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Esame di Stato Psicologi 2020: riflessioni di un futuro collega e novità

Arrivati a Giugno 2020, sembrano ancora non esserci informazioni chiare sull’Esame di Stato per gli psicologi. L’Esame si dovrebbe tenere a breve, ma i laureati non conoscono le modalità.

E’ sacrosanto per i laureati conoscere queste modalità, ma i tempi sono ormai brevi.

In questo articolo vediamo alcuni dei punti di vista nella discussione generali e le implicazioni ad ogni livello per un sano confronto tra le parti. Sentiti libero di aggiungere i tuoi commenti qui sotto, come potrai immaginare il discorso è molto ampio e comprende le posizioni degli studenti, dei laureati, degli psicologi. Difficilmente il mio articolo potrà essere esaustivo. Ti invito al confronto corretto ed educato sui temi, sebbene le emozioni siano parecchio accese al momento.

I primi segnali di presa di posizione li osserviamo già in concomitanza con l’emergenza Coronavirus. Similmente a quanto successo con i medici ed il decreto Cura Italia, anche i laureati in psicologia hanno chiesto una modalità diversa di gestione dell’Esame di Stato.

Le motivazioni si basano sul fatto che di recente, anche lo Psicologo è diventato professione sanitaria.

A completamento di queste informazioni va però anche fatto un commento sulla gestione politica e psicologica del Coronavirus.

A fronte dei diversi studi che denotano alcuni effetti psicologici della quarantena, la mobilitazione psicologica è stata relativa.

Alcuni studi dimostrano per esempio che la quarantena da Covid possa produrre effetti negativi. Per rimanere su dati freschi e recenti. Uno studio condotto a Singapore riscontra che il 5% della popolazione dimostra stress elevato dovuto alla quarantena.

Lo psicologo per gestire l’emergenza Covid in Italia

In Italia i provvedimenti presi in merito a questioni psicologiche sono state:

  • includere una psicologa nella Task Force per la fase 2
  • istituire un numero di emergenza psicologica
  • diffondere le linee guida di prevenzione

Prima di formulare critiche particolari alla risposta italiana, occorre comunque prendere atto che la risposta psicologica al Coronavirus ha politiche veramente molto simili in diversi stati europei.

Sebbene per alcune delle parti queste misure possano essere insufficienti. Occorre dire per completezza di informazione che:

Si può dunque dedurre che, diversamente dalla questione medica, la questione psicologica:

  • non è stata ancora applicata correttamente nel suo pieno potenziale
  • trova alcune difficoltà nel suo espletamento online
  • non necessita urgentemente di nuova forza lavoro in quanto la numerosità è già elevata
  • le indagini AlmaLaurea rivelano che nel breve la proporzione degli psicologi che lavorano in clinica non è così preponderante

Resta sacrosanto il diritto degli studenti di sapere come faranno l’Esame di Stato, essendo ormai arrivati a giugno senza una risposta chiara.

Similmente ad altre condizioni di elevato stress, causate dalla condizione del Coronavirus che viviamo a diversi livelli. Occorre probabilmente cogliere l’occasione per pensare ad una strategia di ottimizzazione dell’Esame di Stato.

Leggo dunque le critiche più frequenti all’esame che trovo in rete per capirne la logica e sviluppare assieme ipotesi di miglioramento del sistema.

La prima prova

Diversi commenti della rete criticano il fatto che la prima prova sia una ripetizione di quanto studiato negli anni di Università. Molte delle tracce si basano infatti su elementi di psicologia sociale, generale, dello sviluppo. E’ possibile ipotizzare un’ottimizzazione del sistema in questo senso. Diverso è il caso della progettazione, elemento spesso poco esplorato nei corsi di studio universitari.

Proporre la valutazione del tirocinio in alternativa all’Esame di Stato

Focalizzarsi su elementi pratici è sicuramente un passaggio importantissimo nella valutazione di un professionista. Per questo esiste una proposta di sostituire la valutazione del tirocinio all’Esame di Stato.

In un’ottica di ottimizzazione, occorre comunque chiedersi se la documentazione prodotta durante il tirocinio annuale, nel modo in cui viene prodotta attualmente sia sufficiente per dare una valutazione completa e sostitutiva di un Esame di Stato. Probabilmente questa occasione potrebbe offrire degli spunti per ottimizzare la reportistica che potrebbe essere ampliata e che si fornisce nella spiegazione di un anno di tirocinio.

La prova orale

Altra ipotesi discussa per la gestione dell’Esame di Stato per gli Psicologi 2020 è la sostituzione dell’intero EdS con una prova orale. La sola prova orale garantisce equità tra partecipanti? La gestione delle domande come verrà gestita? Sembra non essere chiaro al momento. E’ diritto dei laureati conoscere le modalità con cui faranno l’esame.

Occorre aggiungere inoltre, però, che se si vuole contestare una prova orale e la sua standardizzazione, questo dovrebbe essere portato avanti indipendentemente dalla condizione del Covid. In quanto normalmente la prova orale è nell’Esame di Stato ed ovviamente evolve in maniera meno strutturata rispetto alle prove scritte.

Concludendo

Spero si riesca davvero a trovare una mediazione utile e fruttuosa per la gestione dell’Esame di Stato degli Psicologi nel 2020. La coperta però ormai è corta, siamo vicini alla data e non ci sono ancora risposte chiarissime.

In ogni caso, dato che questo articolo tratta in maniera esaustiva un argomento molto ampio, sentiti libero di aggiungere il tuo punto di vista sulla questione noi commenti. Grazie

Igor Vitale

 

 

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