Come superare un disturbo specifico dell’apprendimento: il caso di Laura

Il caso di Laura: come affrontare positivamente il disturbo specifico dell’apprendimento

Vi presento qui di seguito la storia di una bambina con disturbi specifici di apprendimento della scrittura (disgrafia e disortografia) e del calcolo (discalculia e difficoltà nel problem-solving) che seguo tutt’ora nello svolgimento dei compiti a casa. Quando ho conosciuto Laura, frequentava la classe seconda della Scuola Secondaria di primo grado e le era appena stato diagnosticato il disturbo dall’Azienda Ospedaliera Neuropsichiatria Infantile di Fano.

Prima di questa “liberazione”, la minore presentava deficit di attenzione, vulnerabilità psicologica (ansia da prestazione, ansia generalizzata) e comportamenti oppositivi. Per la valutazione logopedica delle abilità di lettura, di scrittura e di calcolo, le sono stati somministrati i seguenti test: Prove MT di Correttezza e Rapidità (1° media) di Cornoldi e Coll.Group MT. Batteria di valutazione della dislessia e disortografia evolutiva di Tressoldi, Job, Sartori. Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell’obbligo di Tressoldi e Cornoldi. AC-MT: Test di valutazione delle abilità di calcolo Gruppo MT (Prove di calcolo di 1° media).

Il risultato della prova di lettura e scrittura è stato: Prestazione Sufficiente. Nella Batteria di valutazione della dislessia e disortografia evolutiva, prova 4 (lettura di parole) cade al di sotto del 5° percentile in merito alla correttezza, il parametro rapidità si colloca al 25° percentile. Nella produzione scritta commette errori ortografici quali fusioni illegali, omissione di doppie, scambio di grafemi; al dettato di frasi (prova 12 BDDE) ha effettuato un totale di 10 errori.

Nella prova di Comprensione del brano MT sono presenti 9 errori su 15 nelle risposte a scelta multipla, per cui il risultato della prova è di Prestazione Sufficiente. Per quanto riguarda i test di abilità numeriche e di calcolo, nell’area logico matematica del calcolo scritto e nella comprensione e produzione di numeri il risultato è stato: Richiesta d’intervento. Sono presenti difficoltà nel problem-solving. Laura è stata sottoposta anche al test di intelligenza WISC III, a cui ha ottenuto un QI che si colloca nella media rispetto all’età.

Durante la somministrazione dei test, Laura ha mostrato lentezza, produzione di numerosi errori nella lettura e nella scrittura. Per quanto riguarda il calcolo (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto) ha mostrato una non automatizzazione del conteggio reverse, dei fatti aritmetici, dell’algoritmo del calcolo.

La comprensione del testo risulta difficoltosa ma migliora se si tratta di un testo semplificato. Sono presenti difficoltà visuo-spaziali, carente memoria di lavoro e di attenzione e si è osservata un’incapacità di organizzazione e rielaborazione autonoma di messaggi, informazioni, ecc. Dal racconto dei genitori, dopo la diagnosi e quindi con l’inizio dell’ utilizzo degli strumenti compensativi (formulari, mappe, schemi, calcolatrice, presentazioni in power-point per la produzione orale), misure dispensative (leggere ad alta voce, scrivere in corsivo, prendere appunti, dettatura di testi, studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni, regole, testi poetici) e le varie forme di flessibilità adottate nell’ambito scolastico (scrittura alla lavagna in stampato maiuscolo, sintesi della spiegazione effettuata al termine della lezione, consegna anticipata all’alunna del testo in vista di esercitazione di comprensione), Laura ha cominciato ad andare a scuola più volentieri, gli stati d’ansia sono spariti, è serena e sicura di sé, i sentimenti di fallimento e inadeguatezza sono pian piano scomparsi. La bambina affronta ora tranquillamente le verifiche scritte e orali che hanno modalità di svolgimento personalizzato: programmazione delle interrogazioni, informazione all’alunna degli argomenti oggetto di verifica, evitare verifiche a sorpresa, utilizzo di schemi per le verifiche orali, tavole e mappe di sintesi, verifiche orali con domande guida. I criteri di correzione delle verifiche scritte comportano la non considerazione degli errori ortografici e di quelli di calcolo nella risoluzione di problemi.

Quelle che leggerete sono le parole di Laura, in vista dell’esame di terza media che affronterà quest’anno :
“Prima pensavo di essere una bambina stupida, tutti me lo facevano credere, anche a scuola, come l’insegnante di inglese che quando mi chiedeva di leggere ad alta voce mi rimproverava dicendo che non avevo alcuna voglia di imparare la pronuncia delle parole. Per casa mi dava da ricopiare 6 volte sul quaderno ogni parola. Durante queste richieste di lettura, anche in italiano, sentivo che mi bloccavo, avvertivo un senso di panico e nessuno capiva il perché, anzi, mi dicevano che ero somara e svogliata. Non volevo andare più a scuola, e a volte facevo finta ti dimenticare i libri a casa, per paura che mi facessero leggere. Adesso finalmente le cose sono cambiate, non mi fanno più leggere ad alta voce, e quando succede, gli insegnanti mi aiutano e se non capisco qualcosa me la spiegano, insomma, mi trattano molto meglio. Ora vado a scuola felice e non vedo l’ora di affrontare l’esame di terza media anche se ho un po’ di paura. Alla fine studio come tutti i miei compagni di classe, ma utilizzo altri modi per farlo!”.

di Fortuna Esposito

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