
Amore e disturbo ossessivo attivano le stesse aree del cervello
Appare come una provocazione, ma forse non lo è. L’innamoramento è una fase di follia transitoria e si associa, nella neurobiologia delle emozioni ad una serie di fattori:
- euforia
- perdita dell’interesse nelle attività di tutti i giorni
- alterazioni dell’umore
Il fatto che l’attività del cervello in amore e nel disturbo ossessivo compulsivo siano simili è qualcosa che conosciamo ormai da più di 20 anni. Era il 1999 quando la dottoressa Marazziti dell’Università di Pisa ha pubblicato uno studio che dimostra le modificazioni biologiche comuni in amore e disturbo ossessivo compulsivo.
La riduzione della serotonina è simile in amore e nel disturbo ossessivo compulsivo
- 20 innamorati
- venti persone con disturbo ossessivo compulsivo
- 20 soggetti di controllo (senza le due condizioni precedenti)
Ciò che ha trovato è sconvolgente. Gli innamorati e le persone con disturbo ossessivo compulsivo avevano una riduzione della serotonina. Considera che la serotonina ha la funzione di controllare il nostro comportamento.
E’ una sorta di freno inibitore. Questo determina la perdita del controllo, che accade nell’innamoramento e nel pensiero ossessivo. Di fatto il pensiero ossessivo nell’innamoramento può essere un classico
Essere innamorati aumenta direttamente la dopamina
- felicità
- desiderio sessuale dell’altro
- desiderio del piacere
- l’attaccamento ansioso verso il partner: misurato mediante una scala di attaccamento adulto chiamata Experiences in Close Relationships
- la gelosia ossessiva
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