Enneagramma e meccanismi di difesa
Sottotipi e meccanismi di difesa
di Serena Giovannini
I tre sottotipi si creano in base alla spinta di tre motivazioni umane, chiamate anche istinti e sono: la sopravvivenza (istinto di autoconservazione), il desiderio di rapporto (istinto sociale), il piacere (istinto sessuale), quindi, all’interno di ogni carattere, in ognuno dei tre sottotipi, prevale un istinto fondamentale. (Naranjo, 1996). Descriverò in seguito quali sono i meccanismi di difesa più usati da ogni carattere e come la predominanza in ogni sottotipo di un istinto particolare determini una diversa energia.
4.1. Carattere Uno: Formazione Reattiva
Il carattere uno utilizza il meccanismo di difesa della formazione reattiva e razionalizzazione. Il soggetto non si sente una persona abbastanza buona e brava, sopprime questo sentire sforzandosi di divenire non bravo ma il migliore, in questo senso opera la formazione reattiva. Il soggetto non è consapevole di questo meccanismo specialmente a livello emotivo. Anche se la sua razionalità è molto sviluppata, è predominante l’azione con la quale compensa il suo vuoto emotivo. Votato in questa ricerca ossessiva della perfezione perde di vista tanti aspetti della realtà: il rilassarsi, il godersi la vita fino a diventare rigido, cronicamente irritato, dominatore, autoritario, esigente credendo di non sbagliare mai. La formazione reattiva si muove in modo diverso in base ai sottotipi:
Il conservativo reprime rabbia e aggressività per cui il soggetto appare agli altri una brava persona con buone intenzioni nascondendo il suo egoismo ma sentendo dentro di sé un accumulo di rabbia. (Naranjo, 2009). Il conservativo dei tre sottotipi ed è quello che trattiene di più l’ira e che aspira a essere il migliore dirigendo così la critica più verso se stesso che verso gli altri apparendo all’esterno ipercontrollato. (Danesi, 2009). Anche l’egoismo è represso infatti agli altri appare corretto e generoso ma lui non è in contatto con la tendenza allo sfruttamento altrui. In generale reprime spontaneità dell’istinto con comportamenti adeguati alle buone intenzioni, infatti non si rende conto dei programmi, pensieri, intenzioni funzionali al controllo delle sue azioni per ottenere il perfezionismo. (Naranjo, 2009)
Il sottotipo sociale reprime sempre rabbia, sessualità, aggressività ma comportandosi diversamente: il soggetto appare più freddo, distante, dispensatore di una verità assoluta, a causa del meccanismo della razionalizzazione si pone su un piedistallo come dispensatore del verbo esercitando il suo potere, comandando sugli altri, mal sopportando che qualcuno metta in dubbio la sua autorità. (Naranjo, 2009)
Nel sottotipo sessuale convive la minor repressione di sessualità e rabbia con forte moralismo, il soggetto si lascia travolgere dai suoi istinti per questo viene giudicato dagli altri come cattivo, la formazione reattiva allora blocca la percezione che il soggetto ha dei suoi sbotti di rabbia e egoismo. Chiamando in causa nobili propositi e facendo leva su una forte morale repressiva il soggetto riesce a giustificare le sue azioni nascondendo anche a se stesso le sue vere intenzioni. Un esempio nella letteratura è rappresentato da “dottor Jekyll e Mister Hyde”. Nella terapia, ad esempio alcune donne possono sentirsi al contempo gran signore e prostitute. Questi soggetti, autoproclamandosi moralisti, diventano dominanti, invadenti, cercando di far diventare morali anche gli altri. Freud (1905), nei Tre saggi sulla teoria sessuale aveva già evidenziato che i moralisti usano un’ideologia eccessiva per coprire la percezione sporca e vergognosa della loro sessualità. (Naranjo, 2009)
4.2. Carattere Due: Rimozione, Fantasia, Confluenza
