Perchè le tue emozioni sono la chiave per affrontare lo stress

Un ulteriore esito sul piano dei risultati scientifici è quello che mette in connessione la gestione dell’evento stressante alle dinamiche emotive. Il punto di partenza è l’effetto sortito da eventi critici sul ameno tre livelli distinti, ovvero la percezione di se stessi, i rapporti interpersonali, la stessa visione globale della vita. Più specificatamente, i mutamenti al livello della percezione di sé avvertono una maggiore competenza nelle questioni della vita, una maggiore crescita emotiva, un potenziamento di se stessi; riescono a stabilire relazioni con parenti e amici, palesando anche un rinnovato bisogno di comunicazione; dimostrano di prestare maggiore attenzione alle nuove situazioni della vita, in direzione di nuovi scenari esistenziali, con un maggior slancio all’insegna della curiosità e del cambiamento.[1]

La concentrazione sulle emozioni positive è una vera e propria modalità di coping, poiché a beneficiarne è la capacità di ridimensionare il dolore e quindi lo stress. Le emozioni positive si presentano come un carburante, un serbatoio di risorse da cui l’individuo può attingere per far fronte ad eventi critici, in direzione di messa in opera di modelli mentali flessibili, creativi e inclusivi:

“In particolare, le emozioni positive possono svolgere una funzione riparatoria sul piano fisiologico, psicologico e sociale del danno procurato dallo stress. Complessivamente, questi studi indicano che le emozioni positive sembrano espandere il contesto cognitivo, come si evince dall’aumento dei livelli di dopamina cerebrale osservabili( Ashby, Isen, Turken, 1999) e, in generale, migliorare l’adattamento del soggetto: ad esempio migliorandone la salute fisica, la longevità, le risorse sociali, quelle intellettuali e psicologiche.”[2]

Si comprende come sia importante la sperimentazione di emozioni positive in risposta ai fattori di stress, poiché questi subiscono una rilettura di significato, che si allarga fino all’accrescimento della soddisfazione della vita, nonché dell’ottimismo.

A ciò poi si deve aggiungere un senso di potenziamento individuale, frutto appunto del superamento degli eventi critici. Sotto questo profilo, dunque, è comprensibile la relazione fra coping, resilenza ed emozioni positive, poiché i soggetti resilienti oltre a coltivare le emozioni positive in se stesse, sono anche in grado di suscitare emozioni positive nel contesto in cui si trovano inserite.

[1] Crf. AA.VV. Il coping, definizione, sviluppo e intervento, cit., pp.19-20.

[2] AA.VV. Il coping, definizione, sviluppo e intervento, cit., p.21.

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