psicologia scolastica: vogliamo uno psicologo in ogni scuola

Vogliamo uno psicologo in ogni scuola: un professionista indispensabile per la salute degli studenti

The Worldwide School Psychological Support in the Post Covid Era è un progetto Erasmus finalizzato a produrre un modello di competenze dello psicologo scolastico in ambito europeo e una serie di strumenti per favorire la disciplina e l’applicazione dello psicologo in ambito scolastico.

Secondo UNESCO, il Coronavirus ha determinato la più grande interruzione dei servizi scolastici della storia. Questa interruzione, però, potrebbe anche essere stata l’opportunità per ripensare la scuola e renderla migliore. 

Così come in altri settori, anche questa crisi potrebbe essere stata un’opportunità. 

Un’opportunità nella direzione della digitalizzazione. L’insegnamento a distanza ha di fatto forzato le scuole a trovare una soluzione. Ma questo, assieme ad altri fattori di crisi hanno determinato un impatto psicologico notevole caratterizzato da stati ansiosi, depressivi, simil-traumatici.

Le famiglie hanno dovuto affrontare difficoltà notevoli nella gestione dei figli e della didattica a distanza. In questo senso, noi pensiamo soprattutto alle famiglia con figli con disabilità.

E per questo, è una nostra responsabilità pensare alla crisi della didattica, economica e della salute fisica. Dobbiamo parlare di una crisi della salute mentale in cui lo psicologo può e deve giocare un ruolo chiave. 

Ma deve avere la possibilità di farlo

L’Italia ha in periodo Covid offerto la possibilità di inserire lo psicologo in maniera più capillare nelle scuole ed ha praticamente raddoppiato il numero di psicologi nelle scuole

Questa presenza però, potrebbe essere più continua e massiccia.

L’Ordine degli Psicologi ha mostrato mediante un sondaggio che la presenza dello psicologo è ritenuta utile dalla popolazione generale

I dati sul fatturato complessivo degli psicologi nel periodo del Coronavirus ha rivelato un aumento del fatturato generale prodotto da servizi psicologici ma non elevato in termini percentuali, parliamo del +0,008%, minimale se lo confrontiamo all’aumento delle vendite degli psicofarmaci che si attesta ad aumenti delle decine di punti percentuali. 

Rivelando dunque che una domanda sulla salute mentale c’è stata – come da attese – ma non sempre indirizzata verso il supporto psicologico.

Ulteriori analisi hanno rivelato gli elevati livelli di stress psicologico nella popolazione generale.

Noi crediamo che sia necessario anche interpellare il settore scolastico, analizzarne le esigenze e creare un matching tra i bisogni della scuola 

Il Progetto Erasmus+ The Worldwide School Psychological Support in the Post-Covid Era ha già prodotto ulteriori analisi su un campione di 200 insegnanti da 8 nazioni ed ha chiesto a tutti gli insegnanti nelle scuole senza uno psicologo il livello di necessità percepita dallo psicologo.

Questa è molto forte ed ha una media elevata. Se si chiede agli insegnanti di definire il ruolo dello psicologo e le sue competenze sono decine i settori ed i campi di intervento utili.

Questa variabile è stata comparata con il livello di soddisfazione per i servizi psicologici, anche questa è molto buona.

Ma pare esserci un gap tra le aspettative del sistema scuola e i risultati analizzati. Questo gap può essere colmato da una migliore concettualizzaazione dei sistemi di analisi delle esigenze scolastiche, un’ottimizzazione dei processi di selezione e pianificazione degli interventi dello psicologo a scuola, una migliore concettualizzazione dei ruoli dello psicologo a scuola nelle 8 nazioni analizzate.

Per questo motivo, nel progetto non solo abbiamo prodotto un manuale, liberamente scaricabile dal sito www.igorvitale.org, ma anche un videocorso dove poter rafforzare le conoscenze legate all’argomento ed un network di psicologi scolastici in Europa ed oltre e le Raccomandazioni per Policy makers. 

 

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