Come riconoscere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA)

Definizione del disturbo specifico di apprendimento

La definizione “Disturbo Specifico dell’Apprendimento” (DSA) si riferisce ad un gruppo disparato di disturbi caratterizzati da importanti difficoltà nell’acquisire abilità scolastiche, come la capacità di lettura, di scrittura e di calcolo, non imputabili primariamente a fattori di disabilità gravi e comunque definibili in base al mancato raggiungimento di criteri attesi di apprendimento, rispetto alle potenzialità del soggetto (Cornoldi, 1991).

Uno studio epidemiologico tuttora in corso (SNLG-iss, 2011) indica che circa il 3% della popolazione scolastica presenta caratteristiche che rientrano in tale categoria. Facendo un rapido calcolo, si nota che almeno un bambino per classe presenta un disturbo specifico di apprendimento, ma tale incidenza potrebbe essere sottostimata, dato che solo da pochi anni si è arrivati a criteri condivisi per la definizione di tale categoria diagnostica. È necessario chiarire quindi che un DSA, non va confuso con le normali variazioni nei risultati scolastici, con le difficoltà scolastiche dovute a mancanza di opportunità, insegnamento scadente, fattori culturali, ritardi cognitivi o difficoltà emotive di altro genere che compromettono il funzionamento scolastico del bambino.

Quindi, per parlare di Disturbo Specifico dell’Apprendimento occorre innanzitutto una diagnosi clinica, eseguibile solo se i risultati di test standardizzati somministrati individualmente, su lettura, calcolo, o espressione scritta sono significativamente bassi rispetto a quanto previsto in base all’età, all’istruzione, e al livello di intelligenza ( I>70). L’origine del DSA è di tipo neurobiologico ed è stato dimostrato ad es. che i soggetti dislessici, in compiti di lettura e di elaborazione visiva, mostrano un mancato/ridotto funzionamento delle parti posteriori dell’emisfero sinistro, cioè dell’emisfero coinvolto nei processi linguistici (Shajwitzs, 1998). Oltre che da evidenze legate alle neuroimmagini, l’origine neurobiologica dei disturbi specifici di apprendimento è supportata dall’alta incidenza nel sesso maschile e dalla familiarità del disturbo (circa il 60% dei dislessici ha un familiare con la stessa problematica). Riassumendo: il bambino con DSA è un bambino con intelligenza nella norma, con una difficoltà specifica che interferisce in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, calcolo o scrittura.

di Fortuna Esposito

Se sospetti un Disturbo Specifico dell’apprendimento contatta subito uno psicologo

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