Schemi dell’apprendimento secondo Rumelhart e Norman
Rumelhart e Norman: schemi e apprendimento
Come già accennato nel paragrafo precedente, gli schemi sono elementi fondamentali che ci aiutano a recuperare informazioni dalla memoria, a coordinare azioni, a determinare scopi e sottoscopi, ad assegnare risorse e, in generale, ad orientare il flusso di elaborazione all’interno del sistema.
Una nuova capacità che si aggiunge in uno schema, determina un apprendimento che ha come conseguenza la modifica dello schema stesso.
Secondo Rumelhart e Norman (1981) lo schema si può modificare in tre modi, che corrispondono a tre diverse modalità di apprendimento. La forma più semplice è un aumento delle conoscenze dell’individuo: le nuove conoscenze vengono inserite negli schemi preesistenti espandendoli, oppure nascono nuovi schemi per ordinare ed integrare una serie di informazioni. Se invece le nuove nozioni riguardano un concetto già presente, ma sono tali da modificarlo e modificare le relazioni esistenti tra le varie conoscenze, tra le nozioni già presenti nello schema, questo viene ristrutturato: la modifica riguarda la struttura dei legami associativi, ed è indispensabile per garantire la coesistenza e l’integrazione delle nuove e delle vecchie informazioni. Quando invece le nuove informazioni non richiedono una vera e propria ristrutturazione, è possibile adattare le relazioni tra le informazioni già esistenti. Gli autori parlano in questo caso di “sintonizzazione”, cioè di un riadattamento dei legami strutturali che si andavano stabilendo. Il flusso di informazioni e l’acquisizione di nuove conoscenze, soprattutto per quanto concerne gli apprendimenti complessi, può richiedere modificazioni che rispecchiano tutte e tre le modalità di apprendimento in tempi successivi, determinando l’aumento, la ristrutturazione e l’adattamento delle conoscenze. In realtà le tre forme di apprendimento, non sono alternative ma intervengono tutte con la loro specificità ad accrescere e a modificare la conoscenza.
Scrivi a Igor Vitale