Il carattere due utilizza ampiamente tre principali meccanismi di difesa: la rimozione, la confluenza, la fantasia. Nella rimozione, la persona agisce d’impulso anche se non è consapevole delle sue fantasie istintuali sottostanti; labile è il confine tra il sapere e il non sapere. Il soggetto, rimuovendo i suoi bisogni, compensa amplificando emotivamente gli impulsi, ricercando gratificazioni che non appagano mai sufficientemente e alimentando l’orgoglio e l’istrionismo. L’invidia è in formazione reattiva e trasformata in orgoglio per cui il bisogno d’amore diventa il bisogno di dare amore. (Naranjo, 1996) Un altro meccanismo di difesa è la fantasia, il soggetto non vede la realtà, perché, piuttosto che rimanere nella normalità, nella routine, si immagina qualcosa di più soddisfacente. Tutto questo è un effetto dell’istrionismo che porta il soggetto a rappresentare in modo drammatico le emozioni del personaggio in cui si è identificato al fine di manipolare gli altri e di arrivare ai suoi scopi. (Naranjo, 2007) Nella confluenza il soggetto non riesce ad avere un’identità separata, risponde alle aspettative dell’ambiente, evita i conflitti e ricerca con l’altro uno stato di simbiosi. (Mazzei, 2008)
Il sottotipo conservativo è il più egocentrico, esige amore e attenzione da pochi prescelti verso i quali si comporta come un bambino viziato, è capace di sceneggiate di rabbia e di manipolazioni affettive, per amore rinuncia anche alla sua libertà personale. Vive molto di più nelle sue fantasie romantiche che nel mondo reale, non essendo consapevole del suo egocentrismo, esalta il suo valore, idealizza se stesso, convinto di non avere bisogno di fare nulla per essere amato e permettendosi di inveire sul partner se non soddisfa i suoi desideri, inoltre tende a inibire le autocritiche e il pensiero in genere. (Naranjo, 2007) E’ più schivo, meno splendente rispetto agli altri tre sottotipi, non ama stare troppo al centro della scena, si ritiene una perla preziosa per pochi. (Danesi, 2009).
Il sottotipo sociale vuole essere amato da un vasto pubblico e per ottenere ciò deve brillare in posizioni di potere, è un arrivista sociale, canalizza la sua seduzione del divenire “qualcuno” che conta, nell’emergere anche dal punto di vista lavorativo. (Danesi, 2009) Usa il pensiero in funzione di ciò che emotivamente fa comodo pensare. (Naranjo, 2007)
Il sottotipo sessuale è il più emotivo ed istrionico dei tre sottotipi, molto comune nelle donne che tendono a manipolare gli uomini con la dolcezza cercando di diventare irresistibili e indispensabili, tipico il loro confondere l’amore con le carezze perdendo di vista ciò che sentono veramente, non ammettendo di essere egoiste si autoidealizzano come generose. A causa di un orgoglio accecante non percepiscono il loro bisogno d’amore che proiettano sull’altro: godono nel dare all’altro ciò che inconsapevolmente vorrebbero per loro. (Naranjo, 2007)
4.3. Carattere Tre: Identificazione e Repressione
I meccanismi di difesa usati sono: identificazione, repressione, razionalizzazione, negazione. Attraverso l’identificazione il soggetto fa suoi, valori, desideri, modelli esterni; attraverso la negazione il soggetto mette le mani avanti dichiarando che certi pensieri, sentimenti, desideri non gli appartengono per paura che qualcuno glieli attribuisca. (Naranjo, 1996) Attraverso la repressione il soggetto non è più in contatto col proprio sentire e i suoi bisogni personali, di conseguenza l’azione, l’efficienza, la razionalità prendono il predominio sulle emozioni, motivazioni e sentimenti. La repressione separa il conscio dall’inconscio, il soggetto non è pienamente consapevole dell’esistenza di un inconscio rimosso, ma dall’esterno si avverte una mancanza di profondità, di autenticità, di veridicità: il carattere tre appare troppo controllato, troppo perfetto da sembrare quasi finto. Infatti la repressione è funzionale al soggetto per mantenere l’identificazione con l’immagine che si è costruito in base ai bisogni altrui per essere amato e si palesa nel controllo che il soggetto ha verso le sue emozioni ed azioni (l’inconscio rimosso contiene tutto ciò che si differenzia da tale immagine). (Naranjo, 2007)
Il sottotipo conservativo si autorappresenta nell’immagine della “brava bambina”, super efficiente, molto competente, tendente alla perfezione. E’ il sottotipo più controllato e più distaccato dalle emozioni, di conseguenza tende a somatizzare. (Danesi, 2009)
Il sottotipo sociale si è costruito un immagine di successo e di affidabilità. E’ un arrivista sociale punta tutto sulla carriera anche a costo di tramare alle spalle dei concorrenti (Danesi, 2009)
Il sottotipo sessuale si identifica con l’immagine del seduttore esteticamente impeccabile (ad esempio Marilyn Monroe). (Danesi, 2009)
4.4. Carattere Quattro: Introiezione e Retroflessione
