto, il concetto di borderline rimane abbastanza indefinito. Pertanto, esaminiamo solo alcune linee di tendenza ampiamente condivise, per cercare di definire meglio questa entità.
Articolo di Augusto Rossi
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