Come scrivere un progetto di Psicologia Scolastica
In questo articolo vediamo come scrivere un progetto di psicologia scolastica. L’argomento è caldo dal momento che il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi ha firmato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione al fine di garantire assistenza psicologica nelle scuole.
Pochi lo sanno, ma ho passato praticamente tutto quest’anno a scrivere progetti di psicologia, approfittando dei maggiori tempi disponibili a casa durante le restrizioni dovute al Covid-19.
Ho deciso dunque di descrivere in questo articolo alcuni suggerimenti per scrivere un progetto di psicologia eccellente.
Non è per nulla facile avere un progetto di psicologia approvato. L’ho scoperto personalmente, ho ottenuto la prima approvazione di un progetto di psicologia dopo 3 anni di tentativi. Ho lavorato per quasi 1000 giorni e quello che ho ottenuto è niente. Zero progetti approvati. Solo al terzo anno di lavoro ho ottenuto la prima approvazione, e poi successivamente sono aumentate in modo significativo.
Dopo aver scritto decine di progetti, ho scoperto quanto segue:
- se il tuo progetto non è approvato, non significa che sia un progetto scarso
- esistono progetti non eccellenti che vengono approvati e questo può dipendere da molti fattori (ad es., il progetto non è eccellente, ma soddisfa un’esigenza particolare del committente)
Veniamo ai progetti di psicologia scolastica da attivarsi a seguito dell’emergenza Covid-19
Potremmo discutere di tutto il bando. Ognuno ha espresso la sua opinione:
- sul fatto che 40€/ora massimi siano pochi
- sul budget complessivo di progetto
- sui criteri di selezione dei professionisti
Se scomponiamo ognuno di questi problemi
- La consulenza specialistica di uno psicologo potrebbe costare molto di più, ma se analizziamo il reddito medio annuo dello psicologo, otteniamo che 40€/ora rappresenta un intervento migliorativo
- non esistono budget complessivi alti o bassi, esistono soldi spesi bene e soldi spesi male. Si può fare un lavoro eccellente per più di 1000 euro ed un lavoro scarso con un 240000 euro. Avere più soldi, significa avere più responsabilità
- il problema dei criteri di selezione si può scomporre ad un livello di analisi minimo o massimo. Una soluzione definitiva probabilmente non c’è. Ho provato ad applicare il mio CV in diversi dei bandi pubblicati, i risultati sono diversissimi. Da una parte, includere solo i criteri minimi, necessita di avere criteri addizionali per la valutazione del professionista (ad es., analisi della qualità del progetto), se includessimo criteri iper-specifici, potremmo tagliare fuori colleghi con delle idee ottime.
Occorre dunque considerare che, anche se il progetti risultati non avranno budget infiniti, occorre utilizzare questa situazione come un’opportunità. Anche con progetti inferiori a 2000€ si può fare bella o brutta figura. Se proprio vuoi un mio parere, anche con 50€ si può fare una bella o una brutta figura.
Come scrivere un progetto di psicologia scolastica
La scrittura di un progetto di psicologia scolastica non è un compito banale. Saper scrivere un progetto vincente è una vera e propria sfida. La competizione è alta, e i Corsi di Laurea in Psicologia forse dedicano ancora troppo poco tempo ad una capacità fondamentale dello psicologo: la progettazione.
Se prendo a titolo di esempio la mia carriera universitaria, ho cominciato a studiare progetti solo in vista dell’Esame di Stato. La complessità però di un progetto reale è tutta un’altra storia. In una prova scritta non hai il committente, i gruppi target e i budget reali. Non applichi il progetto e non lo monitori in corso d’opera. Non gestisci le mille criticità che possono entrare in gioco. Non è difficile scrivere un progetto inattaccabile, ma poi bisogna portarlo avanti e dimostrare di aver ottenuto i risultati previsti.
Ci sono moltissime cose che non si possono simulare in una prova scritta. Cercherò di condensarti in questo articolo tutte le esperienze più significative e gli elementi che puoi applicare più rapidamente nella scrittura di un progetto di psicologia scolastica.
Ovviamente, sapere come scrivere un progetto di psicologia scolastica è qualcosa che dipende dal bando. Non c’è una risposta univoca, ma ci sono sicuramente delle linee-guida. Queste mi hanno portato in pochi anni ad occuparmi di progetti di psicologia praticamente a tempo pieno.
Il problema deve essere inattaccabile
Un progetto, per vincere, deve far riferimento ad un problema inattaccabile.
