Come l’apprendimento influenza la personalità
Come possono le teorie sull’apprendimento aiutarci a capire lo sviluppo della personalità? L’analisi dei processi di apprendimento è di notevole importanza per gli studi sulla personalità. Anzitutto dobbiamo ricordare che tutti noi veniamo al mondo con un “carattere genetico”, ereditato dai nostri genitori, che rappresenta la base della personalità.
Successivamente, crescendo, veniamo esposti a differenti processi di socializzazione. La socializzazione è una procedura attraverso la quale un individuo impara e fa suoi valori, atteggiamenti e opinioni, accettando i comportamenti legati a una cultura, a una società, o a un gruppo. Con l’esperienza si apprendono alcuni comportamenti, saranno proprio quest’ultimi a divenire il modo con cui un soggetto impara a sopravvivere. Le regole di gruppo e i valori possono essere appresi nell’ambito familiare e osservando il comportamento altrui. Nel tempo queste esperienze vanno a formare le modalità con cui noi ci adattiamo al mondo circostante e il prodotto di tutto questo, sfocia nella nostra personalità. Apprendimento e socializzazione sono elementi chiave per capire come gli individui acquisiscono e sviluppano le conoscenze, gli atteggiamenti, le capacità e la loro univoca personalità; inoltre questi elementi sono il fulcro per poter interpretare come i soggetti percepiscono gli eventi ed esprimono giudizi riguardo ad essi. Come accennato precedentemente, il nostro comportamento è il risultato di una continua interazione tra variabili personali e ambientali. Le condizioni ambientali modellano il comportamento attraverso l’apprendimento e il comportamento di un soggetto forgia l’ambiente. L’influenza dell’ambiente si realizza attraverso i meccanismi tipici del comportamentismo: Condizionamento operante, ovvero l’associazione tra i nostri comportamenti e i risultati; ci comportiamo nei modi che hanno più probabilità di produrre rinforzi positivi e le differenze individuali dipendono dal tipo di esperienze; Apprendimento osservativo, ovvero osservando le azioni degli altri e le loro conseguenze, impariamo a cercare o evitare determinati comportamenti, particolarmente quelli sociali che dipendono dai contesti culturali.
Tuttavia le teorie che collegano lo sviluppo della personalità all’apprendimento (visto anche come interazione con l’ambiente) sono davvero molteplici. Di considerevole importanza è sicuramente il lavoro di Albert Bandura sull’apprendimento sociale (1977), il quale risulta uno dei più rilevanti per l’analisi dei fattori individuali e contestuali che determinano il funzionamento della personalità.
L’autore evidenziò come l’apprendimento non implicasse esclusivamente il contatto diretto con gli oggetti, ma avvenisse anche attraverso esperienze indirette, sviluppate attraverso l’osservazione di altre persone. Bandura utilizzava il termine modellamento (modeling) per identificare un processo di apprendimento che si attiva quando il comportamento di un soggetto che osserva si modifica in funzione del comportamento di un altro individuo che ha la funzione appunto di modello. Molto interessante è anche il contributo di George Kelly il quale sviluppò una teoria psicologica in grado di conciliare le tesi del costruttivismo con la possibilità di conoscere il mondo reale e migliorare tale conoscenza. Kelly parte dal presupposto che l’assimilazione di tutta l’attività psicologica venga da un particolare tipo di processo di apprendimento e crescita della conoscenza. Egli suppone che le attività di una persona siano psicologicamente determinate (canalizzate) e controllate dai modi in cui essa anticipa gli eventi, e queste anticipazioni, che Kelly chiama “costrutti“, sono verificate attraverso un comportamento in grado di validarle o invalidarle. Il vero apprendimento secondo l’autore è dato dal fallimento di un’aspettativa, e dalla capacità della mente di compiere nuove costruzioni. Obiettivo principale di tale psicologia è una maggiore conoscenza (ad opera del soggetto stesso) degli schemi che prevalgono nel proprio sistema di conoscenze, della loro influenza sul proprio comportamento, e dei processi di costruzione dei significati, per poi ottenere un maggior controllo sugli eventi personali attraverso l’evoluzione sperimentale di un efficace sistema di previsione. Da un punto di vista costruttivista infatti possiamo dire che per personalità si intende un insieme di processi auto-organizzati, relativi ai significati propri ad una situazione.
Secondo Kelly, l’individuo può essere considerato uno “scienziato intuitivo”: egli osserva il mondo, formula ipotesi e produce teorie sul suo funzionamento; categorizza, interpreta, etichetta, giudica se stesso e il mondo che lo circonda.
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