Naranjo (1996) rileva che il meccanismo di difesa più evidente è l’introiezione: il soggetto sembra avere introiettato la figura genitoriale autorifiutante che è la causa dell’odio che il soggetto prova per se stesso ed è motore della ricerca di amore e approvazione dall’esterno. Quindi il solo modo che conosce per ottenere quello che vuole dagli altri è porsi nello stato di bisogno. In Freud (1915) si è evidenziato questo meccanismo nell’elaborazione del lutto: si fa rivivere nel proprio mondo interno un persona che è venuta a mancare. Un altro meccanismo connesso al precedente è il “rivolgimento contro sé “ o “retroflessione”, la rabbia è direzionata contro chi ha provocato la frustrazione ma anche verso se stessi per via dell’introiezione e della svalutazione. (Naranjo, 1996; 2007)
Il sottotipo conservativo masochista é tenace, retroflette i suoi bisogni, è molto esigente verso se stesso a causa dell’introiezione di una figura materna sprezzante dalla quale non si è mai voluto separare, sperando di diventare prima o poi degno d’amore. Sembra una persona che vuole bastare a se stessa, imita inconsciamente gli altri, sembra umile, ma desidera segretamente che i suoi sforzi vengano riconosciuti. (Naranjo, 2009)
Il sottotipo sociale autofrustrante, è troppo bisognoso dell’altro per cui lo idealizza e lo invidia, svalutando se stesso e retroflettendo la rabbia. E’ il più emotivo dei tre sottotipi, assume il ruolo di vittima, abile nel provocare sensi di colpa agli altri, usa la maschera della sofferenza per ottenere l’amore.
Nel sottotipo sessuale la facciata di arroganza, competitività, aggressività, provocazione nasconde il suo non stare bene con se stessi, il suo vissuto da “povero me”, la sua svalutazione e il meccanismo della retroflessione. L’odio segreto che queste persone provano per se stesse le porta a desiderare di essere chi loro invidiano alimentando sete di grandezza, competizione, arroganza; inoltre utilizzano il meccanismo della svalutazione per negare la propria inferiorità e provocano l’ira degli altri per alimentare il loro masochismo. Sono i più impulsivi dei tre sottotipi, vivono un conflitto tra la volontà di reprimere la propria istintività e la voglia di compensare i propri desideri; rispetto agli altri sottotipi dove l’energia sessuale è bloccata qui è presente un impulso di superficie senza una libertà sessuale veramente profonda. (Naranjo, 2007; Danesi, 2009)
4.5. Carattere Cinque: Isolamento e Scissione dell’Io
Il meccanismo predominante è l’isolamento, interconnesso a uno più primitivo, la scissione dell’ Io. Il soggetto si distacca dalla vita emotiva e dagli affetti fino ad arrivare a un isolamento fisico dagli altri ed è portato a vivere ogni esperienza separata interponendo tra una e l’altra un vuoto e perdendo così di vista il contesto che dà un senso compiuto. Nell’infanzia è un po’ come se il carattere cinque avesse dimenticato un debolissimo legame con la madre e avesse così sviluppato l’isolamento e la distanza. Riguardo la scissione dell’Io convivono in lui un Io grandioso che si alterna ad un Io insignificante, queste due parti dell’Io non si conoscono e la persona è indotta a passare da una all’altra, a separare la sua visione della realtà e a percepire le cose in modo positivo e negativo contemporaneamente non diventando consapevole della contraddizione. (Naranjo, 2007)
Il sottotipo conservativo è il più isolato e autistico, è portato ad idealizzare la sua tana e di conseguenza idealizza anche se stesso (un esempio i racconti di Kafka). E’ attivo il meccanismo dell’isolamento: il soggetto sembra dimenticarsi del mondo per difendersi da eventuali dolori, frustrazioni e per proteggersi dall’invasione dei desideri altrui. Fa di tutto per nascondersi, per diventare invisibile anche a se stesso.
Il sottotipo sociale, oltre al meccanismo dell’isolamento e della scissione utilizza l’ idealizzazione primitiva, è la tendenza a creare dei totem, a rendere alcune persone quasi divine, questo li porta a vedere sempre il meglio degli altri e a svalutare se stessi e chi non è all’altezza dei totem. Il carattere cinque oscilla contemporaneamente nell’identificazione tra immagine grandiosa e denigrata e concepisce il mondo come abitato da pochi esseri speciali e da tanta gente senza valore e poco interessante .
