Le cause della depressione e dei disturbi dell’umore
I disturbi dell’umore sono stati di alterazione del tono umorale con variazione patologiche, ovvero alterazioni non proporzionali rispetto a stress o situazioni contingenti; non risultano pertanto essere modificabili attraverso la rassicurazione, ma persistono per settimane, mesi, anni, e hanno un effetto invasivo sull’individuo, tanto che la capacità di giudizio ne è fortemente influenzata.
Esistono tre grandi categorie di disturbi dell’umore:
– i disturbi unipolari, fra i quali appare più frequente la depressione maggiore (scopri come curarla);
– i disturbi bipolari, caratterizzati dai continui cambiamenti nello stato dell’umore, del pensiero e nel comportamento;
– i disturbi cronici, i quali hanno un decorso cronico e hanno un importante affinità concettuale con la personalità depressiva.
La classificazione che ci viene fornita dal Manuale di Classificazione Internazionale delle Malattie ( ICD – 10) per questo disturbo è l’alterazione del tono dell’umore solitamente ne senso della depressione (in associazione o meno con ansia) o dell’esaltazione.
“ La maggior parte di questi sintomi è ricorrente e l’insorgenza dei singoli episodi risulta essere spesso in relazione con eventi stressanti.”
Anche per il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) i disturbi dell’umore sono caratterizzati da una predominante alterazione dell’umore. Tali alterazioni vengono descritte secondo due prospettive temporali differenti “trasversale: lo stato morboso viene preso in considerazione al momento dell’osservazione clinica, delineando il momentaneo quadro transitorio di alterazione umorale (episodio depressivo maggiore, episodio depressivo minore, episodio ipomaniacale, episodio maniacale, episodio misto). Longitudinale: il disturbo è considerato nella sua interezza e nel suo decorso, come episodio unico o recidivante con intervalli di normalità o cronicizzazione continua.” Pertanto il disturbo dell’umore è caratterizzato da disturbi depressivi.
La causa dei disturbi della depressione risulta essere caratterizzata primariamente da una trasmissione tra fattori di rilascio biologici, di personalità e ambientali. (Rutter, 2005; Brent & Weersing, 2008; Brent & Maaloof, 2009).
Il percorso di sviluppo che caratterizza tali disturbi è formato da un continuo rimodellamento tra interno ed esterno, in termini evolutivi tra genotipo e ambiente, per l’espressioni di un fenotipo espressivo (Nesse, 2000; Netle, 2004).
“Per fare un bambino o un adolescente depresso debbono convergere un vulnerabilità temporale, una storia di traumi e perdite, una cultura depressogena e una costruzione affettiva che funzioni come un organizzatore psicologico” (Levi; Romani, 2011).
Dalle ricerche emerse, risulta che una specificità della depressione adolescenziale è che essa compromette solitamente il funzionamento sociale, le prestazioni scolastiche e si struttura in un disturbo della percezione del sé con bassa autostima e delusione per le proprie ripetute incapacità.
Le conseguenze di questo processo possono essere drammatiche, perché gli adolescenti depressi e con bassa autostima sono particolarmente inclini a considerare l’opzione del suicidio ( McGee et al, 2001).
A conferma di numerosi riscontri, della letteratura internazionale dei soggetti depressi, risulta esserci bassi livelli di autostima, maggiore intensità suicidaria e minor rendimento scolastico.
Sempre più sono le persone che da adulte manifestano sintomi depressivi e, per circa la metà di queste sembra vi sia un collegamento con l’età adolescenziale.
Per tali soggetti ci deve essere stato un primo esordio di depressione durante l’età adolescenziale (13-15 anni). Inoltre la depressione clinica potrebbe essere rimasta per così dire in stand – by per alcuni anni per poi riaffiorare magari in determinati momenti della propria vita. ( Williams, M. et al)
“La depressione si riteneva fosse un problema che emergeva anzitutto nelle persone di mezza età. Negli ultimi decenni, tuttavia, i ricercatori cominciarono a scoprire che i pazienti stavano diventando depressi in età sempre più giovane, una tendenza che ha contribuito alla depressione diventando uno dei problemi sanitari più urgenti di tutto il mondo”. (Williams, M. 2002) (superare la depressione)
di Ilaria Capozucca
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