gelosia patologica

Come individuare la gelosia patologica, ossessiva e delirante

L’emozione della gelosia in psicologia: cause

La gelosia, come si è visto, è un’emozione, un sentimento che è connaturato nell’uomo. Originariamente veniva visto come caratteristica positiva dell’individuo, in quanto garantiva la sopravvivenza e la protezione della specie. Con il tempo e soprattutto con l’avvento dell’epoca moderna e con il mutare delle situazioni e delle relazioni, in particolar modo tra uomo-donna, la gelosia ha assunto per certi versi anche una connotazione negativa oltre che positiva.

Infatti da “decenni la gelosia in Occidente è caduta alquanto in disgrazia. Pur essendo molto meno denigrata dall’invidia, la possessività gelosa – soprattutto maschile – oggi non è più giustificata né trova più istituzioni di sostegno”.

Gelosia patologica: significato

Ma come viene spiegata la gelosia? Diversi studi hanno dato una definizione di gelosia. Ad esempio per la psicologia evoluzionista “la gelosia non è affatto una malattia mentale: essa riflette la lotta di ogni animale Ego per assicurarsi che il proprio partner si prenda cura solo della prole avuta con Ego.

Per la biologia evoluzionista la gelosia è un sentimento indispensabile: patologico, caso mai, è chi non è affatto geloso. L’evoluzionismo esclude che la gelosia sia una patologia. A meno che non si tratti di deliri di gelosia paranoica, quando cioè si è convinti che il partner tradisca anche se non se ne ha la minima prova. Ma qui si parla di patologia non perché uno sia geloso, ma solo perché si produce una deformazione completa della realtà, solo perché uno delira”. Questo vuol dire che ciò che per noi individui rappresenta un sentimento, per altre specie è un meccanismo fisiologico.

Come riconoscere la gelosia patologica da quella normale

La linea di demarcazione tra normalità e patologia è molto sottile, o comunque difficile da individuare. P. Lorenzi (2002) ricorda De Cléarambault aver delineato i criteri per poter analizzare come un’esperienza passionale possa assumere valenze psicopatologiche. Egli pone quattro punti fondamentali: l’intensità abnorme del fenomeno, l’abnorme persistenza ed infine “l’incoercibilità dei costrutti mentali e l’impermeabilità di fronte ad ogni confronto con la realtà”36. Il pensiero di De Cléarambault del “geloso patologico si distingue dal normale per una esaltazione passionale prolungata nel tempo, con contenuti ideici coatti e vischiosi che tendono ad autoalimentarsi fino ad eliminare ogni “feedback” con la realtà. Il tutto si traduce, su un piano comportamentale in agiti irrispettosi ed oltraggiosi, spesso dispotici e brutali nei confronti dell’Altro”.

Criteri e test per riconoscere la gelosia patologica

I criteri elencati dall’autore francese sono stati utili per distinguere le caratteristiche cliniche rilevanti in un quadro di gelosia patologica.

Infatti P. Lorenzi ricorda come: “il Delirio di Gelosia (detto anche “sindrome di Otello”) che da Kraepelin al DSM IV viene considerato come uno dei più tipici paranoicali. In essa sono presenti tutti e quattro i criteri. Ed in particolare domina il quarto (impermeabilità nei confronti della realtà).

La gelosia delirante

Con il Delirio di Gelosia siamo di fronte alla variante di gelosia della Paranoia che ci propone una forma delirante pura, senza allucinazioni, né deterioramento di personalità, anzi spesso con il mantenimento di standard comportamentali e culturali consueti e socialmente accettabili fatta eccezione naturalmente per la “nucleare” convinzione delirante di infedeltà”.

Il DSM 5-TR considera patologiche due tipi di gelosia:

Le gelosie paranoidee si innestano in un sistema ideativo disturbato che riguarda più ambiti quali: il pensare in modo rigido, l’essere ostili al mondo, il sospettare in modo ricorrente e senza giustificazione della infedeltà del coniuge o del partner sessuale (rappresenta anche il settimo criterio del disturbo paranoide di personalità), il percepire piccolezze come fossero umiliazioni rivolte nei loro confronti, il portare rancore (ciò che poi rileva dal punto di vista forense).

Come capire se la gelosia è patologica

Il Manuale diagnostico dei disturbi di personalità le considera una forma patologica di gelosia data dal pensiero persistente nella mente del paziente, che invade la vita psichica della persona ed è causa di una restrizione negli ambiti relazionali. È il tipo di gelosia che tende ad essere interpretativa, cioè il paziente tende ad interpretare il tradimento del partner in modo insignificante, desidera la prova reale del tradimento perché dà sollievo per un breve istante per poi comunque alimentare di nuovo il rancore e l’agito violento; ricerca costantemente la prova della conferma del suo dubbio, tant’è che Shakespeare lo definisce “mostro dagli occhi verdi”, proprio per sottolineare un uomo che diviene vittima di spettri spaventosi che ne offuscano la ragione.

La gelosia patologica secondo Freud

Tornando a Freud nei paragrafi precedenti, il geloso che è alla continua ricerca di altri rivali, a cui addita la causa della sua sofferenza; egli in realtà ciò che tende ad ignorare è: “l’immagine che lui stesso plasma per dare forma alla sua inquietudine”39. È importante grazie alla pratica psicoanalitica il far riconoscere al geloso che la figura del rivale in realtà è molto simile alla sua persona. Questa importante riflessione lo porterà a comprendere come egli stesso è un individuo fragile e vulnerabile, eliminando così la distanza che si instaura tra sé e l’altro fantasmatico individuo.

Questo articolo sulla gelosia patologica è di Alexa Roscioli.

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