Chi legge il progetto deve riconoscere senza ombra di dubbio che:
- ciò che presenti è chiaramente un problema
- le attività che proponi combattono in maniera notevole quel problema
Ti scrivo qui alcuni metodi rapidi per identificare un problema:
- consulta la letteratura scientifica sulla psicologia scolastica recente. Verifica i temi ricorrenti. Vai su Google Scholar, definisci delle parole chiave, e poni filtro alle ricerche pubblicate negli ultimi 3 anni
- documentati sugli aggiornamenti legislativi in tema di istruzione
- intervista tutti gli insegnanti che conosci e cerca di identificare i problemi riferiti più frequenti
- intervista tutti i direttori scolastici che conosci e cerca di identificare i problemi riferiti più frequenti
- visita il sito della Scuola e leggi la documentazione pubblicata, cerca temi che potrebbero connettersi ad aspetti psicologici
- studia le priorità europee nel settore dell’istruzione scolastica
- parla del tuo progetto con persone diverse, valuta i feedback che ricevi e, se ritieni, ottimizza il progetto sulla base dei feedback
- Ricorda di adattare il progetto alla fascia d’età degli studenti di quella scuola, entra nel merito della descrizione del gruppo target
Presenta gli obiettivi
Sulla base dell’analisi del problema, a cui puoi dedicare una sezione chiamata “analisi delle esigenze”, dovrai scrivere gli obiettivi. Gli obiettivi vanno posti su elenco puntato, devono essere credibili e commisurati al budget e alle attività previste. Non ci deve essere alcun dubbio da parte di chi legge il testo sul fatto che le attività previste siano allineate agli obiettivi proposti.
Ad alcuni piace esagerare con gli obiettivi, ma con un progetto di poche ore non puoi pensare di raggiungere obiettivi spropositati.
Ti consiglio di presentare gli obiettivi con verbi all’infinito, mediante un elenco puntato, ad esempio:
- aumentare la resilienza degli studenti
- supportare le famiglie di studenti con disabilità
- motivare gli studenti a dedicare più ore allo studio
Spiega bene come intendi raggiungere questi obiettivi. È facile scrivere che vuoi aumentare la resilienza degli studenti, ma occorre chiarire come intendi farlo e perché le attività proposte facilitano il raggiungimento degli obiettivi.
Non sei il vero esperto del problema
Mi piace adottare questo modo di pensare quando sono di fronte ad un nuovo settore del lavoro, in cui intendo proporre un nuovo progetto.
Se parto dal presupposto di essere più esperto degli altri, probabilmente peggioro la qualità del mio ascolto. E poi, parliamoci chiaro, la progettazione è un tema infinito. Se penso ai contesti della psicologia del lavoro, occorre prendere atto che i settori di lavoro sono davvero tantissimi, diversissimi tra loro ed una conoscenza scarsa del contesto non può che portare al fallimento.
Inoltre, anche se sei esperto del problema, ascolta come se non conoscessi nulla. Questo ti aiuterà a non sovrapporre i tuoi schemi alle esigenze che il settore ti sta mostrando. Chiediti solo dopo quali metodi psicologici possano essere di supporto in una determinata situazione (e se rappresentino effettivamente una soluzione utile).
Non è un poema
Il progetto ha uno stile di scrittura tutto suo. Deve essere chiaro, breve e leggibile. Analizziamo assieme lo stile di scrittura:
- chi legge potrebbe non avere molto tempo disponibile: elimina tutte le parole non strettamente necessarie
- non c’è bisogno di adottare uno stile particolarmente creativo o artistico nella scrittura. Non c’è bisogno di usare aforismi o storie. La scrittura di un progetto assomiglia alla scrittura di un articolo scientifico. Scrivi solo cose documentate e cita la fonte. Non proporre soluzioni vaghe ed ampie. Puoi citare leggi, direttive europee, articoli scientifici (meglio nel settore scolastico), statistiche, raccomandazioni e linee guida.
- utilizza i numeri. Il progetto non è un singolo caso clinico, ma si applica ad un insieme di persone, deve quindi basarsi sui numeri.
- descrivi le attività in concreto: come intende il tuo progetto lavorare sul problema presentato nella prima fase?
Usa strumenti per migliorare lo stile nella scrittura
Tutti noi siamo immersi in una grande serie di attività. Scrivere di fretta e dover gestire mille altri lavori potrebbe determinare alcuni errori di grammatica. Presentare un testo che non sia perfetto sul piano della grammatica a Professori che impiegano largo tempo a correggere testi scritti non è una grande idea.
Ti consiglio quindi di fare un doppio check di grammatica e punteggiatura. Esiste un software gratuito nella versione base che consente di farlo ad un ottimo livello. Si chiama Grammarly e puoi scaricarlo qui. Si tratta di un add-in di Word che potenzia nettamente lo strumento di correzione del testo.
