Tipo 2 nell’Enneagramma: la superbia
3.2. Carattere Due: La Superbia
di Serena Giovannini
Naranjo (1996) indica come passione di questo carattere la superbia sotto forma di autoesaltazione, accompagnata da egocentrismo, falsa generosità, splendore, seduzione finalizzate ad ottenere l’amore. La fissazione corrispondente è l’adulazione rivolta verso chi gratifica il loro orgoglio (chi non lo fa è disprezzato) e rivolta verso se stessi (implica un immagine di sé dilatata). Quattrini (2007) indica come fissazione lo splendore, un altro importante aspetto di questo carattere orgoglioso.
Rispetto alla posizione che occupa all’interno dell’Enneagramma il carattere due appartiene con il tre e il quattro alla triade detta isteroide che ha come priorità l’immagine di sé. Il due ha un espansione di questa immagine e un impulso alla felicità in antitesi con il quattro che contrae l’immagine di sé e vive nella tragedia. Il carattere due ha affinità con il sette nel calore, nella cordialità, nel rendersi amabili ma la seduzione del due punta più sulle emozioni che sull’intelletto e la sua dolcezza è mista all’aggressività; anche il tipo di narcisismo del due è più emotivo, si identifica e ama l’immagine di sé grandiosa, quello del sette è più intellettuale. Questo carattere ha in comune con l’otto l’istintualità e l’arroganza, ma nel comportamento il due non entra in competizione perché deve preservare la facciata di bontà, mentre l’otto non si fa problemi a essere molto competitivo. (Naranjo, 1996).
3.2.1. Richiami nella letteratura scientifica precedente
Sebbene Naranjo (1996) inizialmente oscilli nel definire il due tra personalità isterica e istrionica, nel libro “Per una gestalt viva” (2007) sceglie l’aggettivo istrionico come più appropriato per descrivere questo carattere. Nel 1996 riporta la descrizione di Schneider (1923), di casi patologici con caratteristiche comuni al due: persone che esternano in modo intenso le emozioni come se fossero attori di teatro, che vogliono mostrarsi di più di quello che sono in realtà, si innamorano delle novità, non hanno costanza, sono curiose, lunatiche, sensibili, influenzabili, egoiste, ipocondriache, egocentriche, romantiche, plateali, impulsive. Il carattere due si addice molto al concetto di personalità erotica di Freud (1905,1908), dominata dall’Es (anche il carattere sette e otto sono dominati dall’Es ). Naranjo (1996) riporta alcuni tratti di donne isteriche descritti da Easser (1965) che calzano bene al carattere due: competitive sessualmente, emotive, molto eccitabili e suscettibili, sentimentalmente frustrate, attive socialmente; riporta anche il quadro che fa Millon (1981) della personalità istrionica in Disorder of Personality: soggetti fantasiosi, creativi, poco inclini alla razionalità, all’analisi, a differenza del carattere dipendente (enneatipo quattro) il quale non si prodiga ad ottenere ciò che vuole, il carattere due è molto attento a pensieri ed emozioni di chi vuole conquistare usando tattiche giuste per ottenere affetto, stima, ammirazione di cui ha bisogno, rispetto al quattro non si lega a un unico partner per il bisogno di attenzione e stimoli continui. In Jung (1979) la tipologia del sentimento estroverso riecheggia il carattere due, donne con fantasie sessuali inconsce, si fanno guidare nella vita dai sentimenti, reprimono il pensiero che non converge coi sentimenti, scelgono un partner che a loro conviene, desiderano più di ogni altra cosa instaurare un rapporto di sentimento con le persone. In omeopatia la tipologia Pulsatilla ha la caratteristica di dolcezza, socievolezza, duttilità, emotività, bisogno di attenzioni continue, molto indecisa, capricciosa e influenzabile a causa del suo umore mutevole; non è un intellettuale. (Naranjo, 1996)
3.2.2 Tratti caratteriali
Superbia
Include: immagine di sé dilatata, orgoglio, amplificazione del proprio valore e fascino, atteggiamento da principessa egocentrica che vuole privilegi, cure, attenzioni.
Necessità di essere amati
Il bisogno d’amore è orgoglio camuffato, attraverso l’essere amato il due si considera degno di valore e speciale. Si suppone all’ origine di questo atteggiamento una frustrazione amorosa precoce e dei genitori che non hanno sostenuto il valore del figlio. Il soggetto usa l’erotismo per avere conferme, desidera il contatto fisico, nelle relazioni è invadente e possessivo.
Edonismo
Provano piacere anche nella ricerca stessa del piacere, nell’essere adorati, se ciò non avviene come loro vogliono, diventano furiosi. L’edonismo contribuisce alla contentezza e felicità che contraddistingue questo carattere allergico alla normalità e alla tristezza.
Seduttività
Buona parte delle loro energie sono spese nell’apparire erotici e seducenti e nell’adulare chi è di loro interesse. Naranjo (2009) mette in rilievo come questi caratteri seducano attraverso il “falso amore” che è un dare per poi ricevere. Anche nelle amicizie sembrano generosi ma non perdono mai di vista un loro tornaconto personale.
Sicurezza di sé
L’ostinazione e un’ottima opinione di sé rende questo carattere certo che le cose andranno a tutti i costi come desidera.
Sollecitudine e falsa abbondanza
Il soggetto non è consapevole del motore che causa la sua ricerca del piacere e del sentirsi speciale in quanto l’orgoglio ha rimosso il bisogno e cosi tende a identificarsi con l’immagine di una persona che dà e non che riceve e confonde i suoi bisogni con quelli degli altri.
Istrionismo
E’ rappresentato dal falso amore, falso autocompiacimento, falsa felicità, indipendenza (nega la dipendenza) libertà nell’espressione degli impulsi delle emozioni, ribellione all’autorità e alle regole.
Emotività
Il carattere due e quattro sono i più emotivi di tutti, il quattro è un po’ più intellettuale.
3.2.3. Il punto di vista eziologico e psicodinamico
La personalità istrionica è intesa in psicanalisi in chiave preedipica, alla radice del suo comportamento si ipotizza una frustrazione orale in cerca di compensazione. E’ un carattere più frequente nelle donne, più dotato di bellezza fisica innata, molto seduttivo verso il genitore di sesso opposto. Può succedere che di fronte a una frustrazione il soggetto reagisca negandola e rinforzando l’immagine fantasmatica di sé prima di ricercare ancora all’esterno conferme, ad esempio cercando di diventare la prediletta del padre in seguito a un rifiuto da parte della madre. In famiglia tende a comportarsi come una brava bambina, aiutante della madre e dei fratelli (espressione della sua superiorità e generosità). In genere il padre può avere un carattere sette, dal quale la figlia ha assorbito l’aspetto dell’allegria, della seduttività, dell’edonismo. Il problema è che il carattere due non si sente amato perché l’orgoglio, agendo come compensazione, non lo fa entrare in contatto col suo bisogno d’amore, quindi per riempire questo senso di vuoto si muove alla ricerca del piacere e dell’eccitamento e si sforza nel creare un’ immagine di sé dilatata a cui lui per primo non crede. (Naranjo, 1996)
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