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Aggressività e genetica: l’influenza dei geni sul comportamento aggressivo

Il termine aggressione si riferisce all’iniziazione intenzionale di atti ostili o distruttivi contro un altro individuo. Esistono due forme distinte di aggressività che possono essere identificate come segue.

L’aggressività predatoria o fredda, è premeditata o pianificata in anticipo, è diretta agli obiettivi e relativamente poco emotiva.

Al contrario, un’aggressività impulsiva, si verifica immediatamente come risposta ad uno stimolo provocatorio che produce rabbia o paura in un individuo (Siever, 2008). La ricerca indica che sono stati identificati diversi modelli di attività nel cervello rispetto a questi due tipi di aggressione (Mobbs, Lau, Jones e Frith, 2007).

L’influenza dell’ambiente e dei geni sull’aggressività. Cosa accade nel cervello quando scarichiamo l’aggressività.

Mentre l’apprendimento, la cultura e altre influenze ambientali sono considerati come fattori che contribuiscono in modo significativo all’aggressività, possiamo identificare molti correlati biologici del comportamento aggressivo impulsivo.

La violenza impulsiva si verifica quando le strutture subcorticali, in particolare l’amigdala, rispondono fortemente agli stimoli provocatori senza sufficiente inibizione dalla corteccia cingolata prefrontale e anteriore (ACC; Siever, 2008).

In altre parole, il comportamento aggressivo non si verifica fintanto che la “spinta” che ha origine nelle aree subcorticali subisce un controllo dall’alto verso il basso da parte delle aree corticali frontali. Se questa inibizione dall’alto verso il basso è insufficiente, ne deriverà la violenza.

Aggressività e genetica: quali sono i geni dell’aggressività

È possibile che l’aggressività all’interno della specie sia stata incorporata nel nostro patrimonio genetico, in individui in competizione tra loro per territorio alimentare e compagni.

Se gli individui più aggressivi sopravvivessero, anche la loro prole erediterebbe queste tendenze aggressive. Gli studi hanno dimostrato che l’aggressività può essere allevata selettivamente negli animali, come dimostra l’allevamento di tori da combattimento in Spagna.

Altri esperimenti con topi (Lagerspetz & Lagerspetz, 1983) e moscerini della frutta (Diereck & Greenspan, 2006) hanno dimostrato che possono essere allevati selettivamente per l’aggressività, il che ha permesso ai ricercatori di identificare possibili geni.

Gli studi sui gemelli umani hanno anche dimostrato che ci sono influenze genetiche significative quando si tratta di aggressione (Diereck & Greenspan, 2006).

Questi studi hanno dimostrato che l’ereditarietà dell’aggressività impulsiva è particolarmente elevata, tra il 44 e il 72 percento (Coccaro, Bergeman, Kavoussi e Seroczynski, 1997; Seroczynski, Bergeman e Coccaro, 1999).

Tuttavia, è fuorviante affermare che abbiamo “geni per” l’aggressività, dal momento che qualsiasi predisposizione genetica interagisce in modo complesso con varie altre influenze ambientali (Pappa et al., 2015; Salvatore & Dick, 2016).

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