Il sottotipo sessuale è un romantico: da una parte è alla ricerca d’amore, dall’altra ne sente il vuoto, la mancanza. Come nel sottotipo sociale l’idealizzazione è la ricerca del totem, quello sessuale ricerca un ideale d’amore che affonda le sue radici nell’idealizzazione della donna. (Naranjo, 2007)
4.6. Carattere Sei: Proiezione
Un meccanismo molto usato da tutti i caratteri ma tipico del sei è la proiezione. Parti di sé, pensieri, sentimenti ritenuti inaccettabili vengono attribuiti agli altri. Può accadere che il soggetto non riconosca neppure di avere un atteggiamento di autoaccusa, credendo che le accuse giungano da fuori (proiezione del Super Io), mentre nella proiezione dell’Es il soggetto attribuisce ad altri i propri impulsi. (Naranjo, 1996) La proiezione serve a questo carattere per alleviare il senso di colpa di cui soffre costantemente, l’autoaccusa nasce dal “meccanismo di identificazione con l’aggressore” ben descritto da Anna Freud (1936). Il sei, incorporando l’autorità, (un giudice, un nemico interiore) vuole smorzare la sua condanna ma alla fin fine tende a credere alle svalutazioni e a cedere alle richieste del suo aggressore interno. Si alimenta cosi la fantasia che la parte accusata sia molto pericolosa se lasciata in libertà e senza i dovuti controlli, in realtà, sarebbe giusto che il soggetto sperimentasse che non rischia di impazzire se si lascia andare di più. L’autoaccusa interpreta mostruosità laddove c’è solo spontaneità e fa si che il soggetto non si conosca e perpetui l’autosvalutazione. Un altro meccanismo collegato alla proiezione è l’esteriorizzazione: un evento intrapsichico (ad es. non mi fido di me) viene proiettato all’esterno, in una dinamica tra persone (ad es. non mi fido degli altri). (Naranjo, 1996; 2007)
Il sottotipo conservativo è timido, riservato, insicuro, il più pauroso dei tre sottotipi, il meccanismo di identificazione con l’aggressore lo induce a boicottarsi e a svalutarsi, inoltre proietta l’istanza accusatrice sentendosi cosi criticato, giudicato dal mondo. (Naranjo, 2007)
Il sottotipo sociale ha interiorizzato un tribunale e si appella a norme, leggi, ideali più che a un’autorità umana, può idealizzare l’aggressore interno con cui si è identificato. Non riesce a concretizzare i suoi progetti e le sue intenzioni. (Danesi, 2009)
Il sottotipo sessuale proietta la sua parte interna aggredita, per cui quando si trova sotto pressione o impaurito aggredisce e accusa gli altri. Non essendo pienamente in contatto con la sua paura la sfida continuamente, buttandosi anche in imprese ad alto rischio. (Danesi, 2009)
4.7. Carattere Sette: Idealizzazione e Razionalizzazione
Il carattere sette usa diversi meccanismi di difesa: l’idealizzazione, la razionalizzazione, l’ipomania, la sublimazione, la regressione. La razionalizzazione serve al sette per coprire le vere motivazioni delle loro azioni, ricorrendo ad argomentazioni, a ragioni valide per giustificare il suo indulgere sui desideri e impulsi, così facendo soddisfa il Super Io. La razionalizzazione sta alla base dell’idealizzazione del Sé (da cui deriva il narcisismo), della madre, del mondo e delle persone significative per lui. La sublimazione invece lo induce a trasformare i suoi istinti in cose utili socialmente, non gli permette inoltre, di capire che le sue azioni sono dettate da suoi bisogni e non come lui crede dal suo altruismo. La sublimazione quindi spiega anche il fatto che questo carattere viva nella fantasia sostituendo progetti, immagini, al loro obbiettivo reale. Il meccanismo della regressione viene usato per evitare le frustrazioni presenti e rifugiarsi nell’infanzia fino all’utero materno, attraverso l’ipomania invece, sostituiscono la tristezza e il dolore del momento presente con il piacere e l’allegria. (Naranjo, 1996; 2007)
Il sottotipo conservativo appare come il più affettuoso dei tre, invece è il più cinico, opportunista, autoindulgente, usa la razionalizzazione per permettersi ciò che vuole e proietta una buona immagine di sé per i suoi scopi. Idealizza la madre che rappresenta i valori più elevati ed è un donnaiolo che ricerca nelle donne l’amore femminile, l’amore materno. Tra i tre sottotipi è quello più legato alla famiglia e con un po’ di più di senso del dovere. (Danesi, 2009)
Il sottotipo sociale è sognatore, fantasioso, camuffa il suo egoismo con la calorosità, idealizza gli altri, in particolare la figura paterna.