In linea generale ti consiglio di:
- separare i periodi più lunghi tra di loro in gruppi di 3-5 righe
- usare il grassetto per parole chiave determinanti
- non esagerare con gli elementi grafici. Troppi elementi grafici distraggono il lettore dal contenuto. In alcuni casi potrebbero far apparire il tuo progetto pacchiano. Il testo è la parte importante ed il tuo target è abituato a leggere anche lunghi testi senza alcun problema.
- quando elenchi elementi, usa sempre l’elenco puntato
Non usare parole arcane
Se proprio vuoi usare un linguaggio tecnico, usa il linguaggio dell’istruzione scolastica. La scarsa chiarezza del progetto non aiuta per niente. Quando usi termini tecnici, devi necessariamente spiegarne il significato.
Se proprio vuoi fare un controllo, fai leggere il tuo testo ad una persona estranea alla psicologia e valuta il suo livello di comprensione del testo.
Quando spieghi la metodologia di lavoro e la cornice teorica di riferimento, spiega in brevissimo perché quella metodologia si adatta in maniera particolare al tipo di problema descritto.
Inserisci una sezione sull’impatto del progetto
In progettazione, l’impatto è una delle parti più importanti da considerare. La sezione “Impatto” è facile da riempire, ma occorre poi dimostrare di aver raggiunto un impatto positivo. Solitamente, nei progetti di psicologia si considerano alcuni dei seguenti tipi di impatto:
- numero di persone che hanno beneficiato delle attività (suddivise per gruppo target)
- aumento della soddisfazione (in uno o più dei settori della vita scolastica)
- aumento della consapevolezza (specifica in quale ambito)
- aumento delle competenze (specifica di che tipo)
- aumento della resilienza
Così come la sezione degli obiettivi, anche qui devi scrivere qualcosa di realistico. E soprattutto dovresti introdurre uno strumento di monitoraggio e verifica.
In che modo intendi verificare di aver determinato gli impatti positivi che descrivi a progetto?
Dichiararlo in fase di progetto non è solo un modo per rispettare la metodologia, ma è anche un modo per migliorare la qualità del tuo progetto. Ecco i passaggi necessari per la valutazione dell’impatto
- identifica gli strumenti di misurazione dell’impatto
- descrivi gli indicatori qualitativi e quantitativi di diffusione dell’impatto
- come definisco se il progetto ha ottenuto l’impatto richiesto?
Definire un indicatore chiaro per verificare l’impatto è un modo per chiarire:
- le tue aspettative
- dare la possibilità agli utenti di formulare un feedback
- dichiarare con chiarezza cosa intendi raggiungere e come dimostrarlo successivamente
Includi indicatori di impatto realistici
Quando scrivo la sezione “impatto” nei miei progetti, faccio molta attenzione agli indicatori che includo, affinché siano realistici. Anche perché successivamente devo poter dimostrare di esserci riuscito. Scopro se ho raggiunto gli obiettivi prefissati a progetto, con un’analisi quantitativa e qualitativa, prima non lo so. E penso sia corretto così, altrimenti rischiamo di verificare il raggiungimento dei nostri obiettivi con metodi imprecisi.
La misurazione dell’impatto è determinante anche in fase di reportistica finale. Anche se si tratta di un lavoro supplementare, ti aiuta a valorizzare i risultati ottenuti e, ovviamente, a stimolare progetti futuri.
Quanto chiedere e come chiedere
In questo tipo di progetto mi verrebbe da chiedere il massimo, e cioè 40€/ora. Va considerato però che alcuni bandi premiano e le richieste più economiche.
In ogni caso, chiedere il massimo non basta. Di solito io faccio così per i miei progetti, chiedo la tariffa massima, ma riempio il progetto di attività supplementari, output tangibili e sostenibili, che la scuola può utilizzare in caso di necessità.
Ecco alcuni esempi:
- includi 6-7 video educativi sulla psicologia scolastica. Ti aiuteranno non solo a motivare la scuola nell’adozione del tuo progetto, ma ti aiuteranno anche a divulgare il progetto alla realtà scolastica in cui ti trovi. I video sono contenuti sostenibili che possono essere riutilizzati in futuro sulla base della necessità. I video hanno un potere comunicativo molto migliore del testo, specialmente per coinvolgere gli studenti nel consultarsi con uno psicologo. I video o altri contenuti digitali ti consentono di aumentare l’impatto di progetto, perché possono essere utilizzati da più persone.
- includi una reportistica dettagliata e sottoponila come base delle esigenze future. Rileva gli indicatori di impatto, analizza le attività condotte, elenca le esigenze più frequentemente presentate. Sulla base dei dati ottenuti, crea un report dettagliato e proponilo a fine progetto. Non si tratta solo di un feedback che dai alla scuola, ma anche di un’analisi delle esigenze per continuare a collaborare.
- Vedi qui un esempio di progetto di Psicologia Scolastica chiamato “The Worldwide School Psychological Support in the Post Covid-Era”
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