Psicologia e Psicopatologia del Cambiamento
Articolo di Olga Pagano
Psicologia e cambiamento: “E adesso come farò?” Questa è la domanda che molti si pongono quando interviene un cambiamento improvviso ed inaspettato nella propria vita.
Può trattarsi della perdita di una persona cara, della fine di uno status esistenziale o di un lavoro.
In tutti i casi la reazione al cambiamento è sempre costellata dall’insorgere di domande e dubbi, come fare ad andare avanti, come continuare a vivere senza quella persona accanto, senza talune certezze, lontano da un determinato luogo, senza quel lavoro.
Con il termine Psicopatologia del cambiamento si fa riferimento ad un’ampia gamma di patologie e disagi psichici che possono essere legati al cambiamento stesso, piuttosto che alla difficoltà di accettarlo ad un livello più profondo, piuttosto che a fronte di scarse o insufficienti capacità di Adattamento psicologico.
Una reazione emotiva esagerata e spropositata rispetto ad un cambiamento può anche essere la spia di un disagio latente da anni che ha trovato nell’evento “cambiamento” – o nello stress da questo suscitato – un pretesto per manifestarsi, un canale per emergere, talvolta anche in maniera dirompente.
Psicologia e cambiamento: Reazioni e risposte
La reazione al cambiamento genera quasi sempre un impatto emotivo forte e può dare vita a reazioni psicologiche e comportamentali anche molto diverse, ma in qualche modo sempre legate alla personalità dell’individuo, alle sue idee, ai valori ed al bagaglio personale.
Sono moltissime le “reazioni psicologiche” che si possono esperire dopo aver vissuto (o per propria scelta, o subendolo) un cambiamento.
Quando però le reazioni emotive che seguono ai cambiamenti sfuggono di mano, diventano ingestibili, non seguono più un principio di razionalità, nel tempo si rischia di scivolare in forme e/o in condotte di natura psicopatologica.
Psicologia e cambiamento: Il salto di livello
Psicologia e cambiamento: alcune volte nella nostra vita si verificano situazioni potenzialmente traumatiche che tuttavia vengono adeguatamente e tempestivamente rielaborate e non producono esiti di sofferenza duratura, anzi stimolano nuove riflessioni esistenziali.
Ciò consente un “salto di livello” nel percorso di crescita personale.
Psicologia e cambiamento. Manifestazioni disfunzionali
Viceversa, altre situazioni di cambiamento, che potrebbero sembrare all’apparenza anche meno significative, possono ingenerare disagi e malessere, provocare disequilibri o compromissione delle funzionalità della persona, a livello relazionale, lavorativo, sociale.
Psicologia e cambiamento: le risposte depressive
In ambito di psicologia e cambiamento, una delle patologie frequentemente più legate al cambiamento è la depressione.
Definita la malattia del secolo, per via dell’elevato numero di persone che ne sono affette, la depressione si manifesta con uno stato d’animo di negatività e di malinconia.
Anche i recenti casi di cronaca raccontano purtroppo di reazioni avverse e tragiche legate al cambiamento dello status, per esempio lavorativo o coniugale, e rivelano di fatto l’ampia diffusione di forme psicopatologiche, non diagnosticate e non trattate, legate proprio al cambiamento.
Altre manifestazioni patologiche legate al Disadattamento a fronte di cambiamenti esistenziali sono per esempio il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) Manifestazioni Ansiose (Crisi d’ansia acute o Disturbo d’ansia generalizzato)
Disturbi di natura psicosomatica, Disfunzioni sessuali.
La “fragilità psichica” che si manifesta a fronte di determinati mutamenti di vita è spesso frutto di una struttura di personalità debole, frammentata o disturbata che non è capace di trovare dentro di sé le risorse per andare avanti e per vivere il cambiamento come una sfida positiva, dove ci si può migliorare e si può crescere sempre e comunque nella propria dimensione interiore.
Psicologia e cambiamento: Le soluzioni adattative
Diventa necessario quindi imparare ad incentrare l’asse della propria vita, “raffinare” i vissuti emotivi disfunzionali, sviluppare e consolidare schemi comportamentali e risposte più adattativi.
Ciò può avvenire anche grazie anche all’aiuto di un percorso psicoterapeutico o di un adeguato sostengo
psicologico, per rielaborare nuclei problematici, trovare nuove chiavi di lettura, scoprire o potenziare specifiche risorse personali e competenze sociali, per sviluppare nuove e più adeguate modalità di funzionamento.
Una chiave di lettura saggia, consapevole e matura dei sentimenti che stanno alla base del cambiamento, consentirà di gestirlo senza far sedimentare vissuti traumatici, e traendo da questo proficui risultati in termini di successi personali, crescita interiore, senso di equilibrio e di riconquistato benessere personale.
Il percorso di psicologia e cambiamento sarà duro, ma alla fine potremo salvare la cosa più preziosa che la vita ci ha dato: noi stessi, divenendo in grado di tenere la barra del timone e governare la nave della nostra vita fino alla piena Autorealizzazione.
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