career adaptability

I Segreti dell’Adattabilità Professionale in Psicologia: significato e definizione

 

 

L’ADATTABILITÀ PROFESSIONALE

La Career Adaptability viene definita da Savickas e Porfeli (2012) la “propensione ad affrontare in modo adeguato i compiti evolutivi per prepararsi e partecipare al ruolo lavorativo e adattarsi alle richieste impreviste dovute ai cambiamenti del mondo del lavoro e le sue condizioni lavorative”.

Le differenze individuali di Adattabilità sono dovute alle diverse risposte di fronte a prontezza, risorse, risposte e risultati; elevati livelli di adattamento corrispondono ad azioni in grado di reagire ai cambiamenti. La prontezza e le risorse corrispondono alla volontà e alla capacità, le risposte sono la vera e propria azione mentre i risultati sono la buona riuscita dell’adattamento .

Secondo il quadro teorico di Savickas, l’adattabilità professionale si snoda in quattro dimensioni:

  • La preoccupazione professionale per il futuro: per prepararsi al domani al meglio è opportuno avere un atteggiamento ottimista e pianificare le azioni,obiettivi e scelte professionali.
  • Il controllo professionale: bisogna credere che il futuro sia in parte controllabile in modo da non lasciarsi al destino, alle circostanza ma scegliere e pre-determinare il proprio sviluppo professionale.
  • La curiosità professionale: di conoscere le azioni future, come una possibile occupazione. È importante esplorare in questo modo ciò che ci circonda perchè ci permette poi di fare scelte più razionali e soddisfacenti.
  • La fiducia: è fondamentale avere fiducia di se stessi per affrontare la scelta professionale.

L. Nota e S. Soresi dell’ Università degli Studi di Padova hanno condotto un primo studio con 388 studenti di scuola media di 13 anni sulla relazione tra career adaptability e ottimismo, speranza e resilienza e i risultati hanno dimostrato che i ragazzi con alti livelli di career adaptability tendono ad essere più ottimisti, positivi, organizzatori del proprio futuro e più abili nell’affrontare situazioni difficili.

Nei ragazzi delle superiori con alti livelli di career adaptability, invece, si nota un’ampia serie di interessi professionali e una maggiore qualità della vita ( Nota, Soresi e Ferrari, 2012). Tuttavia il ruolo dell’adattabilità in ambito organizzativo non è stato molto approfondito. È questo lo scopo dello studio condotto da Christian Maggiori & Co.(2013), più precisamente il ruolo della career adaptability e le condizioni di lavoro nel benessere professionale. Il campione era composto da lavoratori occupati e inoccupati della Svizzera provenienti dalle regioni sia di lingua francese che tedesca. Il questionario a cui erano sottoposti prevedeva la misura di diverse variabili: La career adaptability venne valutata attraverso la Career Adapt-Abilities Scale (Saviskas anad Porfeli,2012) la tensione lavorativa attraverso la Job Content Questionnaire (Karasek, 1985), l’insicurezza professionale è stata valutata attraverso due singoli item costruiti ad hoc per lo studio, lo stress lavorativo attraverso il General Work Stress Scale ( De Bruin e Taylor, 2005),la soddisfazione professionale con il JobSat Inventory ( Massoudi, 2009), la soddisfazione della vita con il Satisfaction with life Scale (Diener & Co. 1985), la salute generale invece venne valutata attraverso il General Healt Questionnaire (Goldberg & Williams) e infine vennero misurate anche le variabili demografiche come il genere, l’età, la nazionalità e la lingua. I risultati dimostrarono che i lavoratori sia occupati che inoccupati con bassa insicurezza lavorativa avevano punteggi più alti nella scala di Career Adaptabilities rispetto ai lavoratori con alta insicurezza. Inoltre, indipendentemente dalla condizione lavorativa, l’adattabilità era correlata positivamente sia con il benessere generale che con quello professionale, mentre i risultati lavorativi erano collegati a stress e insicurezza con particolare influenza dell’ ambiente lavorativo. È risultato quindi che l’adattabilità media parzialmente la relazione tra stress lavorativo e insicurezza ed è indicatore del benessere.

di Claudia Ghiraldo

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