Come migliorare le relazioni interpersonali

Ognuno di noi, consapevolmente o meno, mette in atto schemi linguistici, relazionali e comportamentali che incidono significativamente sulla relazione con l’altro. Tuttavia, la risposta dell’altro non è casuale ma è strettamente legata al modo in cui usiamo consciamente o inconsciamente  le  tecniche comunicative.

Per migliorare le relazioni interpersonali dunque esistono varie strade e sono tutte percorribili, la conoscenza e l’applicazione di ognuna di queste consente un miglioramento delle relazioni interpersonali. Ho voluto selezionare in questo caso alcune tecniche pressoché universali, che funzionano quindi nella maggior parte dei contesti interpersonali

Un primo modo per migliorare le relazioni interpersonali è l’suo della percezione di somiglianza. Uno studioso Byrne (1971) parla in questo senso di “legge dell’attrazione“, ovvero, il principale fattore di attrazione è la somiglianza. In uno studio sperimentale l’autore ha trovato una relazione lineare tra i due costrutti: maggiore era somiglianza la somiglianza tra i partner, maggiore era l’attrazione.

Il fatto che altri condividano le nostre opinioni da sostegno, validità e sicurezza ai nostri punti di vista.

Un secondo modo per migliorare le relazioni interpersonali è chiamato legge della repulsione, proposta da Rosenbaum (1986) secondo tale autore non saremmo tanto attratti dalel persone simili, piuttosto non ci piacciono le persone che hanno opinioni diverse dalle nostre.

Una terza variabile fondamentale per migliorare le relazioni interpersonali è chiamata self-disclosure. La tecnica della self-disclosure è  fondamentale e si basa sulla naturale tendenza delle persone a imitarsi l’un l’altro. Self-disclosure significa “apertura di sé”, tendenzialmente chi si apre e da informazioni personali tenderà ad essere ricambiato avviando così uno scambio comunicativo sempre più aperto e confidenziale. Secondo la ricerca di Collins e Miller (1994) c’è una relazione significativa tra l’uso della self-disclosure e l’attrazione. Nello specifico, le persone che si aprono più facilmente sono maggiormente attraenti di coloro che lo fanno di meno, le persone tendono ad aprirsi di più con le persone da cui sono attratte e aprirsi a una persona induce maggiore attrazione.

Una quarta variabile che statisticamente migliora le relazioni interpersonali è la bellezza fisica. Alcune statistiche (Feingold, 1992) mostrano che le persone più belle da un punto di vista fisico sono più probabilmente in compagnia, sono più popolari, hanno maggiori abilità sociali ed hanno maggiore esperienza sessuale delle persone meno belle fisicamente. Secondo un esperimento di Garcia e collaboratori (1991) tutto si spiega perché normalmente le persone belle sono maggiormente rassicurate e accettate a livello inconsapevole, ricevendo tanti feedback positivi. Per questo motivo, in media, assumono una maggiore sicurezza di sé e dunque sono facilitati nell’apprendere le competenze sociali. In questo esperimento è stato dimostrato che le persone attraenti hanno maggiori probaiblià di ricevere feedback positivi da parte delle altre persone. In particolare, in questo esperimento vi erano persone disposte in coppie casuali. Dunque, si osservava la comunicazione non verbale normalmente adottata nel caso di persone belle fisicamente o persone meno belle fisicamente. E’ stato ottenuto che le persone belle fisicamente riceve statisticamente più sorrisi, più contatto visivo, maggiore durata dei turni di parola rispetto all’interlocutore meno attraente.

Un quinto modo per migliorare le relazioni interpersonali è sicuramente un uso corretto della comunicazione non verbale, strumento fondamentale per capire gli altri e farci capire. L’uso sapiente di gestualità, mimica, uso della voce, pattern motori ci consente di aumentare il nostro carisma e grado di piacevolezza, ma soprattuto la conoscenza delle tecniche di Analisi della Comunicazione Non Verbale ci consente di comprendere le reali intenzioni del nostro interlocutore, anticiparlo, facilitare il grado di somiglianza e, quindi, migliorare le relazioni interpersonali.

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