Teoria X e Teoria Y di McGregor e soddisfazione lavorativa

di Antonella Matichecchia

La teoria esposta dallo studioso McGregor (1960,pp.47-48) rinforza sia il Modello della Gerarchia dei Bisogni di Maslow sia la Teoria Igienico-Motivante. McGregor elabora per due visioni differenti dei lavoratori due teorie: La Teoria X (che si rifà al Modello Razionale) e la Teoria Y (Modello Naturale).

La Teoria X dice che l’uomo non ama il lavoro perché è per sua natura pigro, quindi per lavorare deve essere continuamente punito e minacciato dall’autorità dell’organizzazione; da qui la considerazione che l’uomo medio preferisca essere diretto non avendo ambizioni personali e cercando solo la sicurezza e la stabilità economica. Il dirigente ritenendo che l’uomo non ama lavorare ed è di natura indolente, pigro, portato a fare il meno possibile, esercita una leadership caratterizzata dall‘autorità, dalla supervisione diretta, dal ricorso punizioni, perché solo in questo modo possono essere raggiunti gli obiettivi organizzativi.

Nella Teoria Y invece l’uomo viene visto come un soggetto attivo e non passivo perché è in grado di autogestirsi; il lavoro è naturale come il riposo per l’uomo, dato che la soddisfazione lavorativa è importante. Le persone sono in grado di autogestirsi ed autodirigersi, sono responsabili ed attivi. In questo caso il dirigente ricorre alla delega, esercita una supervisione generale e ricorre ad incentivi positivi, elogi e riconoscimenti.

Secondo McGregor il fatto che il lavoratore si comporti come delineato dalla Teoria X, piuttosto che dalla Teoria Y, dipende dalla sua possibilità di soddisfare i propri bisogni: se non riesce a soddisfare i propri bisogni di ordine inferiore, ossia quelli individuati da Maslow nelle categorie dei bisogni fisiologici e di sicurezza, e da Herzberg nei fattori igienici, tenderà a comportarsi come descritto dalla Teoria X, mentre se riesce a soddisfare i propri bisogni di ordine superiore, identificati da Maslow nei bisogni di appartenenza, stima ed autorealizzazione, e da Herzberg nei fattori motivanti, si comporterà come descritto dalla teoria Y.

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