Il sottotipo sessuale idealizza se stesso, in particolare il suo bambino interiore e si autopromuove per ottenere dall’esterno conferme, gratificazioni relative ai suoi talenti e qualità. E’ il più narcisista, ama intrattenere parlando di sé, pavoneggiandosi come una persona che sa stare bene al mondo, superiore alla media, interessante e colta. (Naranjo, 1996)
4.8. Carattere Otto: Negazione e Desensibilizzazione
Questi soggetti non sembrano usare le difese perché appaiono più liberi di altri, si concedono la rabbia, vivono intensamente la sessualità, non inibiscono i loro impulsi, Reich (1973) nel carattere fallico – narcisista spiega questa caratteristica come una difesa dalla dipendenza e passività. Infatti si difendono reprimendo il loro bisogno d’amore, di tenerezza, così facendo si induriscono. I meccanismi di difesa più utilizzati da questo carattere sono la negazione e la desensibilizzazione; una opera più a livello cognitivo sopprimendo i sensi di colpa dati dal suo atteggiamento sprezzante verso gli altri e reprime l’intuizione (disinteresse per la psicologia degli altri), l’altra agisce più a livello sensoriale e affettivo e ha a che fare con l’annullamento del dolore fisico, emotivo e la paura. A livello psicologico, accade che le situazioni di rischio si trasformino in eccitamento, sfida, attraverso un atto di sadismo verso se stessi, in pratica il soggetto ha rinunciato ad amarsi e a ricevere amore dagli altri. La desensibilizzazione induce questo carattere a invertire i valori tradizionali di modo che le nefandezze che compie abbiano sempre un fine di giustizia e lui risulti sempre dalla parte dei ‘buoni’, questo meccanismo potrebbe essere descritto come controidentificazione, (contribuisce la sua indole ribelle), in pratica è una identificazione inversa con ciò che genitori e società predicano. Rispetto al carattere quattro che introietta oggetti cattivi come corpi estranei, il carattere otto attraverso controidentificazioni mette fuori di sé ciò che non vuole .
Nel sottotipo conservativo la desensibilizzazione è più evidente, è il più duro, il meno emotivo dei tre sottotipi, è il più egoista e il più aggressivo perché tutta la sua energia è impiegata per la sopravvivenza ad ogni costo, abile nel mercanteggiare al fine di ottenere il massimo dei vantaggi. (Naranjo, 2007) Un’immagine che rappresenta bene questo soggetto è il cavaliere solitario, chiuso in sé, taciturno. ( Danesi, 2009)
Il sottotipo sociale è un po’ più compassionevole del conservativo, leggermente più sensibile, in particolar modo quando assiste ad un ingiustizia diventa empatico e solidale. (Naranjo, 2007) E’ più socievole, più aperto all’altro ma lui rimane l’autorità indiscussa. (Danesi, 2009)
Il sottotipo sessuale è tra i tre il più emotivo anche se naturalmente non avverte i dolori fisici, è in grado di reggere le fatiche, i lavori duri, le malattie, le guerre. Vive in uno stato di sfida continua mettendo a serio pericolo la sua vita con sfacciataggine e ottimismo. (Naranjo, 2007) Un’immagine che lo rappresenta può essere quella di un soldato mercenario. (Danesi, 2009)
4.9. Carattere Nove: Deflessione
Sono presenti i seguenti meccanismi: deflessione, confluenza, giovialità ipomaniacale. La deflessione (in questo caso si può chiamare semplicemente distrazione) è un meccanismo dell’interruzione del contatto che il soggetto nove adotta verso se stesso e verso gli altri, ad esempio sviando, distogliendo l’attenzione da emozioni intense, non rispondendo alle domande, parlando in astratto. Così divaga, si perde in cose non importanti o si butta nell’azione mosso da una visione della vita semplicistica e concreta. Il nove può usare la giovialità ipomaniacale come difesa per evitare emozioni negative e per nascondere la depressione. La confluenza fa in modo che il soggetto si identifichi con gli altri; idee, esigenze altrui diventano le sue adattandosi facilmente all’altro, proprio come avviene nel rapporto simbiotico madre-figlio. (Naranjo, 1996; 2007)
Il sottotipo conservativo si anestetizza molto più degli altri tre sottotipi, il sociale è più attivo ma il suo fine è sempre quello di mantenere la pace, il sessuale mette la sua energia nella sessualità ma rispetto all’otto sessuale è più monogamo e tranquillo, in generale i tre sottotipi hanno una fisicità più morbida, sono simili all’otto ma più smorzati. (Danesi, 2009)
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